Innamoramento

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L'innamoramento è quel sentimento forte che porta ad invaghirsi di una persona dell'altro sesso in vista di un legame che dovrebbe durare tutta la vita. È il primo stadio dell'amore coniugale.

Nella cultura odierna innamoramento e amore sono la stessa cosa, mentre amare è un verbo, innamorarsi è un sentimento.

Descrizione

L'innamoramento porta a sentirsi amato infinitamente e a credere che questo sia amore infinito per la persona amata. Chi lo vive si sente su di una realtà sconosciuta, piena di luci e splendori.

L'innamoramento fa sorgere il desiderio forte di compiersi nell'altro. La persona amata è sublimata allo stato di perfezione. Si pensa a lei giorno e notte. È un'esperienza esaltante, che carica di energie e rende ottimisti; il futuro viene visto senza ostacoli. Eventuali critiche dei genitori o amici sembrano semplicemente inventate. Quando ci si sveglia è il primo pensiero. Il tempo per stare insieme non è mai troppo. Il matrimonio viene immaginato come un'isola felice, senza inconvenienti: naturalmente "durerà per sempre".

Innamoramento e narcisismo

L'innamoramento in gran parte è narcisistico: riempie l'io in maniera apparente. L'altra persona è strumento. L'innamorato pretende che l'altra persona ricambi in tutto e per tutto. L'altro viene idealizzato, ma in base al bisogno proprio. Se non si passa dall'innamoramento all'amore, l'altro sarà rigettato nel momento in cui ci si accorge che non si presta alle proprie richieste.

Durata

L'innamoramento appare spesso in maniera inattesa, sorprendente, sconvolgente.

La durata di questo stato emotivo straordinario è di circa due anni. Se contrastato dall'esterno dura anche di più, ma è destinato ad affievolirsi per dare posto ad un legame sostenuto da tutte le facoltà e risorse umane, comprese quelle sociali e culturali. Del resto, se fosse questo l'amore e durasse per sempre, molte energie sarebbero travolte. Un ragazzo in fase di innamoramento forte rischia di non riuscire a concentrarsi sullo studio. La professione sarebbe a rischio.

Non bisogna temere, pertanto, che l'innamoramento si affievolisca: ciò è del tutto necessario, per superare l'invasività che lo caratterizza.

Appena si inizia il ritorno alla percezione realistica iniziano i piccoli screzi. Appaiono i primi difetti, alcuni sempre più irritanti. Quello che prima sembrava un aspetto sorprendente ora diventa seccante. Chi ha il carattere più forte inizia a parlare dall'alto in basso, con giudizi sferzanti. Quello che era fatto notare da genitori e amici risulta tutto vero.

Se nel frattempo ci si sposa si rischia di litigare per dettagli insignificanti[1]. Gli amanti appassionati stanno diventando nemici, trasformando il matrimonio in un campo di battaglia.

Sentimento e ragione

L'innamoramento sorge spontaneo. Di per sé accade senza una scelta della libertà: lo si subisce più che provocarlo.

Può sorgere con la persona giusta, sposabile, ma anche con una persona che diventerà causa dei mali più grandi. Spesso la persona amata è sposabile, ma l'ignoranza quasi totale di ciò che è amore porta a distruggere quello che poteva diventare una bella famiglia.

Molti decidono di convivere per provare la tenuta del rapporto, ma è un'impostazione del tutto sbagliata, in quanto si sperimenta non l'amore, ma la tenuta del proprio egoismo: si prova se non si avranno tanti inconvenienti a vivere con l'altro. La coppia con la convivenza si privatizza, mentre l'amore è quanto di più sociale esista.

Oggi ancora ci si sposa senza aver studiato nulla, mentre una famiglia è più importante di una laurea ed è molto più difficile. Non c'è libro serio sull'amore umano che non distingua tra innamoramento e amore, ma dato che questi libri sono letti da pochissimi, mentre la cultura imperante presenta sempre e solo l'amore come innamoramento, quasi tutti continuano a pensare l'amore in modo emotivo.

L'innamoramento viene dalla nostra natura, voluto da Dio, ed è capace di instradare la vita su di un altro binario, con un cambio radicale di progetto esistenziale.

L'innamoramento è necessario, oggi più che mai, per impostare l'amore vero. Se nel passato reggeva il "matrimonio di ragione", oggi non lo si consiglia, tra l'altro perché è una menomazione dello spessore umano voluto da Dio. Non basta che il partner sia molto bravo; anche perché l'estrema mobilità e promiscuità sociale lascia ben presto aperta la possibilità dell'insorgere del sentimento con una persona diversa dal coniuge, con tale violenza da dichiarare il fallimento del proprio matrimonio, anche con figli. È un fenomeno umano importante e pertanto deve avere il suo posto. Però occorre affrontarlo con conoscenze più estese.

I problemi dell'innamoramento sono complessi. Di per sé è un fatto altamente positivo, però può accecare talmente da non vedere gli inconvenienti rispetto alla ragione. L'altra persona diventa talmente importante, unica, insostituibile, che si finisce per vederla attraverso il proprio sogno emotivo, rivestendola di quelle doti che sogniamo in lei. Essendo emotivo, risalente anche ad un sommovimento chimico del cervello che cambia il senso della realtà, occorre saperne di più.

Innanzitutto sarebbe bene non innamorarsi prima dei 18 anni, per dar tempo alla propria personalità di reggere sui propri piedi e non su appoggi che passano rapidamente dai genitori al gruppo di coetanei, al proprio ragazzo o ragazza.

