Festa di San Giorgio (Mirabello Sannitico)

Festa di San Giorgio (Mirabello Sannitico)
Accensione di un falò
Festa patronale
Festa locale
Commemorazione celebrata	San Giorgio, patrono della città
Stato	Italia
Regione	Molise
Provincia	Campobasso
Comune	Mirabello Sannitico
Luogo specifico	Vie del centro storico
Diocesi	Campobasso-Boiano
Periodo	Inverno
Data inizio	16 aprile
Data fine	23 aprile
Tradizioni religiose	Processioni, celebrazione eucaristica
Tradizioni folcloristiche	Accensione di falò, organizzazione di banchetti e momenti di fraternità
Tradizioni culinarie	Pigna
Informazioni	Comune di Mirabello Sannitico Tel. +39 0874 30132, +39 0874 30677
Collegamenti esterni Sito ufficiale dell'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia (IDEA)

La Festa di San Giorgio si svolge annualmente a Mirabello Sannitico (Campobasso), dal 16 al 23 aprile, in onore di San Giorgio, patrono della città.

Tradizione

La tradizione, che lega il santo al borgo di Mirabello, trae origine dal momento che gli abitanti furono costretti a difendere più volte il proprio territorio con coraggio dalle varie incursioni nemiche. Durante una di queste battaglie, la popolazione si vide mandare in aiuto da Dio un cavaliere coraggioso, giunto su un cavallo bianco dal colle che poi prese il suo nome: san Giorgio. Come per miracolo il Santo trasformò tutti i vigneti del colle in un esercito di valorosi soldati, che mise in fuga gli avversari. Poco dopo, dell'esercito non rimase traccia, ma sul colle comparve la statua del santo, che da allora divenne patrono del borgo.

Un evento straordinario, per il quale la statua venne collocata all'interno della chiesa a lui dedicata sul colle dell'apparizione. Da allora in aventi, ogni volta che i fedeli hanno provato a spostare la statua dalla chiesa, sono andati incontro a sventure come fulmini, tempeste e incendi, per questo ancora oggi durante la festa patronale, viene lasciata nella sua nicchia e portata in processione per le strade di Mirabello solo il reliquiario a braccio.

Descrizione

Processione davanti alla Chiesa di San Giorgio

La festa si articola in momenti celebrativi, riti devozionali e folcloristici, scanditi dalla tradizione.

Accensione dei falò

La sera del 16 aprile, gli abitanti accendono, in più punti del paese e nell'agro, molti falò, detti in dialetto locale laure. Le pire sono composte di fascine di rametti d'ulivo, di arbusti secchi e d'ogni altro legno utile al caso. L'accensione dei falò si ripete il 22 aprile, soprattutto nell'area del Colle di San Giorgio. I fuochi creano un'atmosfera quasi surreale ed una scenografia unica, che viene accompagnata da banchetti e momenti di fraternità.

Giorno del patrono

Il 23 aprile, giorno della festa patronale, si svolgono due processioni. Nella prima si conduce per le vie del borgo la Statua di san Giorgio che è custodita nella Chiesa di Santa Maria Assunta. Il trasporto avviene a spalla, con turni di otto portatori. Si tratta di una statua, realizzata nel 1998, per avere comunque un simulacro del santo da condurre in processione. Durante la seconda, che si svolge la mattina sul Colle di San Giorgio, dopo la Messa, si porta in processione il reliquiario a braccio del Santo.

Sapori di festa

La festa, come vuole la tradizione, vive anche a tavola con i piatti tipici locali:

• pigna (o pigne), dolce tipico fatto a base di latte, farina, uova, olio e zucchero. L'impasto viene lavorato fino a farne strisce sufficientemente lunghe che sono avvolte, con andamento a cochlea, attorno ad un telaio costituito da un flessibile rametto, modellato a forma di cappio. All'incrocio del nodo del cappio, si pone un uovo sodo, legandolo con una sottile fascia di pasta. Il dolce viene poi cosparso di bianco d'uovo e guarnito con confettini.

Riconoscimenti

L'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia (IDEA) ha riconosciuto l'evento, quale Patrimonio immateriale d'Italia

Patrimonio immateriale d'Italia

Voci correlate
Arcidiocesi di Campobasso-Boiano Chiesa di San Giorgio (Mirabello Sannitico) Processione San Giorgio
Collegamenti esterni
Sito ufficiale dell'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia (IDEA)