Utente:Alessandro Turano
Sono un giornalista professionista. Lavoro in un ufficio stampa di un ente pubblico. Ho una laurea in filosofia, conseguita nel 1993 all'Università di Genova con una tesi sul Commento al De Ente et Essentia del Cardinale Gaetano. Il mio interesse prevalente, negli anni di studio, è sempre stato il rapporto tra ragione e fede. Ho orientato il curriculum sulla storia della filosofia, senza trascurare la storia generale. Dopo la laurea ho deciso di scartare l'ipotesi dell'insegnamento nelle scuole e di cominciare la pratica giornalistica, lavorando sempre in ambito locale, prima alla Spezia (la città dove sono nato nel dicembre 1965) e poi a Genova. Sono laico e sono celibe e vivo attualmente il mio stato secondo le indicazioni della Chiesa.
Ho frequentato associazioni, gruppi e movimenti ecclesiali molto diversi senza mai sperimentare un'identificazione totale e profonda con uno in particolare. Ci sono state esperienze più formative di altre, ma dovendo fare un bilancio oggi penso che sarebbe ingiusto e fuorviante fare una "graduatoria". In ogni circostanza ho dato quello che la mia maturazione di uomo e di cristiano mi ha permesso di dare, ed è stato sempre meno di quello che ho ricevuto. Ho passato un lungo periodo, dai 28 ai 45 anni, di intermittenza e allontanamento dalla pratica religiosa, senza che venisse mai meno una consapevolezza di appartenenza profonda alla Chiesa. Dal 2011 al 2016 ho compiuto il pellegrinaggio "devotionis causa" a Santiago di Compostela (due volte), a Roma e a Gerusalemme. La forma del pellegrino mi ha riportato gradualmente alla pratica regolare ed è quella che sento più congeniale alla mia persona e alla mia esperienza. Per questo motivo dal 2014 aderisco alla Confraternita di San Jacopo di Compostela di Perugia, Capitolo Ligure.
In questa esperienza complessa, se c'è una cosa che ha sempre tenuto il mio cuore e la mia coscienza attaccati alla fede ricevuta è stata la necessità, l'urgenza di contrastare le false informazioni e le menzogne che circolano sui fondamentali della fede cristiana, sulla ragionevolezza dell'assenso di fede, sulla storia e sull'attualità della Chiesa. In ogni fase della mia vita tutte le persone che mi hanno conosciuto, credenti o non credenti, hanno avuto modo di confrontarsi con me su questo aspetto e sanno a Chi appartengo. Da giornalista, in particolare, ritengo che sia una questione di libertà di primaria importanza: per me, per la mia formazione e la mia esperienza, la dimensione culturale della fede è l'unica garanzia di indipendenza di giudizio. Sarebbe lungo spiegare, non è questo il luogo, ma sono pronto a difendere questa affermazione ovunque e davanti a chiunque.
Internet è una sfida continua alla corretta informazione sul cristianesimo e sulla Chiesa cattolica e per questo ho deciso di collaborare con Cathopedia, dopo averla osservata e usata a lungo. Da più di vent'anni, a ogni modo, non mi sottraggo al confronto in rete: prima Usenet, poi i blog, ora i social network. Ci sono sempre stato in questa sfida, e ci sarò sempre. Il mio desiderio, oggi, è starci in maniera più organica e sistematica, cercando dei compagni di viaggio. O dei "compellegrini", come avrebbe detto San Colombano.