Utente:Fra Giulio Marcone/frate

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Frate

Un frate è il membro di uno degli ordini mendicanti attualmente esistenti.

Uso del termine

Nella Chiesa delle origini, era usuale per i cristiani chiamarsi “fratelli” o “frati” poiché si sentiva forte l’essere figlio, attraverso Cristo, di un Padre Celeste. Successivamente, con la nascita e la successiva crescita degli ordini monastici, l’appellativo assunse un significato sempre più specifico poiché i vincoli di fratellanza iniziarono a riferirsi in maniera più stretta a persone che vivevano sotto la guida di un Padre Spirituale, l’Abate. Nella letteratura inglese questo termine fece la sua comparsa abbastanza presto esprimendo il significato di fratello e sin dall’inizio del tredicesimo secolo iniziò a designare con sempre maggior frequenza ordini mendicanti quali “Frati Predicatori o Domenicanii”, “Frati del Carmelo e di S.Agostino”, “Frati Minori” e cosi via.

Il termine fu poi associato con significato meno stretto ai membri della vita monastica o militare, a volte a conventi di particolari ordini ed infine a intere parti di città in cui si trovava un convento.

Distinzione tra termini: Frate e Monaco

La parola Frate va distinta con attenzione dalla parola Monaco poiché un monaco rarissimamente conduce vita pubblica e ministeriale. Inoltre il voto di povertà di un monaco vale solo ed esclusivamente per il singolo uomo e non si applica a tutto il suo ordine di appartenenza. Al contrario, per un frate la vita pubblica e ministeriale è una dimensione fondamentale dell’esistenza in base alla quale la vita di clausura e ritiro ha senso solo come preparazione a tale forma di vita inserita nel tessuto sociale.

Ordini Mendicanti

Inoltre, il voto di povertà non si riferisce al singolo frate ma (almeno in origine) a tutta la fraternità di appartenenza. E’ per tale motivo che i primi frati non potevano ricevere compensi in denaro e vivevano di estrema povertà e provvidenziale carità. Da qui il nome di Mendicanti.

Questa distinzione tra il modello di vita dei frati e quello dei monaci, venne però radicalmente snaturato nel Concilio di Trento. Nella Sessione XXV, Cap. iii, “De Regular”, fu concesso a tutti gli ordini mendicanti - fatta accessione per i Frati Minori e i Frati Minori Cappuccini – il diritto di avere possedimenti. I Carmelitani Scalzi ed i Gesuiti accettarono questo privilegio ma con alcune restrizioni.

Va però compiuta una precisazione: come affermato da Papa Pio V, i Gesuiti non sono Ordine Mendicante ma un Ordine Clericale Regolare cui scopo e carisma principale è quello di attendere ai sacri ministeri.

I quattro Ordini Mendicanti Maggiori

Gli Ordini dei frati sono solitamente divisi in due classi: quella dei cosiddetti Ordini Maggiori indicati nel Secondo Concilio di Lione e quella dei cosiddetti Ordini Minori.

I quattro ordini maggiori sono, in ordine di precedenza:
- i Domenicani (o Frati Predicatori)
- i Francescani
- i Carmelitani
- gli Agostiniani

I Domenicani o Frati Predicatori, sono conosciuti anche come “i Frati Neri (Black Friars)” per via del colore del mantello indossato al di sopra dell’abito bianco. Furono fondati nel 1215 da San Domenico e solennemente approvati nel Dicembre 1216 da Papa Onorio III. Divennero Ordine Mendicante nel 1221.

I Frati Minori o Francescani, furono fondati da S. Francesco di Assisi che è oggi riconosciuto come Patriarca degli Ordini Mendicanti. La sua Regola venne approvata oralmente da Papa Innocenzo III nel 1209 e confermata solennemente da Papa Onorio III nel 1223 con la Bolla “Solet Annuere”. La regola, nella sua forma attuale, è professata dai Frati Minori, dai Frati Minori Cappuccini e dai Frati Minori Conventuali.

I Carmelitani, conosciuti anche come “i Frati Bianchi” per via del mantello bianco che copre l’abito marrone, furono fondati come un ordine puramente contemplativo, ma divennero Ordine Mendicante nel 1245. Anche essi furono approvati da Papa Onorio III (30 Gennaio 1226) con la Bolla “Ut Vivendi” e successivamente confermati nel 1227 da Papa Innocenzo IV con la Bolla "Quæ honorem". L’Ordine è attualmente diviso in Carmelitani Scalzi e Carmelitani Calzati.

Gli Agostiniani, o Eremiti di S. Agostino, riconducono le loro origini dall’illustre vescovo Agostino di Ippona. Inizialmente l’ordine si divise in numerosi rami che furono poi riunificati da Papa Alessandro IV.


Sebbene il quarto Concilio Laterano, nel 1215, proibisse la creazione di nuovi ordini religiosi furono davvero tante le Congregazioni Mendicanti che si vennero formando intorno a quegli anni, al punto da attirare su di se le attenzioni del secondo Concilio di Lione. In tale concilio, ad eccezione dei quattro Ordini Mendicanti nominati prima, si impose lo scioglimento di tutti gli altri: tutti gli Ordini costituitisi dal quarto Concilio Laterano in poi e non approvati dalla Santa Sede si dissolsero d’improvviso fatta eccezione per l’Ordine dei Serviti approvato da Papa Alessandro IV nel 1256.

Nella Costituzione “Deo Grata”, furono poi rese note le motivazioni addotte dal Concilio di Lione che portarono a mantenere i quattro Ordini Maggiori: “Sia chiaro, comunque, che dall’applicazione del divieto sono da escludersi l’Ordine dei Frati Predicatori (Domenicani) e l’Ordine dei Frati Minori, per via del loro fedele, costante e comprovato servizio alla Chiesa Universale. Similmente sono da escludersi gli Agostiniani e l’Ordine dei Carmelitani poiché la loro fondazione risale a prima del quarto Concilio laterano.

Fu così evidente sin da subito l’importanza dei Quattro Ordini.


Gli Ordini Minori

Nei secoli seguenti il Quarto Concilio Laterano, furono poi cautamente approvati tra gli altri i seguenti ordini:
- Minimi (1474)
- Terzo Ordine Regolare Francescano (1521)
- Ordine dei Frati Minori Cappuccini, come ramo separato dei Frati Minori
- Carmelitani Scalzi (1568)
- Trinitari Scalzi (1599)
- Ordine della Penitenza, noto in Italia come Scalzetti (1781)