Prima di impegnarsi ad amare occorre saper amare se stessi, sviluppando interessi, studi, amicizie. "Al cuore non si comanda", è vero, ma perlomeno occorre sapere cosa porta bene in modo da conoscere i rischi di sentimenti precoci.

Poi occorre sapere che l'innamoramento acceca sulla sposabilità. Per sposarsi occorrono alcune doti e responsabilità che potrebbero mancare alla persona di cui ci si innamora. Per esempio, se un ragazzo studia poco e non ha voglia di lavorare, non si può sposare, salvo eccezioni. Rovinerebbe la famiglia vedendo che la moglie deve lavorare anche per lui. Se lei è ricca e lui povero ci sono buone possibilità di divorzio, perché nei momenti di tensione facilmente a lei scapperà di rinfacciargli che con i suoi soldi poteva sposare un gran partito e non uno sprovveduto come lui. Se lei è laureata e lui ha la terza media è probabile che in discorsi sociali lei se ne esca dicendo: ma lui non ha studiato, sa parlare solo di calcio, e sarebbe occasione di liti fino al divorzio.

A volte uno è credente e l'altro no: in questo caso ci si può sposare, ma solo se il non credente non è sarcastico. In genere in questi esempi l'impedimento al matrimonio non è assoluto, ma occorre che si abbia a che fare con una persona buona, che non ferisce.

Ci sono poi gli impedimenti assoluti: se uno è già sposato, se non vuole figli, se non vuole legarsi per sempre, se ha tare psicologiche (che sono in grande crescita), ecc.

In fase di innamoramento tutto ciò scompare, ma poi la realtà è implacabile. Occorre aver chiare queste cose prima e quando appare una persona piacevole, prima di uscire insieme e far scoppiare l'innamoramento (che richiede qualche ora trascorsa insieme), fare un esame con la ragione il più completo possibile: sentimento e ragione devono allearsi.

Amore romantico contrastato

Un fenomeno di cui avere coscienza è quello dell'amore romantico contrastato.

Quando un sentimento viene contrastato, divampa, diventa ossessivo. Succede quando un ragazzo si innamora e non viene ricambiato; o già fidanzato o sposato viene poi lasciato, oppure quando un coniuge si innamora di una collega o di un collega: il vincolo matrimoniale costituisce un contrasto al nuovo innamoramento e questo diventa come un delirio ossessivo o fobico. Sembra proprio che tutta la vita si spenga. Quella persona "proibita" sembra unica e insostituibile.

Tolstoi, che ci teneva molto alla famiglia, ha scritto Anna Karenina proprio per far vedere come l'amore contrastato divampa, ma poi, distrutta la famiglia con grande scandalo della Mosca fine ottocento, dopo un anno trascorso col suo ufficiale di cavalleria, si butta sotto il treno. Quell'amore irresistibile finché contrastato, si è svuotato appena ha perso il contrasto esterno.

Oggi c'è una pandemia di amori contrastati, con depressioni, famiglie che saltano, innamoramenti travolgenti, ma sciocchi e distruttivi. Chi lo sa prima, può anche evitare che capiti. Tanti finiscono single perché il cuore impedisce loro di rischiare di soffrire un'altra volta il rifiuto di un amore sentimentale. C'è una grande urgenza di "intelligenza emotiva" sul fenomeno del sentimento contrastato.

Studiare l'amore

Se è vero che l'innamoramento viene dal sentimento, e pertanto non viene dallo studio, è altrettanto vero che il legame d'amore che da esso nasce andrà avanti solo con crescite di consapevolezza, con l'aiuto di libri, incontri familiari, esempi di altre famiglie.

Ogni crisi è per imparare di più, a partire da sé stessi, senza accusare il coniuge di ogni disagio. Studiando si può capire, per esempio, il principio del 90/10, con il quale in caso di dissidio ogni coniuge è sinceramente sicuro che il 90% del torto è del coniuge. L'effetto è dirompente, e si verifica in tutti i litigi familiari, eppure è praticamente sconosciuto. Questa diversa lettura dei fatti è dovuta a molti fattori, che si possono studiare e capire bene.

L'amore non è solo sincero: deve essere vero. La sincerità è soggettiva e non basta per costruire con altri. Per esempio: quando c'è qualche dissidio, il modo di parlare dei coniugi normalmente è sbagliato. Però studiando si possono trovare libri che aiutino la comunicazione familiare.

L'amore è per sempre, e si apre ad altri, in un legame sociale su cui molti contano. Non si tratta di mettere in conto soltanto qualche sacrificio per poter vivere insieme; di sacrifici se ne debbono fare molti, ma l'amore è saper abitare il cuore dell'altro, è empatia. Non basta credere di amare, occorre che l'altro si senta amato. Crescendo si arriva all'amore maturo, quando non ci si meraviglia più di nulla e si regge agli errori degli altri dando loro tempo di capire.

L'amore maturo ripaga di tutto lo sforzo di studio e di pazienza necessari per fare una bella famiglia.

Note
  1. Senza ricorrere ai mille esempi delle cronache d'amore, basta quello noto del dentifricio: appena sposati bastava un solo tubetto di dentifricio, perché noi due siamo una cosa sola. Dopo un po' si litiga perché lui è meticoloso e lo spreme dal fondo accuratamente, mentre lei schiaccia a metà e lo lascia tutto scomposto.
Bibliografia
Voci correlate