Concilio di Trento: differenze tra le versioni

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=== Secondo periodo: 1551-1552 ===
[[File:Tizian 083b.jpg|thumb|150px250px|left|{{autore|{{Autore|[[Tiziano Vecellio]]}}, ''Ritratto di Papa[[papa Paolo III]]'', ([[1543]]), -olio su tela; [[Napoli]], Museo Nazionale di Capodimonte]][[File:Julius III.jpg|thumb|150px|right|Papa Giulio III]]
 
A [[Papa Paolo III|Paolo III]] successe nel [[1550]] [[Papa Giulio III|Giulio III]], il quale, malgrado si disinteressò totalmente della riforma della curia romana, tuttavia ebbe il merito di riaprire il concilio a Trento il [[1º maggio]] [[1551]]. I padri lavorarono alacremente da [[settembre]] [[1551]] ad [[aprile]] [[1552]].
* i decreti dogmatici sull'[[Eucaristia]], sulla [[Penitenza]], sull'[[unzione degli infermi|estrema unzione]];
* i decreti disciplinari sull'autorità episcopale, sui costumi dei [[Chierico|chierici]], sulla collazione dei [[Beneficio ecclesiastico|benefici]].
 
[[File:Julius III.jpg|thumb|250px|right|Papa Giulio III]]
 
Nell'[[ottobre]] [[1551]] giunsero a Trento i legati di alcuni principati tedeschi protestanti. Ma le loro pretese (annullamento dei decreti finora approvati, scioglimento del [[giuramento]] di fedeltà al papa, affermazione della superiorità del concilio sul papa) fecero tramontare per sempre la speranza di un accordo con i [[protestanti]], speranza mai assopita, ma che ora sembrava sempre più come un'utopia irraggiungibile.
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