Libro dei Salmi: differenze tra le versioni

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{{Libro
|tipo = veterotestamentario
|titolo = Libro dei Salmi
|immagine = FRA Parigi Versailles Domenichino DavidesuonaArpa.jpg
|dimensioni = 300px
|didascalia = {{Autore|[[Domenichino]]}}, ''[[Davide]] suona l'arpa'' (prima metà del [[XVII secolo]]), olio su tela; Versailles,
|titoloorig = תהילים (''tehillìm'')
|titolialt = Salterio
|titoloalfa = Libro dei Salmi
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|lingua = ebraico
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|categoria1 = Antico Testamento
|categoria2 = Bibbia
|categoria3 = Libri sapienziali
|categoria4 =
}}
 
Coi suoi circa 2.500 versetti (variabili a seconda delle versioni) e 150 capitoli il libro dei salmi rappresenta il più ampio testo della Bibbia, sia ebraica che cristiana (il secondo, Gen, conta circa 1.500 versetti e 50 capitoli).
 
Il suo testo non è di facile studio: secondo Ravasi è "un vero e proprio laboratorio di critica testuale: si può inciampare in quasi tutta la tipologia dei fenomeni testuali (aplografie, pluralità di lezioni, dittografie, confusioni grafiche, metatesi, spostamenti di segmenti testuali, ecc.)" (pp. 37-39). I motivi di tale complessità possono essere molteplici: era un testo liturgicamente molto usato e copiato, dunque "simile a un disco che risente dell’usuradell'usura dell’esecuzionedell'esecuzione"; alcuni termini sono così poetici o arcaici da non essere di uso comune, e dunque di difficile traduzione; alcuni termini possono derivare da prestiti linguistici, in particolare ugaritici, e sono ancora di difficile traduzione. Ci è pervenuto infine in diverse versioni che, per quanto derivate dall’originaledall'originale ebraico, sono spesso più antiche del testo ebraico come si è standardizzato (Testo Masoretico). Queste le versioni:<ref>Ravasi, 38-39.</ref>
* [[Qumran]]: il rotolo 11QPsa ritrovato tra i manoscritti del Mar Morto contiene 41 salmi dell'ultima cinquantina del salterio. Sono presenti alcune varianti, come l’antifonal'antifona in ogni versetto del {{passo biblico|Sal|145}}: "Lodate YHWH! Il suo nome sia lodato ora e sempre!";
* [[Qerè]]: sono interessanti le proposte di lettura (''qerè'', "letto") aggiunte dai masoreti al posto della lettura di alcuni termini (''ketìv'', "scritto");
* [[LXX]]: la sua versione greca dei Salmi è "la peggiore dell’interadell'intera Bibbia dei LXX", con molte e notevoli divergenze. Aggiunge il [[Sal 151]]. Altre versione greche utili per il confronto sono [[Aquila]], [[Simmaco]] e [[Teodozione]];
* [[Peshittà]]: la versione in siriaco, oltre a divergenze, aggiunte i {{passo biblico|Sal|152-155}};
* [[Vulgata]]: [[Girolamo]] ha preparato tre versioni latine del salterio: la prima è la ripresa della [[Vetus Latina]], basata sulla LXX, divenuta tradizionale a Milano; la seconda, il [[Salterio Gallicano]], è una revisione della precedente, ufficiale nella Vulgata e adottata in Francia; la terza fu eseguita da Girolamo tra il 390-405, sulla base del testo ebraico, ma non fu mai ufficiale nella Chiesa.
Lo stile del salterio è poetico,<ref>Cfr. Ravasi, 36-37, al quale si rimanda per i passi esemplificativi.</ref> prevalentemente basato sul metro classico 3+3 accenti, affiancato al ritmo della supplica, 3+2. Sono frequentemente presenti incisi che scandiscono il ritmo testuale, come "ecco", "poiché", "e adesso".
 
Alcuni salmi sono alfabetici, cioè con la prima lettera dei versetti che segue l’ordinel'ordine alfabetico, e sono presenti ritornelli e antifone. Il misterioso termine ''selàh'', che ha 71 ricorrenze, indica forse una pausa che doveva essere fatta nella recitazione. Oltre a un continuo riferimento simbolico (cfr. dopo), sono presenti tutti i tipi di parallelismi: sinonimico verbale e simbolico, parallelismo antitetico, sintetico, progressivo-climatico.
 
