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{{Libro
|tipo = veterotestamentario
|titolo = Libro dei Salmi
|immagine = FRA Parigi Versailles Domenichino DavidesuonaArpa.jpg
|dimensioni = 300px
|didascalia =
|titoloorig = תהילים (''tehillìm'')
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|titoloalfa = Libro dei Salmi
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|categoria1 = Antico Testamento
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Coi suoi circa 2.500 versetti (variabili a seconda delle versioni) e 150 capitoli il libro dei salmi rappresenta il più ampio testo della Bibbia, sia ebraica che cristiana (il secondo, Gen, conta circa 1.500 versetti e 50 capitoli).
Il suo testo non è di facile studio: secondo Ravasi è "un vero e proprio laboratorio di critica testuale: si può inciampare in quasi tutta la tipologia dei fenomeni testuali (aplografie, pluralità di lezioni, dittografie, confusioni grafiche, metatesi, spostamenti di segmenti testuali, ecc.)" (pp. 37-39). I motivi di tale complessità possono essere molteplici: era un testo liturgicamente molto usato e copiato, dunque "simile a un disco che risente
* [[Qumran]]: il rotolo 11QPsa ritrovato tra i manoscritti del Mar Morto contiene 41 salmi dell'ultima cinquantina del salterio. Sono presenti alcune varianti, come
* [[Qerè]]: sono interessanti le proposte di lettura (''qerè'', "letto") aggiunte dai masoreti al posto della lettura di alcuni termini (''ketìv'', "scritto");
* [[LXX]]: la sua versione greca dei Salmi è "la peggiore
* [[Peshittà]]: la versione in siriaco, oltre a divergenze, aggiunte i {{passo biblico|Sal|152-155}};
* [[Vulgata]]: [[Girolamo]] ha preparato tre versioni latine del salterio: la prima è la ripresa della [[Vetus Latina]], basata sulla LXX, divenuta tradizionale a Milano; la seconda, il [[Salterio Gallicano]], è una revisione della precedente, ufficiale nella Vulgata e adottata in Francia; la terza fu eseguita da Girolamo tra il 390-405, sulla base del testo ebraico, ma non fu mai ufficiale nella Chiesa.
Lo stile del salterio è poetico,<ref>Cfr. Ravasi, 36-37, al quale si rimanda per i passi esemplificativi.</ref> prevalentemente basato sul metro classico 3+3 accenti, affiancato al ritmo della supplica, 3+2. Sono frequentemente presenti incisi che scandiscono il ritmo testuale, come "ecco", "poiché", "e adesso".
Alcuni salmi sono alfabetici, cioè con la prima lettera dei versetti che segue
== Struttura ==
{{riquadro fine}}
La numerazione dei Salmi non è univoca, per quanto il computo totale sia sempre 150. All'interno, per molti Salmi c'è una differenza nella numerazione tra l'originale [[Lingua ebraica|ebraico]], da una parte
* riuniscono i Salmi {{passo biblico|Sal|9|9}} e {{passo biblico|Sal|10|10}} del testo ebraico in un solo Salmo (il {{passo biblico|SalL|9|9}})<ref>In questo caso quanto effettuato corrisponde probabilmente alla situazione più antica del testo ebraico: in origine doveva trattarsi di un solo Salmo, poiché i versetti di entrambi i Salmi dell'ebraico sono preceduti da una lettera dell'alfabeto (si parla di ''Salmo alfabetico'')
* ugualmente, riuniscono il Salmo {{passo biblico|Sal|114|114}} e il {{passo biblico|Sal|115|115}} dell'ebraico nel loro Salmo {{passo biblico|SalL|113|113}}; anche qui, a volte le due parti sono riferite come Salmo {{passo biblico|SalL|113A|113A}} e Salmo {{passo biblico|SalL|113B|113B}}.
