Antipapa Giovanni XXIII: differenze tra le versioni

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Si impegnò per ricomporre lo [[scisma d'occidente]], cercando di fare da intermediario tra il nuovo papa romano [[Gregorio XII]] e l'[[avignone]]se [[Antipapa Benedetto XIII|Benedetto XIII]], ma le sue trattative fallirono, quindi su sua iniziativa fu organizzato un concilio nel [[1408]] a Pisa.
 
Fu nel [[maggio]] [[1408]] quindi che uno dei sette [[Cardinale|cardinali]] che abbandonarono [[papa Gregorio XII]], insieme a quelli che erano obbedienti all'[[antipapa Benedetto XIII]], indissero il [[Concilio di Pisa (1409)|Concilio di Pisa]], di cui Cossa divenne il capo.
 
Il finanziamento del [[concilio di Pisa]] avvenne tramite i beni dello stesso Cossa e con un aiuto da parte del Comune di Firenze e di [[Luigi II d'Angiò]], che aveva nel Cossa un importante alleato contro il suo rivale [[Ladislao d'Angiò Durazzo]]. Il concilio, che si tenne da [[marzo]] a [[giugno]] [[1409]], depose i due pontefici e nominò [[Alessandro V]] e l'anno dopo, dopo la sua [[morte]] il [[10 maggio]] [[1410]], lo stesso Baldassarre Cossa.
 
Amico di [[Giovanni di Bicci de' Medici]], fece accedere i [[Medici]] all'attività della Camera Apostolica, permettendo al loro Banco di riscuotere le decime e ricavarne una percentuale, un'opportunità che accrebbe notevolmente le fortune finanziarie della famiglia.
In seguito però il papa perse l'appoggio di Luigi e cercò il sostegno del nuovo imperatore [[Sigismondo del Sacro Romano Impero|Sigismondo di Lussemburgo]], oltre all'appoggio generale dei vari re cristiani, nominando vari cardinali per ciascuno dei regnanti.
 
Nel [[1411]], il [[29 aprile]], Giovanni XXIII convocò un nuovo concilio a [[Roma]] per la primavera successiva, già previsto dal [[Concilio di Pisa (1409)|Concilio di Pisa]]. Riuscì a trovare un'intesa con Ladislao di Napoli nel [[1412]], ma la pace ebbe breve durata e dopo l'apertura del concilio ([[10 febbraio]] [[1413]]) dovette chiuderlo solo un mese dopo e riparare a [[Bologna]] per l'avvicinarsi delle truppe di Ladislao. Fu scelta allora una nuova sede, [[Costanza]], in territorio imperiale, quindi sotto al giurisdizione di [[Sigismondo del Sacro Romano Impero]].
 
Il [[concilio di Costanza]], indetto nella città di [[Lodi]] in [[Italia]], si aprì il [[1º novembre]] [[1414]]. In quell'anno Giovanni XXIII e l'[[imperatore Sigismondo]], dopo essersi accordati a [[Lodi]], si diressero verso [[Cremona]] passando, il primo, da [[Castelnuovo Bocca d'Adda]] e il secondo da [[Pizzighettone]]. L'[[agosto]] successivo moriva Ladislao, quindi nel Cossa si riaccese la speranza di rivedere Roma. Nel frattempo il concilio stava prendendo una piega a lui sfavorevole: spinto all'abdicazione, abbandonò Costanza e con la protezione del Duca d'Austria [[Federico IV d'Asburgo]], si rifugiò nel castello di [[Sciaffusa]], poi a [[Laufenburg]] e infine a [[Friburgo]].
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