== Struttura ==
{{riquadro fine}}
 
La numerazione dei Salmi non è univoca, per quanto il computo totale sia sempre 150. All'interno, per molti Salmi c'è una differenza nella numerazione tra l'originale [[Lingua ebraica|ebraico]], da una parte, e le [[Traduzione|versioni]] [[Lingua greca|greca]] dei ''[[LXX]]'' e [[Lingua latina|latina]] della ''[[Volgata]]''. In dettaglio, I ''LXX'' e la ''Volgata'':
* riuniscono i Salmi {{passo biblico|Sal|9|9}} e {{passo biblico|Sal|10|10}} del testo ebraico in un solo Salmo (il {{passo biblico|SalL|9|9}})<ref>In questo caso quanto effettuato corrisponde probabilmente alla situazione più antica del testo ebraico: in origine doveva trattarsi di un solo Salmo, poiché i versetti di entrambi i Salmi dell'ebraico sono preceduti da una lettera dell'alfabeto (si parla di ''Salmo alfabetico''), e la numerazione continua da un salmo all'altro.</ref>; a volte le due parti sono riferite come Salmo {{passo biblico|SalL|9A|9A}} e Salmo {{passo biblico|SalL|9B|9B}}.
* ugualmente, riuniscono il Salmo {{passo biblico|Sal|114|114}} e il {{passo biblico|Sal|115|115}} dell'ebraico nel loro Salmo {{passo biblico|SalL|113|113}}; anche qui, a volte le due parti sono riferite come Salmo {{passo biblico|SalL|113A|113A}} e Salmo {{passo biblico|SalL|113B|113B}}.
* inversamente, tagliano in due il {{passo biblico|Sal|116|116}}, che diventa i Salmi {{passo biblico|SalL|114|114}} e {{passo biblico|SalL|115|115}}, e il {{passo biblico|Sal|147|147}}, che diventa i Salmi {{passo biblico|SalL|146|146}} e {{passo biblico|SalL|147|147}}.
 
La [[Bibbia CEI 2008]] segue la numerazione ebraica, mentre la [[Bibbia CEI 1971]] e la [[Liturgia]] [[Rito Romano|romana]] seguono la numerazione dei ''[[LXX]]'' e latina. Il riquadro laterale specifica la corrispondenza in termini più precisi.
Nella maggior parte dei casi (eccetto 34) i salmi sono introdotti da un titolo, trascurato dalla [[Liturgia delle ore]]. Questi forniscono indicazioni come<ref>Cfr. Ravasi, 15.</ref>:
* autore, così ripartiti: 73 [[Re Davide|Davide]] (80 nei ''[[LXX]]'' e 82 nella Volgata); 12 [[Asaf]];<ref>{{passo biblico|Sal|50}} e {{passo biblico|Sal|73-83}}.</ref> 11 figli di Qorah-[[Core]];<ref>{{passo biblico|Sal|42-49; 84; 85; 87; 88}}.</ref> e a seguire 3 [[Idutun]], 2 [[Salomone]], 1 [[Eman]], 1 [[Etan]], 1 [[Mosè]];
* [[genere letterario]]: ''mizmòr'', "salmo", 57 salmi; ''shir'', "cantico", 30; ''maskìl'', forse "composizione sapienziale", 13; ''siggaiòn'', variamente reso con istruzione, confessione, lamento, 7; ''miktam'', dal significato oscuro, 6; ''tefillàh'', [[preghiera]], 5; ''tehillàh'' (lo stesso termine che indica l'intero libro, ''tehillìm''), "lode", 1;
* melodia: possono essere indicati gli strumenti musicali (flauti, strumenti a corda, ecc.), oppure l'aria ("cerva dell'aurora", "i gigli", "non distruggere") ma alcuni termini ci sono oscuri: p.es. la "ghittea" (o ghittita") può essere una speciale arpa della città di Gat, o una musica così chiamata, o un modo tipico di musicare;
* uso [[liturgia|liturgico]]: solennità, giorni, riti;
* allusioni circostanziali: spesso sono riferite alle vicende della vita di Davide (p.es. {{passo biblico|Sal|3}}, "Quando fuggiva davanti al [[figlio]] [[Assalonne]]; cfr. anche {{passo biblico|Sal|7; 18; 34; 51; 52; 54}}; ecc).
|- align=center
|style="text-align:centre;"|Primo libro
||{{passo biblico|Sal|1}} (introduzione)<br />{{passo biblico|Sal|2-41}}
||{{passo biblico|Sal|41,14}}
||272
|- align=center
|style="text-align:centre;"|Quinto libro
||{{passo biblico|Sal|107-149}}<br />{{passo biblico|Sal|150}} (conclusione)
||{{passo biblico|Sal|150}}
||236
{{riquadro fine}}
 