* inversamente, tagliano in due il {{passo biblico|Sal|116|116}}, che diventa i Salmi {{passo biblico|SalL|114|114}} e {{passo biblico|SalL|115|115}}
La [[Bibbia CEI 2008]] segue la numerazione ebraica, mentre la [[Bibbia CEI 1971]] e la [[Liturgia]] [[Rito Romano|romana]] seguono la numerazione dei ''[[LXX]]'' e latina. Il riquadro laterale specifica la corrispondenza in termini più precisi.
Nella maggior parte dei casi (eccetto 34) i salmi sono introdotti da un titolo, trascurato dalla [[Liturgia delle ore]]. Questi forniscono indicazioni come<ref>Cfr. Ravasi, 15.</ref>:
* autore, così ripartiti: 73 [[Re Davide|Davide]] (80 nei ''[[LXX]]'' e 82 nella Volgata); 12 [[Asaf]];<ref>{{passo biblico|Sal|50}} e {{passo biblico|Sal|73-83}}.</ref> 11 figli di Qorah-[[Core]];<ref>{{passo biblico|Sal|42-49; 84; 85; 87; 88}}.</ref> e a seguire 3 [[Idutun]], 2 [[Salomone]], 1 [[Eman]], 1 [[Etan]], 1 [[Mosè]];
* [[genere letterario]]: ''mizmòr'', "salmo", 57 salmi; ''shir'', "cantico", 30; ''maskìl'', forse "composizione sapienziale", 13; ''siggaiòn'', variamente reso con istruzione, confessione, lamento, 7; ''miktam'', dal significato oscuro, 6; ''tefillàh'', [[preghiera]], 5; ''tehillàh'' (lo stesso termine che indica l'intero libro, ''tehillìm''), "lode", 1;
* melodia: possono essere indicati gli strumenti musicali (flauti, strumenti a corda, ecc.), oppure l'aria ("cerva dell'aurora", "i gigli", "non distruggere") ma alcuni termini ci sono oscuri: p.es. la "ghittea" (o ghittita") può essere una speciale arpa della città di Gat, o una musica così chiamata, o un modo tipico di musicare;
* uso [[liturgia|liturgico]]: solennità, giorni, riti;
* allusioni circostanziali: spesso sono riferite alle vicende della vita di Davide (p.es. {{passo biblico|Sal|3}}, "Quando fuggiva davanti al [[figlio]] [[Assalonne]]; cfr. anche {{passo biblico|Sal|7; 18; 34; 51; 52; 54}}; ecc).
|- align=center
|style="text-align:centre;"|Primo libro
||{{passo biblico|Sal|1}} (introduzione)<br />{{passo biblico|Sal|2-41}}
||{{passo biblico|Sal|41,14}}
||272
|- align=center
|style="text-align:centre;"|Quinto libro
||{{passo biblico|Sal|107-149}}<br />{{passo biblico|Sal|150}} (conclusione)
||{{passo biblico|Sal|150}}
||236
{{riquadro fine}}
La tradizione ebraica ha suddiviso il salterio in 5 parti, a imitazione del [[Pentateuco]], a conclusione delle quali è stata redazionalmente inserita una breve [[dossologia]] ("[[benedizione|Benedetto]] il [[Signore]] in [[eternità|eterno]]. [[Amen]]"
Una diversa partizione, basata sul contenuto dei salmi, è la seguente:<ref>Ravasi, 14-15.</ref>
[[File:Codex binding Louvre MR373.jpg|left|300px|thumb|Davide detta i salmi, placca d'avorio,Francia, X-XI sec.]]
