Eugène Tisserant: differenze tra le versioni

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Figlio di Hippolyte Tisserant e Octavée Connard, fu [[battesimo|battezzato]] con il nome di Eugène Gabriel Gervais Laurent. Frequentò il liceo-ginnasio nella sua cittadina di Nancy.
 
==Formazione e ministero sacerdotale==
Entrò nel [[seminario]], dove dal [[1900]] al [[1904]] studiò [[teologia]], [[Bibbia|Sacra Scrittura]], [[lingua ebraica|ebraico]], [[lingua siriaca|siriaco]], [[Antico Testamento]] e [[patrologia]] orientale.
Continuò poi gli studi al [[convento]] di [[Santo Stefano]] di [[Gerusalemme]] ([[1904]]-[[1905]]), che a quel tempo era diretto dal padre [[Reginald Garrigou-Lagrange]] [[O.P.]].
 
Tornato in Francia nel [[giugno]] [[1905]] per il servizio militare, continuò ancora gli studi all'[[Institut Catholique de Paris|Institut catholique]] di Parigi, dove si perfezionò in cinque lingue: ebraico, siriaco, [[lingua araba|Arabo]], [[lingua etiope|etiope]] e [[lingua assira|assiro]]. Si recò nuovamente all'Istituto Biblico di Gerusalemme. Fu a questo punto che padre [[Fulcran Grégoire Vigouroux]] chiese di averlo a [[Roma]], dove si stavano ponendo le basi del futuro [[Pontificio Istituto Biblico]] e il [[19 marzo]] [[1907]] lo invitò, a nome di [[papa Pio X]], ad accettare la cattedra di lingue assire.
 
Fu [[ordinato]] [[presbitero]] il [[4 agosto]] [[1907]] a Nancy, per l'[[imposizione delle mani]] di [[monsignore|mons.]] [[Charles-François Turinaz]] ([https://www.catholic-hierarchy.org/bishop/bturin.html]), vescovo di [[Diocesi di Nancy|Nancy]].
La sua carriera ecclesiastica segnò un passo decisivo, quando divenne, a 24 anni, conservatore di manoscritti orientali alla [[Biblioteca Apostolica Vaticana|Biblioteca vaticana]], un incarico che gli permise di perseguire la sua passione per le lingue orientali (ne conosceva ben cinque) e per l'archeologia.
 
Tisserant partecipò al movimento per la [[canonizzazione]] nel [[1920]] di [[Santa Giovanna d'Arco]] e si batté per la normalizzazione dei rapporti fra la Francia e la [[Santa Sede]], dopo gli anni delicati seguiti alla separazione fra Stato e [[Chiesa]] disposta dalla legge del [[9 dicembre]] [[1905]].
 
==Cardinalato ed episcopato==
Venne creato [[Cardinale]] da [[Papa Pio XI]] nel [[Concistoro]] del [[15 giugno]] [[1936]] con il [[Titolo cardinalizio|titolo]] dei [[Santi Vito, Modesto e Crescenzia (titolo cardinalizio)|Santi Vito, Modesto e Crescenzia]]. Il successivo [[19 giugno]] fu nominato segretario della [[Congregazione per le Chiese Orientali]].
 
Soltanto un anno più tardi, il [[25 giugno]] [[1937]], divenne Vescovo con il titolo [[in partibus infidelium]] di [[Iconio]]. L'[[Ordine Sacro|ordinazione episcopale]] gli fu conferita il [[25 luglio]] [[1937]] dall'allora [[Cardinale Segretario di Stato]], [[Pio XII|Eugenio Pacelli]], futuro Papa Pio XII, co-consacranti [[Giuseppe Migone]],[[Sede titolare di Nicomedia|Arcivescovo titolare di Nicomedia]]'' e [[Charles-Joseph-Eugène Ruch]] ([https://www.catholic-hierarchy.org/bishop/bruch.html]), arcivescovo di [[Arcidiocesi di Strasburgo|Strasburgo]].
 
L'[[11 dicembre]] [[1939]] ricevette il titolo di [[Santa Maria sopra Minerva (titolo cardinalizio)|Santa Maria sopra Minerva]] e il [[18 febbraio]] [[1946]] divenne [[cardinale vescovo]] della [[sede suburbicaria]] di [[sede suburbicaria di Porto-Santa Rufina|Porto e Santa Rufina]].
 
Il [[13 gennaio]] [[1951]] fu eletto [[Decano del Collegio cardinalizio|Decano]] del [[Collegio cardinalizio]] diventando [[cardinale vescovo]] della [[Sede suburbicaria di Ostia]] e il successivo [[10 marzo]] divenne prefetto dell'oggi abolita [[Congregazione per le Cerimonie]].
 
Nel [[1957]] ottenne un nuovo incarico prestigioso: [[Papa Pio XII]] lo nominò archivista dell'[[Archivio Segreto Vaticano]] e Prefetto della [[Biblioteca Apostolica Vaticana]].
 
==Morte==
 
[[Morte|Morì]] il [[21 febbraio]] [[1972]] ad [[Albano Laziale]]. Fu sepolto nella [[Cattedrale dei Sacri Cuori di Gesù e Maria (Roma)]], sede vescovile di [[Sede suburbicaria di Porto-Santa Rufina|Porto-Santa Rufina]].
 
== Genealogia episcopale ==
{{Vedi anche|Genealogia episcopale}}
 
*Cardinale [[Scipione Rebiba]]
*Cardinale [[Giulio Antonio Santorio]]
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contributi

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