La tradizione ebraica ha suddiviso il salterio in 5 parti, a imitazione del [[Pentateuco]], a conclusione delle quali è stata redazionalmente inserita una breve [[dossologia]] ("[[benedizione|Benedetto]] il [[Signore]] in [[eternità|eterno]]. [[Amen]]", e varianti). L'esame della ricorrenza del nome divino ([[YHWH]] o [[Elohim]])<ref>Cfr. Ravasi, 16.</ref> mostra in effetti l'omogeneità delle sezioni. A lato la struttura risultante.
 
Una diversa partizione, basata sul contenuto dei salmi, è la seguente:<ref>Ravasi, 14-15.</ref>
[[File:Codex binding Louvre MR373.jpg|left|300px|thumb|Davide detta i salmi, placca d'avorio,Francia, X-XI sec.]]
 
La maggior parte dei salmi riporta nel titolo l'indicazione dell'autore (cfr. sopra), tutti riferibili (eccetto il {{passo biblico|Sal|90}} di [[Mosè]]) agli inizi dell'epoca monarchica ([[XI secolo a.C.|XI]]-[[X secolo a.C.]]). Dato che Davide è l'autore più ricorrente (circa la metà dei salmi), e dato che nei titoli sono citati anche episodi della sua vita (cfr. sopra, titoli), e che altri passi dell'[[Antico Testamento]] lo definiscono come musico e suonatore di cetra ({{pb|Am|6,5}}; {{passo biblico|1Sam|16,16-18}}; {{passo biblico|2Sam|1,19-27; 3,33-34; 6,5-16; 23,1}}; {{passo biblico|1Cr|13;16;25}}; {{passo biblico|Sir|47,8-10}}), la [[tradizione]] ha visto in Davide non solo l'autore di tutti i salmi che portano il suo nome, ma dell'intero salterio. Anche gli scrittori del [[Nuovo Testamento]], citando questo o quel salmo sotto il nome di Davide (p.es. {{pb|At|1,16}}), si conformano all'opinione del loro tempo. L'attribuzione a Davide è ripresa anche dal [[Corano]]<ref>Sura [http://www.corano.it/corano_testo/4.htm 4,163]: "A Davide demmo i salmi", cfr. anche [http://www.corano.it/corano_testo/34.htm 34,10]; [http://www.corano.it/corano_testo/38.htm 38,18-20]).</ref>.
 
È però ipotizzabile che i titoli dei salmi non volessero designare gli autori dei singoli componimenti. La formula ebraica usata (il ''[[lamed auctoris]]'', p.es. ''ledavìd'') può indicare l'autore del testo ("di Davide"), ma anche stabilire una certa relazione del salmo con il personaggio nominato ("circa Davide", o "per il maestro del coro"), sia a causa della convenienza del tema sia perché il salmo apparteneva a una raccolta messa sotto il suo nome. I salmi "ai figli di [[Core]]" potevano così appartenere al repertorio di questa famiglia di [[cantore|cantori]], come i numerosi salmi "al maestro del coro" ({{passo biblico|Sal|4; 5; 6; 8}}; ecc.) erano brani che venivano eseguiti dal coro del tempio. Lo stesso è ipotizzabile per la raccolta di [[Asaf]], il capo dei leviti cantori ({{pb|1Cr|16,4-5}}).
=== Inni ===
 
Così {{pb|Sal|8; 19; 29; 33; 46-48; 76; 84; 87; 93; 96-100; 103-106; 113; 114; 117; 122; 135; 136; 145-150}}. La loro struttura è abbastanza costante. Ognuno inizia con una esortazione a [[lode|lodare]] [[Dio]]. Il corpo dell'inno specifica i motivi di questa lode: i [[prodigio|prodigi]] compiuti da Dio nella natura, specialmente la sua opera [[creazione|creatrice]], e nella storia, particolarmente la [[salvezza]] accordata al suo popolo. La conclusione riprende la formula di introduzione o esprime una [[preghiera]].
 
In questo insieme, si possono isolare, in base al tema trattato, tre gruppi di inni:
A differenza degli inni, le suppliche (o salmi di sofferenza o lamenti) non cantano la [[gloria]] di [[Dio]], ma si rivolgono a lui.
 
