Pontificio Consiglio per i Laici

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Pontificio Consiglio per i Laici
Pontificium Consilium pro Laicis
è competente in quelle materie, che sono di pertinenza della Sede apostolica per la promozione e il coordinamento dell'apostolato dei laici e, in generale, in quelle che concernono la vita cristiana dei laici in quanto tali (Pastor Bonus, 131)
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Eretto: 6 gennaio 1967
Presidente cardinale Stanislaw Rylko
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Segretario: Josef Clemens
Emeriti:
Indirizzo
Piazza S. Calisto, 16 - 00153 Roma tel.: 06 69887322 fax.: 06 69887214
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Chiesa cattolica · Santa Sede
Tutti i dicasteri della Curia Romana
Il Cardinal Rylko, ultimo presidente del Pontificio Consiglio per i Laici

Il Pontificio Consiglio per i Laici (in latino Pontificium Consilium pro Laicis) era un dicastero della Curia Romana con il compito di coadiuvare il Papa in tutto quanto riguarda la vita cristiana dei laici come tali e in particolare nella promozione e coordinamento dell'apostolato dei laici nella Chiesa.

Ne era presidente il cardinale polacco Stanislaw Rylko. Con il motu proprio Sedula Mater[1] del 15 agosto 2016 papa Francesco ne ha disposto la soppressione a partire dal 1º settembre 2016, attribuendo le sue funzioni al nuovo Dicastero per i laici, la famiglia e la vita.

Origini

Il decreto conciliare Apostolicam Actuositatem auspicava l'istituzione, presso la Santa Sede, di "uno speciale segretariato per il servizio e l'impulso dell'apostolato dei laici" (n. 26).

Concretamente, il dicastero nasce dalla riforma della Curia Romana successiva al Concilio Vaticano II. La sua nascita ufficiale, con il nome di Consilium de Laicis, venne sancita da papa Paolo VI, in via sperimentale per la durata di cinque anni, con il motu proprio Catholicam Christi Ecclesiam (6 gennaio 1967).

A dieci anni dalla sua istituzione, il 10 dicembre 1976, con il motu proprio Apostolatus Peragendi, lo stesso Paolo VI lo riformava, annoverandolo definitivamente tra i dicasteri della Curia Romana con il nome di Pontificio Consiglio per i Laici.

Natura

Il dicastero, che Paolo VI, nella Apostolatus Peragendi, definisce "uno dei frutti migliori del Concilio Vaticano II", è segno eloquente della rinnovata comprensione della Chiesa come mistero di comunione missionaria, nella quale è cresciuta la consapevolezza della dignità e della corresponsabile partecipazione dei fedeli laici.

Alla luce del Vaticano II, infatti, il laicato non può essere compreso se non nell'ottica di una ecclesiologia di comunione e di missione e in rapporto alle concrete condizioni della vita del mondo.

Campi di azione

Il Pontificio Consiglio per i Laici intrattiene rapporti di collaborazione con le Conferenze Episcopali, con i singoli Vescovi, come anche con gli organismi di servizio alla collegialità episcopale, tra i quali il Consejo Episcopal Latinoamericano (CELAM), la Federation of Asian Bishops' Conferences, il Consilium Conferentiarum Episcoporum Europae.

Cura poi i rapporti con le associazioni di fedeli, con i movimenti ecclesiali e con le nuove comunità. Ha la responsabilità del discernimento per il loro riconoscimento e per l'approvazione dei loro statuti.

Il dicastero favorisce l'impegno dei laici nella comunità ecclesiale e nella società, con uno sguardo particolare alla vocazione e alla missione della donna in questi ambiti.

Si occupa anche i dei giovani e della pastorale giovanile, in particolare curando l'organizzazione delle celebrazioni internazionali delle Giornate Mondiali della Gioventù, in collaborazione con i comitati locali e della pastorale dello sport.

Struttura

Il Pontificio Consiglio per i Laici è guidato da un presidente, Stanisław Ryłko ultimo presidente, nominato in tale carica da Giovanni Paolo II il 4 ottobre 2003 e successivamente confermato da Benedetto XVI, il quale lo creò cardinale il 24 novembre 2007, si è dimesso il 1º settembre 2016. Prima di essere presidente del dicastero Ryłko ne era divenuto segretario il 20 dicembre 1995.

Il presidente è coadiuvato da un segretario, il vescovo tedesco mons. Josef Clemens e da un sottosegretario, lo spagnolo mons. Miguel Delgado Galindo.

La struttura prevede anche un un comitato di presidenza con il compito di assistere il presidente. Tale comitato è composto da alcuni cardinali.

I membri del dicastero, in numero superiore ai trenta, sono in maggioranza laici provenienti da diversi paesi del mondo e da differenti esperienze ecclesiali. Essi sono nominati dal Papa per un quinquennio.

Anche i consultori del dicastero, una ventina, sono di nomina papale. Essi vengono in genere consultati per dare pareri su questioni di ordine teologico, canonico e pastorale.

Cronotassi dei presidenti

Note
  1. Testo del Motu proprio sul sito della Santa Sede online
Voci correlate
Collegamenti esterni
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 29 maggio 2012 da don Paolo Benvenuto, baccelliere in Teologia.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.