Per Amore, solo per Amore

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Per Amore, solo per Amore
PerAmoreSoloperAmore 1993 locandina.jpg

Locandina del film
Titolo originale: Per Amore, solo per Amore
Lingua originale: italiano
Paese: Italia
Anno: 1993
Durata: 113' min
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: 5.1
Genere: biblico
commedia
Regia: Giovanni Veronesi
Soggetto: Pasquale Festa Campanile
Ambientazione Geografica: Nazareth
Ambientazione Storica: I secolo
Tratto da: Per Amore, solo per Amore (1983), romanzo di Pasquale Festa Campanile
Sceneggiatura: Giovanni Veronesi, Ugo Chiti
Produttore: Aurelio De Laurentiis
Casa di produzione: Filmauro
Distribuzione (Italia): Filmauro
Interpreti e personaggi:
Fotografia: Giuseppe Ruzzolini, Umberto Montiroli
Montaggio: Nino Baragli, Alessandro Baragli, Pierfrancesco Achilli
Musiche: Nicola Piovani
Scenografia: Enrico Fiorentini, Luigi Marchione
Coreografia: Enrico Fiorentini, Luigi Marchione
Costumi: Gabriella Pescucci, Carlo Poggioli
Premi:
  • 3 David di Donatello (1994): migliore sceneggiatura; miglior produttore; miglior attore non protagonista (Alessandro Haber)
  • Nastro d'Argento (1994): migliore attore non protagonista (Alessandro Haber)

Per Amore, solo per Amore è una film commedia a sfondo biblico del 1993, diretto da Giovanni Veronesi che racconta la vita di San Giuseppe, tratto dall'omonimo romanzo di Pasquale Festa Campanile, premio Campiello nel 1983.

Trama

Nazareth, età augustea.

Il falegname Giuseppe, della stirpe di Davide, scapolo curioso della vita, amante delle donne, ingegnoso artigiano del legno e in apparenza non particolarmente religioso, incontra nel suo cammino Maria, una ragazza molto più giovane, con un carattere solido, caparbio, sicuro. Giuseppe non riesce a resistere al fascino infantile della ragazza e si invaghisce di lei.

I due, si sposano, nonostante Giuseppe scopra la misteriosa gravidanza di Maria, anzi lascia credere agli amici che sia lui il padre del figlio che Maria porta in grembo, per mettere i parenti di lei di fronte al fatto compiuto e consentire così alle nozze riparatrici.

Alla fine Giuseppe si convince del disegno divino che sta dietro alla gravidanza di Maria e confida al suo servo greco Socrates che Dio:

« Ha avuto coraggio a scegliere me, molto coraggio. »

Giuseppe si è ridotto a dormire per terra e si lamenta che gli fa male la schiena: fa così comprendere che quello con Maria è un matrimonio senza rapporti intimi.

Giuseppe si consola pensando che il piccolo Gesù diventerà un giorno una persona famosa ed importante e che lui ha avuto un qualche ruolo nella sua nascita ed educazione.

Giuseppe viene trovato morto nella scena finale, che si chiude con un commento del suo servo: "La storia che venne dopo cancellò la sua".

Sacra Famiglia (scena del film)

Frasi celebri

Giuseppe, all'inizio del film, afferma:

« Ho voglia d’andar via, ho voglia di viaggiare, di vedere posti nuovi. Voglio invecchiare camminando. Poi un giorno, quando sarò davanti al Signore, mi dirà: "Sei stato un uomo inutile". Vabbè, però, quanti posti ho visto? Ah? Non avrò un posto d’onore lassù però… sarò abbastanza stanco da potermi godere l’eternità. »
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