Generalmente cominciano con una [[invocazione]], che si sdoppia in un grido d'aiuto, in una preghiera o in un'espressione di fiducia. Nel corpo del salmo, si cerca di commuovere Dio dipingendogli la triste situazione dei supplicanti, con metafore molto tradizionali che solo raramente permettono di determinare le circostanze storiche o concrete della preghiera: si parla delle [[acqua|acque]] dell'[[abisso]], degli agguati della [[morte]] o dello ''[[sheol]]'', di [[nemico|nemici]] o di [[bestia|bestie]] ([[cane|cani]], [[leone|leoni]], [[toro|tori]]) che minacciano o lacerano, di [[ossa]] che inaridiscono o si spezzano, del [[cuore]] che palpita e si spaventa. Ci sono proteste di innocenza ({{passo biblico|Sal|7; 17; 26}}) e [[confessione|confessioni]] di [[peccato|peccati]] come il ''[[Miserere]]'' ({{passo biblico|Sal|51}}) e altri salmi di [[penitenza]]. Si richiamano a Dio i suoi benefici antichi o gli si rimprovera di apparire smemorato o assente (così {{passo biblico|Sal|9-10; 22; 44}}). Ma si afferma anche la fiducia che si conserva in lui ({{passo biblico|Sal|3; 5; 42-43; 55-57; 63; 130}}; ecc.); talvolta il salmo di domanda non è che un lungo appello pieno di fiducia ({{passo biblico|Sal|4; 11; 16; 23, 62; 91; 121; 125; 131}}). Spesso, la supplica finisce, e in maniera talvolta brusca, con la certezza che la preghiera è esaudita e con un [[ringraziamento]] (così {{passo biblico|Sal|6; 22; 69; 140}}).
 
Le suppliche possono essere:
C'è disseminato nel salterio e appartenente a generi diversi, un certo numero di canti "regali". Ci sono oracoli in favore del re ({{passo biblico|Sal|2}} e {{passo biblico|Sal|110}}), preghiere per il re ({{passo biblico|Sal|20; 61; 72}}), un ringraziamento per il re ({{passo biblico|Sal|21}}), preghiere del re ({{passo biblico|Sal|18; 28; 63; 101}}), un canto regale di processione ({{passo biblico|Sal|132}}), un inno regale ({{passo biblico|Sal|144}}), perfino un epitalamio per un [[matrimonio]] principesco ({{passo biblico|Sal|45}}). Sono poemi antichi, che datano dall'epoca [[monarchia|monarchica]] e riflettono il linguaggio e il cerimoniale della corte. Nella loro composizione originale, sembra che parlino di un re della loro epoca. I salmi {{passo biblico|Sal|2; 72; 110}} possono essere stati salmi di [[intronizzazione]]. Il re è detto figlio adottivo di [[Dio]]; il suo regno sarà senza fine; la sua potenza si estenderà fino all'estremità della terra; farà trionfare la potenza e la giustizia; sarà il salvatore del suo popolo. Simili espressioni possono sembrare esagerate, ma non oltrepassano ciò che i popoli vicini dicevano del loro sovrano e ciò che [[Israele]] sperava del suo.
 
In Israele, però, il re riceve l'[[unzione]] che fa di lui il vassallo di [[YHWH]], il suo rappresentante sulla terra. Egli è l'unto di YHWH, in [[lingua ebraica|ebraico]] il "[[Messia]]"; e questo rapporto [[religione|religioso]], contratto con Dio, specifica la concezione israelita della regalità e la differenzia da quelle attestate in [[Egitto]] o in [[Mesopotamia]], nonostante l'uso di una fraseologia comune. Il "messianismo regale", che inizia con la [[profezia]] di [[Natan]] ({{pb|2Sam|7}}), viene ripreso e sviluppato dai salmi {{passo biblico|Sal|89}} e {{passo biblico|Sal|132}}, e più ancora nei salmi {{passo biblico|Sal|2; 72; 110}}. Questi salmi alimentavano la [[speranza]] del popolo nelle [[promessa|promesse]] che [[Dio]] aveva fatte alla dinastia di [[Re Davide|Davide]]. Se si definisce il messianismo come l'attesa di un re futuro, di un ultimo re che potrebbe apportare la salvezza definitiva e instaurare il regno di Dio sulla terra, nessuno di questi salmi sarebbe propriamente "messianico". Ma alcuni di questi antichi canti regali continuano ad essere utilizzati anche dopo la caduta della monarchia e, venendo incorporati nel salterio, forse con ritocchi o aggiunte, hanno nutrito l'attesa di un Messia individuale, discendente di Davide. Questa speranza era viva tra i [[Giudei|giudei]] alla vigilia della venuta di [[Cristo]]; i [[cristianesimo|cristiani]] poi ne hanno visto la realizzazione in [[Gesù]] di [[Nazareth]], detto appunto il Cristo, che in greco significa ''unto'', come ''messia'' in ebraico.
 