La maggior parte dei salmi riporta nel titolo l'indicazione dell'autore (cfr. sopra), tutti riferibili (eccetto il {{passo biblico|Sal|90}} di [[Mosè]]) agli inizi dell'epoca monarchica ([[XI secolo a.C.|XI]]-[[X secolo a.C.]]). Dato che Davide è l'autore più ricorrente (circa la metà dei salmi)
È però ipotizzabile che i titoli dei salmi non volessero designare gli autori dei singoli componimenti. La formula ebraica usata (il ''[[lamed auctoris]]'', p.es. ''ledavìd'') può indicare l'autore del testo ("di Davide"), ma anche stabilire una certa relazione del salmo con il personaggio nominato ("circa Davide", o "per il maestro del coro"), sia a causa della convenienza del tema sia perché il salmo apparteneva a una raccolta messa sotto il suo nome. I salmi "ai figli di [[Core]]" potevano così appartenere al repertorio di questa famiglia di [[cantore|cantori]], come i numerosi salmi "al maestro del coro" ({{passo biblico|Sal|4; 5; 6; 8}}; ecc.) erano brani che venivano eseguiti dal coro del tempio. Lo stesso è ipotizzabile per la raccolta di [[Asaf]], il capo dei leviti cantori ({{pb|1Cr|16,4-5}}).
=== Inni ===
Così {{pb|Sal|8; 19; 29; 33; 46-48; 76; 84; 87; 93; 96-100; 103-106; 113; 114; 117; 122; 135; 136; 145-150}}. La loro struttura è abbastanza costante. Ognuno inizia con una esortazione a [[lode|lodare]] [[Dio]]. Il corpo dell'inno specifica i motivi di questa lode: i [[prodigio|prodigi]] compiuti da Dio nella natura, specialmente la sua opera [[creazione|creatrice]]
In questo insieme, si possono isolare, in base al tema trattato, tre gruppi di inni:
A differenza degli inni, le suppliche (o salmi di sofferenza o lamenti) non cantano la [[gloria]] di [[Dio]], ma si rivolgono a lui.
Generalmente cominciano con una [[invocazione]], che si sdoppia in un grido d'aiuto, in una preghiera o in un'espressione di fiducia. Nel corpo del salmo, si cerca di commuovere Dio dipingendogli la triste situazione dei supplicanti, con metafore molto tradizionali che solo raramente permettono di determinare le circostanze storiche o concrete della preghiera: si parla delle [[acqua|acque]] dell'[[abisso]], degli agguati della [[morte]] o dello ''[[sheol]]'', di [[nemico|nemici]] o di [[bestia|bestie]] ([[cane|cani]], [[leone|leoni]], [[toro|tori]]) che minacciano o lacerano, di [[ossa]] che inaridiscono o si spezzano, del [[cuore]] che palpita e si spaventa. Ci sono proteste di innocenza ({{passo biblico|Sal|7; 17; 26}}) e [[confessione|confessioni]] di [[peccato|peccati]] come il ''[[Miserere]]'' ({{passo biblico|Sal|51}}) e altri salmi di [[penitenza]]. Si richiamano a Dio i suoi benefici antichi o gli si rimprovera di apparire smemorato o assente (così {{passo biblico|Sal|9-10; 22; 44}}). Ma si afferma anche la fiducia che si conserva in lui ({{passo biblico|Sal|3; 5; 42-43; 55-57; 63; 130}}; ecc.); talvolta il salmo di domanda non è che un lungo appello pieno di fiducia ({{passo biblico|Sal|4; 11; 16; 23, 62; 91; 121; 125; 131}}). Spesso, la supplica finisce
Le suppliche possono essere:
C'è disseminato nel salterio e appartenente a generi diversi, un certo numero di canti "regali". Ci sono oracoli in favore del re ({{passo biblico|Sal|2}} e {{passo biblico|Sal|110}}), preghiere per il re ({{passo biblico|Sal|20; 61; 72}}), un ringraziamento per il re ({{passo biblico|Sal|21}}), preghiere del re ({{passo biblico|Sal|18; 28; 63; 101}}), un canto regale di processione ({{passo biblico|Sal|132}}), un inno regale ({{passo biblico|Sal|144}}), perfino un epitalamio per un [[matrimonio]] principesco ({{passo biblico|Sal|45}}). Sono poemi antichi, che datano dall'epoca [[monarchia|monarchica]] e riflettono il linguaggio e il cerimoniale della corte. Nella loro composizione originale, sembra che parlino di un re della loro epoca. I salmi {{passo biblico|Sal|2; 72; 110}} possono essere stati salmi di [[intronizzazione]]. Il re è detto figlio adottivo di [[Dio]]; il suo regno sarà senza fine; la sua potenza si estenderà fino all'estremità della terra; farà trionfare la potenza e la giustizia; sarà il salvatore del suo popolo. Simili espressioni possono sembrare esagerate, ma non oltrepassano ciò che i popoli vicini dicevano del loro sovrano e ciò che [[Israele]] sperava del suo.
