Miracolo eucaristico di Rimini
Il miracolo eucaristico di Rimini, o "della mula", avvenne, secondo la tradizione, a Rimini nel 1223, ed è attribuito all'intercessione di Sant'Antonio di Padova. Secondo le più antiche biografie del santo, episodi analoghi sarebbero avvenuti anche a Tolosa e a Bourges.
La storia
A Rimini, in piazza Martiri, in ricordo di un famoso prodigio eucaristico verificatosi nel 1223, esiste una cappella chiamata "Tempietto", accanto al santuario di Sant'Antonio di Padova.
Secondo la tradizione, Sant'Antonio si trovava nella città romagnola per predicare la reale presenza di Gesù nell'Eucaristia, quando un eretico di nome Bonisollo gli disse che, se avesse provato con un miracolo la vera presenza di Cristo nell'Ostia consacrata, avrebbe aderito all'insegnamento della Chiesa cattolica.
L'eretico organizzò la "sfida" in questo modo: avrebbe tenuto chiusa per tre giorni nella stalla la sua mula senza darle da mangiare, poi l'avrebbe portata in piazza, mettendole davanti della biada. Contemporaneamente il santo avrebbe dovuto mettere l'Ostia di fronte alla mula: se l'animale avesse trascurato il foraggio per inginocchiarsi dinanzi alla particola, Bonisollo avrebbe creduto.
Nel giorno convenuto il santo, dopo aver celebrato la Messa, recò in processione l'Ostia consacrata in piazza Martiri e, giunto davanti alla mula, disse:
« | In virtù e in nome del Creatore, che io, per quanto ne sia indegno, tengo veramente tra le mani, ti dico, o animale, e ti ordino di avvicinarti prontamente con umiltà e di prestargli la dovuta venerazione. » |
Come il santo ebbe finito di parlare, la mula, lasciando da parte il fieno, si avvicinò e inginocchiò veramente, tra lo stupore e la commozione dei presenti, e l'eretico si convertì.[1]
Note | |
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Bibliografia | |
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