Il {{pb|Sal|110}} sarà il testo del salterio più spesso citato nel [[Nuovo Testamento]]. Anche il canto nuziale del {{pb|Sal|45}} vuole esprimere l'unione del Messia con il nuovo Israele, nella linea delle [[allegoria|allegorie]] [[matrimonio|matrimoniali]] dei [[profeti]], ed è applicato al Cristo da {{pb|Eb|1,8}}. Nella stessa prospettiva, il Nuovo Testamento e la [[tradizione]] cristiana applicano al Cristo altri salmi che non erano regali ma anticipavano in qualche modo lo stato e i sentimenti del Messia, il giusto per eccellenza; così {{passo biblico|Sal|16}} e {{passo biblico|Sal|22}}, e certi passi di numerosi salmi, in particolare dei salmi {{passo biblico|Sal|8; 35; 40; 41; 68; 69; 97; 102; 118; 119}}. Ugualmente, i salmi del regno di YHWH sono stati messi in rapporto con il regno di Cristo. Anche se queste applicazioni oltrepassano il senso letterale, restano legittime perché tutte le speranze che animano il salterio sono realizzate pienamente solo dalla venuta sulla terra del [[Figlio di Dio]].
 
=== Salmi liturgici ===
=== Salmi sapienziali ===
 
La [[sapienza]] ebraica (''hokmah'') abbraccia tutti i settori dell'esistenza umana, e i salmi sapienziali rappresentano così una delimitazione particolarmente fluida, dato che molti componimenti contengono temi sociali, etici, filosofici, catechistici. Lo stile dei salmi sapienziali è tendenzialmente caratterizzato da aforismi brevi e incisivi. Esempi sono presenti circa la [[teodicea]] ({{passo biblico|Sal|37; 49; 73}}), l'elogio della [[fraternità]] ({{passo biblico|Sal|133}}) o della [[legge]], come il monumentale {{passo biblico|Sal|119}}<ref>Il {{passo biblico|Sal|119}} è alfabetico, come anche i salmi {{passo biblico|Sal|9-10; 25; 37; 111; 112; 145}}.</ref>.
 
=== Salmi storici ===
Questa la sintesi del messaggio teologico tracciata da Ravasi:
 
{{quote con citazione in linea|In tutti i commentari del salterio si confessa l'impotenza a ricostruire una compatta teologia salmica. Molti sono gli ostacoli che si frappongono a tale operazione: la diversità delle coordinate delle singole composizioni, le reinterpretazioni subite prima di cristallizzarsi nell'attuale testo canonico, la fluidità dei generi letterari" (20). Tuttavia è possibile trovare un tema comune: "Il salterio è soprattutto la celebrazione di una relazione [tra uomo e Dio]. La sigla più significativa potrebbe essere il celebre vocabolo dell'[[alleanza]], ''[[hèsed]]'', che risuona almeno un centinaio di volte nel salterio [...], che scandisce antifonalmente il [[grande Hallel]] ({{pb|Sal|136}}), e che copre un'area semantica vasta di tipo personalistico ([[amore]], [[fedeltà]], [[intimità]], [[misericordia]], [[grazia]]). Una relazione che è celebrata anche attraverso il motivo del "ricordo" di Dio che ricorre una trentina di volte (ad es. {{pb|Sal|118,3}}). Il "ricordarsi" di Dio è l'atto fondamentale dell'alleanza: "ricorda sempre la sua alleanza" ({{pb|Sal|105,8}}). È un ricordo efficace incarnato nelle azioni [[salvezza|salvifiche]] storiche ({{pb|Sal|78,4-5; 105,1}}) e [[cosmo|cosmiche]] ({{pb|Sal|19; 104}}) [...]. È una relazione che talora è incarnata anche nella ''[[torah]]'', la [[legge]], cantata con una costellazione di sinonimi nel monumentale {{pb|Sal|119}} [...]. La [[teologia]] del salterio è, quindi, una celebrazione della [[mistica]] e della [[spiritualità]]. [...] La vita del fedele sfocia nel grigiore dello ''sheol'' o del nulla, oppure si apre a una perfetta [[comunione]] con Dio dopo la morte? [...] Certo, lo schema dominante resta ancora quello piuttosto negativo dello ''sheol'' [...] in cui l'esistenza è spettrale e senza consistenza [... Tuttavia] si apre una tappa di speranza orientata verso una beatitudine piena con Dio, coronamento di quella già gustata nel [[culto]] ({{pb|Sal|73,25-28}}). L'espressione di questa [[speranza]] [...] in alcuni casi sembra più esplicita, come nel {{pb|Sal|16}} che è un'esaltazione dell'intimità indistruttibile che lega il fedele al suo Dio ({{pb|At|2,27}})|Ravasi, 21-23}}
 