In Israele, però, il re riceve l'[[unzione]] che fa di lui il vassallo di [[YHWH]], il suo rappresentante sulla terra. Egli è l'unto di YHWH, in [[lingua ebraica|ebraico]] il "[[Messia]]"; e questo rapporto [[religione|religioso]], contratto con Dio, specifica la concezione israelita della regalità e la differenzia da quelle attestate in [[Egitto]] o in [[Mesopotamia]], nonostante l'uso di una fraseologia comune. Il "messianismo regale", che inizia con la [[profezia]] di [[Natan]] ({{pb|2Sam|7}}), viene ripreso e sviluppato dai salmi {{passo biblico|Sal|89}} e {{passo biblico|Sal|132}}
Il {{pb|Sal|110}} sarà il testo del salterio più spesso citato nel [[Nuovo Testamento]]. Anche il canto nuziale del {{pb|Sal|45}} vuole esprimere l'unione del Messia con il nuovo Israele, nella linea delle [[allegoria|allegorie]] [[matrimonio|matrimoniali]] dei [[profeti]], ed è applicato al Cristo da {{pb|Eb|1,8}}. Nella stessa prospettiva, il Nuovo Testamento e la [[tradizione]] cristiana applicano al Cristo altri salmi che non erano regali ma anticipavano in qualche modo lo stato e i sentimenti del Messia, il giusto per eccellenza; così {{passo biblico|Sal|16}} e {{passo biblico|Sal|22}}
=== Salmi liturgici ===
=== Salmi sapienziali ===
La [[sapienza]] ebraica (''hokmah'') abbraccia tutti i settori dell'esistenza umana
=== Salmi storici ===
Questa la sintesi del messaggio teologico tracciata da Ravasi:
{{quote con citazione in linea|In tutti i commentari del salterio si confessa l'impotenza a ricostruire una compatta teologia salmica. Molti sono gli ostacoli che si frappongono a tale operazione: la diversità delle coordinate delle singole composizioni, le reinterpretazioni subite prima di cristallizzarsi nell'attuale testo canonico, la fluidità dei generi letterari" (20). Tuttavia è possibile trovare un tema comune: "Il salterio è soprattutto la celebrazione di una relazione [tra uomo e Dio]. La sigla più significativa potrebbe essere il celebre vocabolo dell'[[alleanza]], ''[[hèsed]]'', che risuona almeno un centinaio di volte nel salterio [...], che scandisce antifonalmente il [[grande Hallel]] ({{pb|Sal|136}})
== Adempimenti cristologici ==
[[File:Psaultier Montpellier MS-H409 David.jpg|right|300px|thumb|Davide con la cetra, miniatura, Baviera, VIII sec.]]
