Chiesa e Monastero di Santa Chiara (Forlì)

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Monastero di Santa Chiara (Forlì)
Flag of UNESCO.svg Bene protetto dall'UNESCO
[[Immagine:|300px]]
Altre denominazioni
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Emilia Romagna


Regione ecclesiastica Emilia Romagna

Provincia Forlì-Cesena
Comune Stemma Forlì
Località
Diocesi Forlì-Bertinoro
Religione Cattolica
Indirizzo
Telefono
Fax
Posta elettronica [mailto: ]
Sito web

[http:// Sito ufficiale]

Sito web 2
Proprietà
Oggetto tipo Chiesa e Monastero
Oggetto qualificazione
Dedicazione Santa Chiara d'Assisi
Vescovo
Fondatore
Data fondazione 1256, ante
Architetto


Stile architettonico
Inizio della costruzione 1256, ante
Completamento
Distruzione XIX secolo
Soppressione XIX secolo
Ripristino
Scomparsa {{{Scomparsa}}}
Data di inaugurazione {{{AnnoInaugur}}}
Inaugurato da {{{InauguratoDa}}}
Data di consacrazione
Consacrato da {{{ConsacratoDa}}}
Data di sconsacrazione {{{Sconsacrazione}}}
Sconsacrato da {{{SconsacratoDa}}}
Titolo
Strutture preesistenti
Pianta
Tecnica costruttiva
Materiali
Data della scoperta {{{Data scoperta}}}
Nome scopritore {{{Nome scopritore}}}
Datazione scavi {{{Datazione scavi}}}
Scavi condotti da {{{Scavi condotti da}}}
Altezza Massima
Larghezza Massima
Lunghezza Massima {{{LunghezzaMassima}}}
Profondità Massima
Diametro Massimo {{{DiametroMassimo}}}
Altezza Navata
Larghezza Navata
Superficie massima {{{Superficie}}}
Altitudine {{{Altitudine}}}
Iscrizioni
Marcatura
Utilizzazione
Note
Coordinate geografiche
<span class="geo-dms" title="Mappe, foto aeree ed altre informazioni per Errore nell'espressione: operatore < inatteso.°Errore nell'espressione: operatore < inatteso.Errore nell'espressione: operatore < inatteso.Errore nell'espressione: operatore >= inatteso. Errore nell'espressione: operatore < inatteso.°Errore nell'espressione: operatore < inatteso.Errore nell'espressione: operatore < inatteso.Errore nell'espressione: operatore >= inatteso.">Errore nell'espressione: operatore < inatteso.°Errore nell'espressione: operatore < inatteso.Errore nell'espressione: operatore < inatteso.Errore nell'espressione: operatore >= inatteso. Errore nell'espressione: operatore < inatteso.°Errore nell'espressione: operatore < inatteso.Errore nell'espressione: operatore < inatteso.Errore nell'espressione: operatore >= inatteso. / , bandiera Italia
Patrimonio UNESCO.png Patrimonio dell'umanità
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Pericolo Bene non in pericolo
Anno [[{{{anno}}}]]
Scheda UNESCO
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Il Monastero di Santa Chiara, con la relativa chiesa di Santa Chiara, è uno dei luoghi di culto cattolici oggi scomparsi di Forlì. Sorgeva nel centro storico, nei pressi dell'attuale Piazzale Santa Chiara, che si trova ad un vertice dell'antica area conventuale. Tale area, di quasi 20.000 metri quadrati e di forma approssimativamente rettangolare, era compresa tra le attuali Via Battuti Rossi, Via Dandolo e Via Forlanini (che ne segna due lati). Purtroppo, oggi è tagliata diagonalmente da Viale Italia.

La più antica testimonianza conosciuta è un atto di donazione del 26 dicembre 1256, con il quale le monache Eremite di San Damiano consegnavano varii beni all'Ospedale di Santa Croce. Di poco posteriore (24 giugno 1258) è uno scritto di incoraggiamento da parte di papa Alessandro IV a favore del trasferimento delle monache in questa nuova sede forlivese.

Nel 1499, il Monastero fu danneggiato da un incendio e poi restaurato.

Nel 1653, furono iniziati i lavori per una nuova e più grande chiesa, che fu consacrata dal vescovo Giacomo Teodoli il 18 agosto 1660.

Durante il dominio napoleonico, il monastero fu soppresso e la chiesa sconsacrata. Gli edifici furono venduti ad un certo Luigi Belli, che ne distrusse una larga parte, chiesa compresa. Lo stesso Belli fu acquirente anche della Chiesa di sant'Antonio da Padova, ossia di Sant'Antonio Nuovo e della Chiesa di San Biagio e dei suoi annessi.

Gli eredi del Belli vendettero l'edificio ad Antonio e Nicola dei conti Savorelli, che vi avviarono una fabbrica di candele. Successivamente, ad opera di Oronzio De' Nova, vi furono impiantate altre lavorazioni: un molino a vapore, una filanda di seta e una pilatura del riso. L'attività cessò nel 1864. Nel 1908, subentrò la ditta Monti, che si occupava di esportazione di pollame e che fece installare un frigorifero per la produzione di ghiaccio.

Nel 2016, l'area tra il Viale Italia ed il centro cittadino dovrebbe tornare fruibile al pubblico, dopo vari e lunghi interventi di recupero: è prevista anche la realizzazione di un parco archeologico, per valorizzare quanto ancora rimasto, come ad esempio un'ala del chiostro duecentesco[1].

Note
Bibliografia
  • Paolo Bonoli, Storia di Forlì, Bordandini, Forlì, 1826
  • Egidio Calzini, Giuseppe Mazzantini, Guida di Forlì, Bordandini, Forlì, 1893
  • Sigismondo Marchesi, Supplemento Istorico dell'antica Città di Forlì, Selva, Forlì, 1678
  • E. Casadei, Forlì e dintorni, Società Tipografica Forlivese, Forlì 1928
  • Arnaldo Mussolini, Forlì, Tiber, Roma, 1929
Voci correlate
Collegamenti esterni