== Adempimenti cristologici ==
[[File:Psaultier Montpellier MS-H409 David.jpg|right|300px|thumb|Davide con la cetra, miniatura, Baviera, VIII sec.]]
Il [[Nuovo Testamento]] ha operato una rilettura dei salmi in chiave [[cristologia|cristologica]], e sul suo esempio la [[tradizione]] cristiana scorge in diversi salmi la prefigurazione della venuta di [[Gesù]]. Già [[San Girolamo]] affermava che Davide "è la [[lira]] che canta Cristo"<ref>''[[PL]]'' 22,547.</ref>.
 
Nel NT i salmi più citati,<ref>Per una dettagliata sincronia tra Salmi e [[Nuovo Testamento]] cfr. Ravasi, 26-27.</ref> in maniera esplicita o con allusioni, sono i salmi {{pb|Sal|2}} e {{pb|Sal|110}} (originariamente componimenti per l'intronizzazione del re), il {{pb|Sal|22}} come prefigurazione della [[passione di Gesù]], e il {{pb|Sal|8}}, che esalta l'uomo nel creato. Questi i passi specifici:
* {{pb|Sal|2}}: i potenti alleati contro l'unto-Cristo sono citati in {{pb|At|4,25-26}}. Il [[Figlio di Dio|figlio]] [[generazione|generato]] da [[Dio]] (e [[risurrezione di Gesù|risorto]]) è citato in {{pb|Mt|3,17; 17,5}}; {{passo biblico|Mc|1,11}}; {{passo biblico|Lc|3,22; 9,35}}; {{passo biblico|Eb|1,2.5; 5,5}}; {{passo biblico|Ap|2,26; 11,18; 13,33; 19,19}}, in particolare nel suo [[battesimo di Gesù|battesimo]] e nella [[trasfigurazione]]. Il dominio del Cristo (risorto) è citato in {{pb|Eb|1,2}}; {{pb|Ap|2,26; 12,5; 19,15}}.
* {{pb|Sal|110}}: il Cristo che siede alla destra di Dio è ripreso nella predicazione di Gesù ({{pb|Mc|12,36}}; {{passo biblico|Mt|22,44}}; {{passo biblico|Lc|20,42}}), durante il suo [[processo di Gesù|processo]] come motivo di [[bestemmia]] ({{pb|Mt|26,64}} e par.), nell'[[ascensione di Gesù|Ascensione]] ({{pb|Mc|16,19}}) e in altri accenni ({{pb|At|2,34}}; {{pb|Rm 8,34; 1Cor 15,25; Ef 1,20-23; Col 3,1; Eb 1,3.13; 8,1; 10,12-13; 12,2}}). Il Cristo a immagine di [[Melchisedek]] è ripreso in {{pb|Eb|7}}).
* {{pb|Sal|8}}: la gloria espressa dalla voce dei bambini è citata in {{pb|Mt|21,16}}. Il potere del [[figlio dell'uomo]], al quale ogni cosa è posta sotto i piedi, è citato in {{pb|1Cor|15,27}}; {{passo biblico|Ef|1,22}}; {{passo biblico|Eb|2,6-8}}.
* {{pb|Sal|22}}: il grido di abbandono del giusto oppresso, applicato a [[Gesù]] [[crocifissione di Gesù|crocifisso]], è riferito da {{pb|Mc|15,34}}; {{passo biblico|Mt|27,46}}. Il disprezzo subìto è ripreso da {{pb|Mt|27,39}}; {{passo biblico|Mc|15,29}}; {{passo biblico|Lc|23,35}}. La sete è presente in {{pb|Gv|19,28}}, e paralleli nella passione sono presenti anche per la spoliazione e il sorteggio delle vesti. Il finale riconoscimento dei popoli è citato da {{pb|Ap|11,15; 19,7}}.
 