Il [[Nuovo Testamento]] ha operato una rilettura dei salmi in chiave [[cristologia|cristologica]]
Nel NT i salmi più citati,<ref>Per una dettagliata sincronia tra Salmi e [[Nuovo Testamento]] cfr. Ravasi, 26-27.</ref> in maniera esplicita o con allusioni, sono i salmi {{pb|Sal|2}} e {{pb|Sal|110}} (originariamente componimenti per l'intronizzazione del re), il {{pb|Sal|22}} come prefigurazione della [[passione di Gesù]]
* {{pb|Sal|2}}: i potenti alleati contro l'unto-Cristo sono citati in {{pb|At|4,25-26}}. Il [[Figlio di Dio|figlio]] [[generazione|generato]] da [[Dio]] (e [[risurrezione di Gesù|risorto]]) è citato in {{pb|Mt|3,17; 17,5}}; {{passo biblico|Mc|1,11}}; {{passo biblico|Lc|3,22; 9,35}}; {{passo biblico|Eb|1,2.5; 5,5}}; {{passo biblico|Ap|2,26; 11,18; 13,33; 19,19}}, in particolare nel suo [[battesimo di Gesù|battesimo]] e nella [[trasfigurazione]]. Il dominio del Cristo (risorto) è citato in {{pb|Eb|1,2}}; {{pb|Ap|2,26; 12,5; 19,15}}.
* {{pb|Sal|110}}: il Cristo che siede alla destra di Dio è ripreso nella predicazione di Gesù ({{pb|Mc|12,36}}; {{passo biblico|Mt|22,44}}; {{passo biblico|Lc|20,42}}), durante il suo [[processo di Gesù|processo]] come motivo di [[bestemmia]] ({{pb|Mt|26,64}} e par.), nell'[[ascensione di Gesù|Ascensione]] ({{pb|Mc|16,19}}) e in altri accenni ({{pb|At|2,34}}; {{pb|Rm 8,34; 1Cor 15,25; Ef 1,20-23; Col 3,1; Eb 1,3.13; 8,1; 10,12-13; 12,2}}). Il Cristo a immagine di [[Melchisedek]] è ripreso in {{pb|Eb|7}}).
* {{pb|Sal|8}}: la gloria espressa dalla voce dei bambini è citata in {{pb|Mt|21,16}}. Il potere del [[figlio dell'uomo]], al quale ogni cosa è posta sotto i piedi, è citato in {{pb|1Cor|15,27}}; {{passo biblico|Ef|1,22}}; {{passo biblico|Eb|2,6-8}}.
* {{pb|Sal|22}}: il grido di abbandono del giusto oppresso, applicato a [[Gesù]] [[crocifissione di Gesù|crocifisso]], è riferito da {{pb|Mc|15,34}}; {{passo biblico|Mt|27,46}}. Il disprezzo subìto è ripreso da {{pb|Mt|27,39}}; {{passo biblico|Mc|15,29}}; {{passo biblico|Lc|23,35}}. La sete è presente in {{pb|Gv|19,28}}
== Uso liturgico ==
=== Nell'Ebraismo ===
Salterio è la raccolta dei canti religiosi di Israele. Sappiamo, d'altra parte, che cantori figuravano tra il personale del tempio e, sebbene essi siano esplicitamente menzionati solo dopo l'[[esilio]], è certo che sono esistiti dall'inizio. Si celebravano le feste di YHWH con danze e cori ({{pb|Gdc|21,19-21}}; {{pb|2Sam|6,5.16}}). Secondo {{pb|Am|5,23}}, i [[sacrificio|sacrifici]] erano accompagnati da canti
Molti salmi portano indicazioni musicali o [[liturgia|liturgiche]]. Certi si riferiscono a [[rito|riti]] che vengono come accompagnati nel loro svolgimento ({{passo biblico|Sal|20; 26; 27; 66; 81; 107; 116; 134; 135}}). Questi e altri ({{passo biblico|Sal|48; 65; 95; 96; 118}}) erano evidentemente recitati nel recinto del tempio. I "Cantici delle ascensioni" ({{passo biblico|Sal|120-134}} e anche {{passo biblico|Sal|84}}) erano canti di [[pellegrinaggio]] al [[santuario]]. Questi esempi, scelti tra i più chiari, bastano a mostrare che numerosi salmi, perfino salmi individuali, sono stati composti per il servizio del tempio. Altri, se non avevano principalmente questa destinazione, vi sono stati almeno adattati, per esempio con l'aggiunta di [[benedizione|benedizioni]] ({{passo biblico|Sal|125; 128; 129}}).
