Giansenismo: differenze tra le versioni

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[[File:Port-royal_gravure.jpg|thumb|300px|right|Panorama di Port-Royal des Champes]]
Il '''giansenismo''' è una corrente di pensiero [[teologia|teologico]], nonché politico-ecclesiastico, sviluppatasi nella [[Chiesa Cattolica]] fra il [[1600]] e il [[1800]], che muoveva dal testo ''Augustinus'' di [[Giansenio]], nel quale veniva posto il problema dei rapporti fra [[grazia]] e [[libero arbitrio]]. Secondo questo pensiero l'uomo è indotto al [[male]] dalla propria [[concupiscenza]] e solo nell'intervento della [[grazia]] divina può trovare approdo alla [[salvezza]]. La grazia non è concessa però a tutti gli uomini, ma solo a quelli che Dio ha stabilito nei suoi imperscrutabili disegni.
 
Il movimento del giansenismo professava inoltre un certo rigorismo in materia [[morale]] e un'affermazione dello stato di equiparazione fra il [[Papa]] e i [[Vescovi]].
 
Ritenuto [[eresia|eretico]], il movimento fu condannato da Papa [[Innocenzo X]] nel [[1653]], ma ebbe un rapido sviluppo in Francia dove ebbe il suo centro propulsore nell'[[abbazia]] di [[Port-Royal dedes Champes]] (chiusa e distrutta ai primi del [[XVIII secolo|'700]] ad opera di Luigi XIV) trovando consenso in parecchi autorevoli esponenti come [[Pascal]].
 
== Dottrina ==
 
Malgrado alcune resistenze, e solo alla fine del [[1651]], la bolla pontificia era stata pubblicata in tutte le diocesi e i libri condannati non erano più in vendita. La questione sembrava chiusa.
[[Immagine:Port_royal_refettorio.jpg|thumb|left|250px|Refettorio del monastero di Port-Royal‎ de Champes]]
=== Saint Cyran ([[1581]]-[[1643]]) ===
{{vedi anche|Jean Duvergier de Hauranne}}
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