== Uso liturgico ==
=== Nell'Ebraismo ===
 
Salterio è la raccolta dei canti religiosi di Israele. Sappiamo, d'altra parte, che cantori figuravano tra il personale del tempio e, sebbene essi siano esplicitamente menzionati solo dopo l'[[esilio]], è certo che sono esistiti dall'inizio. Si celebravano le feste di YHWH con danze e cori ({{pb|Gdc|21,19-21}}; {{pb|2Sam|6,5.16}}). Secondo {{pb|Am|5,23}}, i [[sacrificio|sacrifici]] erano accompagnati da canti, e il palazzo reale aveva i suoi cantori sotto [[Re Davide|Davide]] ({{pb|2Sam|19,36}}) e sotto [[Ezechia]]. Come testimoniato dagli annali di [[Sennàcherib]], anche il tempio di [[Salomone]] dovette avere i suoi cantori, come tutti grandi santuari orientali. Infatti, salmi sono attribuiti ad [[Asaf]], ai figli di [[Core]], a [[Eman]] e a [[Etan]] (o Jedutun), che sono tutti cantori del tempio preesilico secondo le [[Libri delle Cronache|Cronache]]. La [[tradizione]], che attribuisce a Davide molti salmi, fa risalire a lui anche l'organizzazione del [[culto]], compresi i cantori ({{pb|1Cr|25}}), concordano in questo con i testi antichi, nei quali appunto si parla di Davide che danza e canta davanti a [[YHWH]] ({{pb|2Sam|6,5.16}}). Testimonianze di uso rituale dei salmi nel secondo tempio, ricostruito dopo l'esilio, si trovano in {{pb|Esd|3,10-11}}; {{passo biblico|Ne|11,17}}.
 
Molti salmi portano indicazioni musicali o [[liturgia|liturgiche]]. Certi si riferiscono a [[rito|riti]] che vengono come accompagnati nel loro svolgimento ({{passo biblico|Sal|20; 26; 27; 66; 81; 107; 116; 134; 135}}). Questi e altri ({{passo biblico|Sal|48; 65; 95; 96; 118}}) erano evidentemente recitati nel recinto del tempio. I "Cantici delle ascensioni" ({{passo biblico|Sal|120-134}} e anche {{passo biblico|Sal|84}}) erano canti di [[pellegrinaggio]] al [[santuario]]. Questi esempi, scelti tra i più chiari, bastano a mostrare che numerosi salmi, perfino salmi individuali, sono stati composti per il servizio del tempio. Altri, se non avevano principalmente questa destinazione, vi sono stati almeno adattati, per esempio con l'aggiunta di [[benedizione|benedizioni]] ({{passo biblico|Sal|125; 128; 129}}).
 
Il rapporto dei salmi con il [[culto]] e il carattere liturgico del salterio preso nel suo insieme sono innegabili. Ma ci mancano generalmente le informazioni per determinare la cerimonia o la festa nel corso delle quali tali salmi erano utilizzati. Il titolo ebraico del {{pb|Sal|92}} lo destina al giorno del sabato; i titoli greci dei salmi {{passo biblico|Sal|24; 48; 93; 94}} li ripartiscono in altri giorni della [[settimana]]. Il {{pb|Sal|30}} serviva alla [[festa della dedicazione]], secondo l'ebraico, e il {{passo biblico|Sal|29}} era cantato alla [[festa delle capanne]], secondo il greco. Queste indicazioni non sono forse primitive ma, come le determinazioni molto dettagliate che furono fatte nell'epoca giudaica, testimoniano che il salterio fu il libro di canto del tempio e delle [[sinagoga|sinagoghe]], prima di diventarlo della [[Chiesa cattolica|chiesa cristiana]].
 