Il rapporto dei salmi con il [[culto]] e il carattere liturgico del salterio preso nel suo insieme sono innegabili. Ma ci mancano generalmente le informazioni per determinare la cerimonia o la festa nel corso delle quali tali salmi erano utilizzati. Il titolo ebraico del {{pb|Sal|92}} lo destina al giorno del sabato; i titoli greci dei salmi {{passo biblico|Sal|24; 48; 93; 94}} li ripartiscono in altri giorni della [[settimana]]. Il {{pb|Sal|30}} serviva alla [[festa della dedicazione]], secondo l'ebraico
=== Nel Cristianesimo ===
=== Nella spiritualità e teologia cristiana ===
Numerosi sono stati i trattati teologici, esegetici ed omiletici prodotti sui salmi nella tradizione cristiana.<ref>Cfr. Ravasi, 41-42.</ref> Nei [[padri della Chiesa]], tra gli esponenti della [[scuola alessandrina]], di tendenza allegorizzante, si segnala [[Sant'Atanasio]].<ref>''Expositio in Psalmos'', ''[[PG]]'' 27,59-546.</ref> La [[scuola antiochena]], più letteralista, è rappresentata da [[San Giovanni Crisostomo]]<ref>''Omelie'', ''PG'' 55,33-498.</ref> e da [[Teodoreto di Ciro]]<ref>''Commento'', ''PG'' 80,867-1998.</ref> La [[scuola cappadoce]], più spiritualista, è rappresentata da [[San Basilio|Basilio]].<ref>''Omelie'', ''PG'' 29,209-494.</ref> Nell'[[occidente]] [[lingua latina|latino]], che risente della metodologia allegorica alessandrina, si segnalano [[Sant'Ambrogio]]<ref>''Enarrationes in Psalmos Davidicos'', ''[[PL]]'' 15,1197-1526.</ref> e [[Sant'Agostino d'Ippona|Sant'Agostino]],<ref>''Enarrationes in Psalmos'', ''PL'' 36-37.</ref>
Nel [[medioevo]] si segnalano [[Pietro Lombardo]]<ref>''Commentarius in Psalmos davidicos'', ''PL'' 191, 55-1296.</ref> e [[San Tommaso d'Aquino]].<ref>''Expositio in Psalmos Davidis'', opera omnia Vivès, vol. 13, 228-556.</ref>
Nel periodo della [[Riforma protestante]] si sono dedicati ai salmi [[Lutero]], con la sua versione in tedesco e con un commentario ([[1525]])
A partire dal [[XVIII secolo|'700]] appaiono i primi tentativi di [[esegesi storico-critica]]: Herder, Michaelis, Wette (che tenta un raggruppamento dei salmi), Ewald, Delitzsch, Wellhausen, Duhm.
Nel [[XX secolo|'900]] la ricerca esegetica decolla anche per i salmi. Gunkel ([[1926]]; [[1928]]-[[1933]]) distingue tra salmi pre-esilici ed esilici, distinguendoli anche tra ipotetico uso pubblico-liturgico e privato. Una corrente particolarmente forte nel secolo scorso, quella cultuale o rituale, ha esaminato in particolare i paralleli con la letteratura extrabiblica, contestualizzando
=== Riadattamenti poetici ===
Lungo i secoli successivi la tradizione cristiana ha riarrangiato i testi salmici sulla base di nuove musiche, che hanno arricchito la tradizione occidentale.
Tutti i [[compositore|compositori]] di [[musica sacra]] si sono cimentati con le partiture dei salmi. Nella secolare
In epoca contemporanea sono numerosi i riadattamenti realizzati e usati nelle [[parrocchia|parrocchie]] per la [[liturgia]] e la [[pastorale]].
{{Sezione accessoria|Bibliografia}}
* {{autore|[[Gianfranco Ravasi]]}}, ''Il libro dei Salmi'', 3 vv., in particolare "Introduzione generale", vol. 1
{{Sezione accessoria|Voci correlate}}
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