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Le origini dell'Avvento vanno ricercate in una [[festa]] [[Maria|mariana]] avente per oggetto la [[concezione verginale]] di [[Gesù]], con probabili allusioni alla [[madre di Dio|maternità divina]] della [[verginità di Maria|Vergine]]. Tale festa si celebrava probabilmente la [[domenica]] precedente il [[Natale]], ed esisteva già a [[Costantinopoli]] quando apparve l'[[eresia]] [[nestorianesimo|nestoriana]]<ref name="Cattaneo561">{{autore|Enrico Cattaneo}} ([[1949]]) 561.</ref>. Dopo il [[Concilio di Efeso]] ([[431]]) tale festa è attestata in tutto l'[[Oriente]].
La controversia con [[Nestorio]] portò i difensori della dottrina del Concilio di Efeso
Il pensiero dei [[Padri della Chiesa|Padri]] può essere così riassunto<ref name="Cattaneo561" />:
Il ricordo dei [[mistero|misteri]] precedenti l'incarnazione esigeva la commemorazione del [[San Giovanni Battista|Precursore]]. Ciò si riscontra nel fatto che, a metà del [[V secolo]], il Battista era [[memoria|ricordato]] la domenica antecedente a quella dedicata alla Madre di Dio e ciò a [[Gerusalemme]], ad [[Antiochia]] e altrove.
Dopo il [[V secolo]] in Oriente le feste non vengono più ordinate secondo un criterio [[cristologia|cristologico]], cioè ponendo [[Cristo]] al centro dell'[[Anno Liturgico]], ma cronologico. Perciò la festa dell'[[Annunciazione del Signore|Annunciazione]], o festa della maternità divina, è spostata al [[25 marzo]]; di conseguenza la domenica e i giorni precedenti il [[Natale]] vengono dedicati ai personaggi dell'[[Antico Testamento|Antico]] e del [[Nuovo Testamento]] che prefigurano o profetizzano il [[Cristo]].
Nell'[[VIII secolo]] l'Avvento orientale, che in origine non aveva nessuno carattere [[penitenza|penitenziale]], assume per influsso dell'[[Occidente]] (''vedi sotto'') tale carattere con la pratica del [[digiuno]].
Le più antiche testimonianze sull'Avvento sono due.
La prima è un passo di [[Sant'Ilario di Poitiers]] (†
{{quote|La [[Sacro|Santa]] Madre [[Chiesa]] rivelò a
La seconda testimonianza è un [[canone]] del [[Concilio di Saragozza]] ([[380]]):
{{quote|Per ventun [[giorno|giorni]], dal [[17 dicembre]] fino al giorno dell'[[Epifania]], che è il [[6 gennaio]], ininterrottamente, non sia consentito a nessuno essere assente dalla [[chiesa (edificio)|chiesa]], né rimanere a [[casa]]; non sia consentito camminare a [[piedi]] nudi, ma recarsi in [[chiesa (edificio)|chiesa]].|can. 4, in ''[[Patrologia Latina]]'' 85, 66|Viginti et uno die, a XVI Kal. Januarii, usque ad diem Epiphaniae, quae est VIII Idus Januarii, continuis diebus, nulli liceat de ecclesia se absentare, nec latere in domibus; nec nudis pedibus incedere, sed concurrere
Nonostante l'importanza di tale testo sia stata sostenuta da Fernand Cabrol<ref>{{DACL}}, vol. I, c. 3223-3230.</ref>, rimane il fatto che esso, come il precedente, è ancora ritenuto da qualcuno poco probativo; l'esistenza dell'Avvento al declino del [[IV secolo]] rimane pertanto dubbia<ref name="Cattaneo561" />.
Le [[esortazione|esortazioni]] di un'[[ascesi|asceta]] [[Spagna|spagnola]] che, negli [[anno|anni]] attorno al [[400]], raccomanda
Sta di fatto che nel [[V secolo]] esistono due aspetti dell'Avvento:
* nella [[Gallia]] si ha un Avvento essenzialmente ascetico ([[penitenza|penitenziale]]) ed estraneo, all'inizio, a un inquadramento nell'[[anno liturgico]]<ref name="Cattaneo561" />.
''A Ravenna'' la testimonianza più chiara e sicura dell'Avvento nell'Occidente di questo periodo è il [[rotolo di Ravenna]], contenente [[quaranta]] [[preghiera|orazioni]] preparatorie al Natale e datato negli anni prossimi al [[Concilio di Efeso]] ([[430]]). Esso viene illustrato dalle [[omelia|omelie]] di [[San Pietro Crisologo]] (†
''Nella Gallia'', invece, l'Avvento ha la stessa funzione per il Natale che ha la [[Quaresima]] per la [[Pasqua]] e, a detta di [[San Gregorio di Tours]] (†
A [[Roma]] l'Avvento è attestato per la prima volta nelle [[omelia|omelie]] di [[San Gregorio Magno]] (†
La durata di quattro settimane finì per prevalere quasi universalmente per riduzione [[analogia|analogica]] dalla [[sacro|sacra]] quarantena, cioè per influsso della [[Gallia]], dalla quale nel [[VII secolo]] fu preso pure il [[digiuno]], e, più tardi, i [[rito|riti]] [[penitenza|penitenziali]].
Il Lezionario è ordinato in ciclo domenicale (triennale [[Anno A]], [[Anno B|B]], [[Anno C|C]]), in ciclo sabbatico e feriale biennale parziale, cioè con l'[[Prima lettura|Epistola]] e la [[Lettura]] divise in [[anno pari]] e [[Anno dispari|dispari]] e [[Vangelo]] unico per i due anni.
L'ultima parte dell'Avvento, a partire dal [[17 dicembre]] (o dal [[18 dicembre|18]] se il [[17]] cade in domenica) fino al [[23 dicembre]] incluso, è costituito dalle ''ferie prenatalizie dell'Accolto'', a ciclo unico.
==== Le Domeniche ====
# Domenica dell'[[Incarnazione]] ([[Maria Santissima Madre di Dio|La Divina Maternità della Vergine Maria]]<ref>Questa solennità nel Rito Romano è celebrata nell'[[Ottava di Natale]] il [[1º gennaio]].</ref>).
Qualora quest'ultima domenica cadesse il [[17 dicembre]], la domenica successiva, il [[24 dicembre]], si qualifica come domenica Prenatalizia, in cui, come Vangelo, viene proclamata la ''[[Genealogia di Gesù|genealogia di Gesù Cristo]], [[figlio di Davide]]''.
==== Le ferie e i sabati ====
==== Le Ferie prenatalizie dell'Accolto ====
Come già accennato, le Ferie prenatalizie vanno dal [[17]] al [[23 dicembre]] e anch'esse adottano la struttura delle Ferie, cioè due letture veterotestamentarie prima del Vangelo, con la differenza di essere a ciclo unico. Esse sviluppano una catechesi nella quale, unitamente al tema cristologico della discendenza davidica, vengono presentate figure di significato mariano e con implicazioni di carattere ecclesiologico.
Il [[Vangelo secondo Luca]], nelle prime sei ferie, espone lo svolgersi delle vicende che precedettero e prepararono l'evento salvifico, che la [[Chiesa]] si appresta a celebrare. L'ultima feria, invece, tramite il [[Vangelo secondo Matteo|Vangelo di Matteo]] ({{Pb|Mt|1, 18-25}}) tratta di come avvenne la generazione di Gesù.
{{ Voce firmata
| giorno = 27
| mese = [[novembre]]
| anno = [[2011]]
| contributore = don Paolo Benvenuto
| arg = liturgia
|