Festa di San Rocco (Cinquefrondi)
Festa di San Rocco (Cinquefrondi) | |
Statua di san Rocco | |
Festa patronale Processione | |
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Festa locale | |
Commemorazione celebrata | San Rocco, patrono della città |
Stato | Italia |
Regione | Calabria |
Provincia | Reggio Calabria |
Comune | Cinquefrondi |
Luogo specifico | vie centro storico |
Diocesi | Oppido Mamertina-Palmi |
Periodo | Estate |
Data mobile | settembre, seconda domenica |
Tradizioni religiose | processione, riti della Svestizione e dei Pagghiari |
Tradizioni folcloristiche | realizzazione dei Deserti |
Collegamenti esterni Sito ufficiale dell'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia (IDEA) | |
La Festa di San Rocco si tiene annualmente a Cinquefrondi (Reggio Calabria), nella seconda domenica di settembre, in onore di san Rocco, patrono della città.
Descrizione
La festa patronale si articola in momenti celebrativi e riti devozionali, scanditi dalla tradizione, che si sviluppano nella giornata.
Rito della Svestizione
Il Rito della Svestizione (in dialetto Spogghiatina): i fedeli, per grazia ricevuta o per invocare la sua intercessione, si spogliano dei propri abiti e li appendono, offrendoli a san Rocco, alla sua statua, durante la processione per le vie del centro storico.
Al termine della processione gli abiti vengono ritirati, tramutandoli in offerta economica per i poveri della comunità.
Rito dei Pagghiari
Il Rito dei Pagghiari: i fedeli dimostrano riconoscenza a san Rocco, donandogli il proprio sacrificio, coprendosi, durante la processione, di una specie di campana formata da spine e rovi.
Deserti
Ogni anno, qualche giorno prima della festa patronale, si vedono girare per le vie della cittadina gruppi di bambini cinquefrondesi che chiedono una piccola offerta per costruire un Deserto nel proprio rione, in onore di san Rocco.
Le strutture devozionali, dette Deserto, sono impalcature di legno rivestite con una specifica pianta reperibile, presso l'alveo del torrente Sciarapotamo (lu 'stincu), con lo scopo di rappresentare una Scena della vita di san Rocco, a scelta del gruppo di giovani, fra i seguenti:
- Deserto (‘U Desertu) con la raffigurazione del Santo in un ambiente desertico con una sorgente acqua.
- Ospedale (‘U Spitàli) illustrante il Santo che si prende cura dei malati.
- Prigione (‘U Càrceru) rappresenta il periodo di prigionia del Santo.
I bambini, ragazzi e giovani dei diversi Rioni competono fra loro per la migliore realizzazione dei Deserti, arricchendoli sempre più di elementi innovativi (strutture su due piani, cascate d'acqua, ecc.), senza mai eliminare gli elementi ritenuti fondamentali, quali:
- Stelle
- Triangoli
- Barchette
I Deserti sono realizzate, con particolare impegno e tecnica, utilizzando canne, colla e carta velina.
Inoltre, si trova anche la Stella gigante realizzata in dimensioni maggiori ed apposta in alto e trasversalmente alla strada attraversata dalla processione ed illuminata per renderla visibile da lontano ed annunciare l'avvicinarsi ad un Deserto, il tutto accompagnato da fuochi pirotecnici fatti scoppiare al passaggio della statua in prossimità delle raffigurazioni.
Riconoscimenti
L'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia (IDEA) ha riconosciuto l'evento, quale Patrimonio immateriale d'Italia
Patrimonio immateriale d'Italia
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