Utente:Mauro Baglieri/Scienza (disciplina)

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La scienza consiste in quelle azioni di natura astratta e pratica che si occupano dello studio sistematico della struttura e del comportamento dei fenomeni dell'universo. Rientrano in questa accezione le scienze cosiddette esatte come la matematica, la fisica e le scienze speculative come la fisolofia e la teologia. Pur differendo nella metodologia e nel campo di indagine, il fine di tutte e due è di pervenire a formulazioni e leggi universali astratte.

Le scienze esatte

Talvolta la scienza è confusa con le cosiddette esatte, che rappresentano solo parte dell'ambito di indagine scientifica. E' spesso confusa con l'epistemologia, o filosofia della scienza, che si occupa di stabilire e indagare i sistemi e dei metodi con cui si può ottenere la conoscenza. Più spesso, inoltre, le scienza è confusa con la tecnologia, applicazione pratica delle conoscenze ricavate dalle scoperte scientifiche. La scoperta dell'atomo è una scoperta scientifica, ma non lo è la bomba atomica, che ne sfrutta (non studia) i principi a fini bellici e distruttivi, così come la televisione è solo una delle numerose invenzioni che applicano numerose scoperte nel campo dell'elettromagnetismo, che ci ha dato radiotelescopi in grado di vedere molto più in là di qualsiasi telescopio ottico e tecniche di diagnostica medica essenziali nella prevenzione di importanti patologie (un esempio è la TAC). La scienza si limita infatti ad individuare le leggi e i principi universali che governano i fenomeni, non di applicarli a fini pratici o particolari.

Le scienze umane

Le scienze cosiddette non esatte, che ricadono in genere negli studi umanistici, si basano su speculazioni e osservazioni non necessariamente vincolati a fenomeni di natura fisica, ma anche interiori all'essere e alla coscienza: discipline come la teologia, l'etica, la morale, la letteratura, la storia, filosofia, le si occupano di oggetti e fenomeni non misurabili quantitativamente (con strumenti), ma qualitativamente (riflessioni e analisi interiori, con lo sviluppo di corrispondenti metodi scientifici di ricerca). Anche l'etica, la morale, la fede rientrano in questo ambito: pur non essendo discretamente misurabili non sono meno utili alla civiltà e al progresso, che non è solo tecnologia, ma il risultato di un'insieme di fattori positivi sia materiali sia spirituali e morali. La tecnologia, infatti, è alla ricerca solo di applicazioni pratiche di una scoperta scientifica, e ciò che è pratico deve esserlo anche economicamente: il computer si diffonde per la capacità di elevare esponenzialmente le capacità di calcolo riducendo notevolmente i tempi, con enormi vantaggi economici. La tecnologia quindi può non procedere di pari passo con le scoperte scientifiche: la Rivoluzione Industriale, impiegò tecnologie di avanguardia come l'invenzione del motore a vapore e della ferrovia, ma non fu il prodotto di nuove scoperte scientifiche. La ricaduta socio-economica diede comunque impulso a tutta una nuova serie di studi, dall'elettricità e dal magnetismo alla medicina. Al contrario, il medioevo, spesso definito barbarico per mancanza di tecnologie, brillò nell'arte e nella letteratura (scienze umane). La Chiesa Cattolica raccolse e studiò il retaggio greco-romano di cui fondamentale è il proprio il pensiero scientifico, preoccupandosi di salvare e restaurare documenti indispensabili alla formazione della civiltà moderna, favorendo la Rinascita dei secoli successivi.

La scienza prima di Galileo e Newton

La distinzione tra le due branche della scienza, risale al XVII° secolo, al pensiero Galileiano e a Newton, mentre prima e fino al Rinascimento sono riunite in un solo insieme suddiviso in arti:

Arti del Trivio (artes sermocinales):

  • grammatica
  • retorica
  • dialettica

Arti del Quadrivio (artes reales):

  • aritmetica
  • geometria
  • musica
  • astronomia

Fino al Rinascimento, l'astronomia (come intesa nel Quadrivio) non è ancora emancipata dall' astrologia, dipendente dal sistema Tolemaico su cui si basa per esempio, la geografia della Commedia dantesca. Le scienze che oggi chiamiamo esatte erano ancora associate alla magia. Esse si occupano solo della ricerca di quelle leggi astratte e universali che governano i fenomeni fisici della natura purché misurabili quantitativamente (con strumenti). Esse si basano sull'osservazione diretta del fenomeno, che porta alla formulazione di una ipotesi con l'esclusione di quelle errate attraverso sperimentazioni ripetute. Perché sia avvalorata come legge scientifica, l'ipotesi data deve infatti consentire la ripetibilità del fenomeno osservato: la formula del moto uniformemente accelerato (caduta dei gravi) si applica allo stesso modo per qualsiasi luogo o istante dell'universo fisico: l'esperimento di Galileo Galilei in cui egli lasciò cadere un corpo dalla Torre di Pisa per calcolarne l'altezza esatta è stato ripetuto con successo sulla Luna.