Discussione:Pontificio Consiglio per i Laici
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Il Pontificio Consiglio per i Laici è un dicastero della Curia romana che coadiuva il Sommo Pontefice nell’esercizio del suo supremo ufficio pastorale, per il bene e il servizio della Chiesa universale e delle chiese particolari, in tutto quanto riguarda la promozione e il coordinamento dell’apostolato dei laici e, in generale, alla vita cristiana dei laici come tali. Origini Le origini risalgono alla riforma della Curia romana successiva al Concilio Vaticano II. Il decreto conciliare Apostolicam actuositatem, al n. 26, auspicava l’istituzione presso la Santa Sede di «uno speciale segretariato per il servizio e l’impulso dell’apostolato dei laici». La sua nascita ufficiale, con il nome di Consilium de Laicis, venne sancita da Paolo VI, in via sperimentale per la durata di cinque anni, con il motuproprio Catholicam Christi Ecclesiam del 6 gennaio 1967. A dieci anni dalla sua istituzione, il 10 dicembre 1976, con il motuproprio Apostolatus peragendi, lo stesso Paolo VI lo riformava, annoverandolo definitivamente tra i dicasteri della Curia romana con il nome di Pontificio Consiglio per i Laici. Natura Il dicastero, che nell’Apostolatus peragendi Paolo VI definisce «uno dei frutti migliori del Concilio Vaticano II», è segno eloquente della rinnovata comprensione della Chiesa come mistero di comunione missionaria, nella quale è cresciuta la consapevolezza della dignità e della corresponsabile partecipazione dei fedeli laici. Infatti, il laicato non può essere compreso se non alla luce di una ecclesiologia di comunione e di missione e in rapporto alle concrete condizioni della vita del mondo. La struttura Il Pontificio Consiglio per i Laici è guidato da un presidente, attualmente il cardinale polacco Stanisław Ryłko, nominato da Giovanni Paolo II il 4 ottobre 2003 e confermato da Benedetto XVI, il quale lo creò cardinale il 24 novembre 2007. Il presidente è coadiuvato da un segretario, il vescovo tedesco mons. Josef Clemens, e da un sottosegretario, lo spagnolo mons. Miguel Delgado Galindo. La struttura prevede anche un un comitato di presidenza composto da alcuni cardinali che assiste il presidente. I membri del dicastero (oltre trenta) sono in maggioranza laici provenienti da diversi paesi del mondo e da differenti esperienze ecclesiali. Essi sono nominati dal Papa per un quinquennio. Anche i consultori del dicastero (una ventina) sono di nomina papale. Essi vengono in genere consultati per dare pareri su questioni di ordine teologico, canonico e pastorale. Campi di azione - Rapporti di collaborazione sia con le conferenze episcopali, sia con i singoli vescovi, come anche con gli organismi di servizio alla collegialità episcopale (Consejo Episcopal Latinoamericano, Federation of Asian Bishops’ Conferences, Consilium Conferentiarum Episcoporum Europae…). - Rapporti con associazioni di fedeli, movimenti ecclesiali e nuove comunità. Al Pontificio Consiglio per i Laici è affidata la responsabilità del discernimento per il riconoscimento di queste realtà e per l’approvazione dei loro statuti. - Favorire l’impegno dei laici nella comunità ecclesiale e nella società, con uno sguardo particolare alla vocazione e alla missione della donna in questi ambiti. - I giovani, la pastorale giovanile e la pastorale dello sport.
Francesca Acito (facito chiocciola laity punto va), 2012-05-28 10:58:26 GMT
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Il Pontificio Consiglio per i Laici, oltre ad essere presente con uno spazio dedicato nel sito della Santa Sede (http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/laity/laity_it/index_it.htm) ha un suo sito ufficiale: www.laici.va
Francesca Acito (facito chiocciola laity punto va), 2012-05-28 11:03:35 GMT