Profeta: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
m
nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
mNessun oggetto della modifica
Il termine deriva dal verbo [[lingua greca|greco]] ''pro-phemi'', "parlare al posto di", "parlare in favore di". Il termine [[lingua ebraica|ebraico]] è invece ''nabi'', affine alla parola [[lingua accadica|accadica]] ''nabù'', ed in questa lingua ha un significato più vasto perché include il fatto di "essere chiamato" e "inviato".
 
Il profeta, dunque, non è un indovino, uno che predice il [[futuro]], come l'uso comune del termine potrebbe portarci a credere. Se "prevede" il futuro è perché, inserito nella sua [[cultura]], attraverso la sua [[esperienza]] e storia personale e partendo da tutto ciò che gli ha suggerito il passato, osserva il presente prevedendone le conseguenze alla luce della [[Bibbia|Parola di Dio]].
 
Il profeta è il confidente ed il [[messaggero]] di [[Dio]] e, negli avvenimenti, si preoccupa di mettere in evidenza la presenza di Dio nella [[storia]] e, soprattutto, la Sua [[volontà di Dio|volontà]] riguardo alle circostanze [[politica|politiche]] e [[società|sociali]] che si trova a vivere e con le opportunità che la [[vita]] gli offre.
3 040

contributi

Menu di navigazione