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Il [[Concilio costantinopolitano I]] ([[381]]) definì la divinità della terza persona divina:
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Lo stesso [[concilio]] condannò<ref>''DS'' 151.</ref> le [[eresia|eresie]] dei [[subordinazionismo|subordinazionisti]] e dei [[modalismo|modalisti]].
Con la sistematizzazione della dottrina dei [[Sacramenti]] la [[Cresima]] fu vista come il Sacramento dello Spirito Santo.
== Il secondo millennio ==
La dottrina dei [[Padri della Chiesa|Padri]] greci sull'inabitazione dello Spirito Sant fu ripresa da [[Denis Petau]] († [[1652]]), che con la sua opera ispirò poi la [[teologia]] di [[Leone XIII]] (''DS'' 3325-3331) e di [[Pio XII]] (''DS'' 3807-3815), che parlarono dell'inabitazione dello Spirito nella [[Chiesa]].
Dopo la [[seconda guerra mondiale]] una dottrina sistematica dello Spriito Santo fu elaborata da [[Heribert Mülen]]<ref>''Una mystica [[persona]]. La [[Chiesa]] come il [[mistero]] dello Spirito Santo in [[Cristo]] e nei [[cristiano|cristiani]]: una persona in molte persone'', [[Roma]], [[1968]].</ref>, che sviluppò a questo scopo la dottrina [[scolastica]] delle [[relazione|relazioni]] e utilizzò concezioni contemporanee della persona. Secondo Mülen il concetto di persona è il principio strutturale della [[dogmatica]], che dovrebbe divenire praticamente [[ecumenismo|ecumenicamente]] fecondo nel rinnovamento [[carismi|carismatico]] della [[comunità]].
== La riflessione teologica ==
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