=== Nel Cristianesimo ===
=== Nella spiritualità e teologia cristiana ===
 
Numerosi sono stati i trattati teologici, esegetici ed omiletici prodotti sui salmi nella tradizione cristiana.<ref>Cfr. Ravasi, 41-42.</ref> Nei [[padri della Chiesa]], tra gli esponenti della [[scuola alessandrina]], di tendenza allegorizzante, si segnala [[Sant'Atanasio]].<ref>''Expositio in Psalmos'', ''[[PG]]'' 27,59-546.</ref> La [[scuola antiochena]], più letteralista, è rappresentata da [[San Giovanni Crisostomo]]<ref>''Omelie'', ''PG'' 55,33-498.</ref> e da [[Teodoreto di Ciro]]<ref>''Commento'', ''PG'' 80,867-1998.</ref> La [[scuola cappadoce]], più spiritualista, è rappresentata da [[San Basilio|Basilio]].<ref>''Omelie'', ''PG'' 29,209-494.</ref> Nell'[[occidente]] [[lingua latina|latino]], che risente della metodologia allegorica alessandrina, si segnalano [[Sant'Ambrogio]]<ref>''Enarrationes in Psalmos Davidicos'', ''[[PL]]'' 15,1197-1526.</ref> e [[Sant'Agostino d'Ippona|Sant'Agostino]],<ref>''Enarrationes in Psalmos'', ''PL'' 36-37.</ref> l’unicol'unico padre che ha commentato l’interol'intero salterio.
 
Nel [[medioevo]] si segnalano [[Pietro Lombardo]]<ref>''Commentarius in Psalmos davidicos'', ''PL'' 191, 55-1296.</ref> e [[San Tommaso d'Aquino]].<ref>''Expositio in Psalmos Davidis'', opera omnia Vivès, vol. 13, 228-556.</ref>
 
Nel periodo della [[Riforma protestante]] si sono dedicati ai salmi [[Lutero]], con la sua versione in tedesco e con un commentario ([[1525]]), e [[Calvino]]; entrambi dipendono molto dall’esegesidall'esegesi medievale e [[patristica]]. In campo [[chiesa cattolica|cattolico]] si segnalano [[Bellarmino]] con l'opera ''In omnes Psalmos dilucida expositio'' del [[1611]] e, in seguito, [[Jacques Bénigne Bousset|Bousset]] e [[Augustin Calmet|Calmet]].
 
A partire dal [[XVIII secolo|'700]] appaiono i primi tentativi di [[esegesi storico-critica]]: Herder, Michaelis, Wette (che tenta un raggruppamento dei salmi), Ewald, Delitzsch, Wellhausen, Duhm.
 
Nel [[XX secolo|'900]] la ricerca esegetica decolla anche per i salmi. Gunkel ([[1926]]; [[1928]]-[[1933]]) distingue tra salmi pre-esilici ed esilici, distinguendoli anche tra ipotetico uso pubblico-liturgico e privato. Una corrente particolarmente forte nel secolo scorso, quella cultuale o rituale, ha esaminato in particolare i paralleli con la letteratura extrabiblica, contestualizzando l’usol'uso dei salmi al culto del tempio. Così in particolare Volz, Mowinckel, Hooke. Altri esegeti che hanno fornito un utile contributo alla comprensione del salterio sono stati Kraus, Westermann, Becker, Dahood.
 
=== Riadattamenti poetici ===
Lungo i secoli successivi la tradizione cristiana ha riarrangiato i testi salmici sulla base di nuove musiche, che hanno arricchito la tradizione occidentale.
 
Tutti i [[compositore|compositori]] di [[musica sacra]] si sono cimentati con le partiture dei salmi. Nella secolare produzione musicale classica si segnalano<ref>Cfr. Ravasi, 29-30.</ref>: [[Paul Gerhardt]], [[Claudio Monteverdi|Monteverdi]], [[Antonio Vivaldi|Vivaldi]], [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]], [[Orlando di Lasso]], [[Andrea Gabrieli]], [[Henri Pousseur]], [[Benedetto Marcello]], [[Francesco Durante]], [[Felix Mendelssohn|Mendelssohn]], [[Franz Liszt|Liszt]], [[César Frank]], [[Anton Bruckner|Bruckner]], [[Johannes Brahms|Brahms]], [[Albert Roussel]], [[Arnold Schönberg|Schönberg]], [[Igor Strawinski|Strawinski]], [[Zoltan Kodaly]], [[Arthur Honegger]], [Ernest Bloch|Bloch]], [[Leonard Bernstein|Bernstein]], [[Krzysztof Penderecki|Penderecki]], [[Johann Sebastian Bach|Bach]].
 
In epoca contemporanea sono numerosi i riadattamenti realizzati e usati nelle [[parrocchia|parrocchie]] per la [[liturgia]] e la [[pastorale]].
{{Sezione accessoria|Bibliografia}}
 
* {{autore|[[Gianfranco Ravasi]]}}, ''Il libro dei Salmi'', 3 vv., in particolare "Introduzione generale", vol. 1 [[EDB]], Bologna [[1981]].
 
{{Sezione accessoria|Voci correlate}}

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