Miracolo eucaristico di Patierno

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Il miracolo eucaristico di Patierno avvenne nel 1772 nel quartiere di Napoli di San Pietro a Patierno: le ostie consacrate furono rubate dall'altare maggiore della chiesa di San Pietro apostolo, e furono ritrovate successivamente in modo miracoloso[1].

La storia

Nel quartiere di Napoli di San Pietro a Patierno, nella chiesa di San Pietro apostolo, durante la notte del 27 gennaio 1772 furono rubate dall'altare maggiore le ostie consacrate, insieme ad alcuni arredi sacri.

Il ritrovamento delle particole avvenne in modo complesso e prodigioso: il 19 febbraio Giuseppe Orefice vide delle luci "simili a stelle splendenti" in un terreno del duca di Grottolelle, fra Capodichino e Casoria.

Il fenomeno, ripetutosi in presenza di familiari e di alcuni amici, portò al ritrovamento, a più riprese, delle ostie trafugate, rinvenute scavando nel terreno. Le particole, intatte, furono portate in chiesa da don Girolamo Guarino, confessore della famiglia Orefice.

Sull'episodio fece un resoconto particolareggiato Sant'Alfonso Maria de' Liguori, nel suo "Ragguaglio di un portentoso miracolo appartenente al Santissimo Sacramento dell'altare", appendice del libro "Riflessioni sulla verità della divina rivelazione". Dopo scrupolose ricerche, avendo esaminato testimonianze giurate raccolte dal tribunale ecclesiastico, il santo concluse, parlando del fatto narrato: "Lo ritengo più che sicuro ed è per questo che ho voluto renderlo pubblico attraverso la stampa...per far conoscere questi fatti a gloria del Santissimo Sacramento dell'altare".

Le particole furono però nuovamente rubate nella notte tra il 23 e il 24 ottobre 1978, senza essere più ritrovate.

Note
  1. Raffaele Iaria, I miracoli eucaristici in Italia, Edizioni Paoline, 2005, pp. 88-91
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni