Principe elettore
Il principe elettore fu dal XIII secolo uno dei sette grandi vassalli dell'impero, che eleggevano l'imperatore del Sacro Romano Impero, fissato nella bolla d'Oro del 1356. Il collegio degli elettore era composto da 4 laici:
e 3 ecclesiastici:
- l'arcivescovi di Magonza,
- l'arcivescovo di Treviri,
- l'arcivescovo di Colonia;
Questo ordinamento fu mantenuto fino al 1623, quando la dignità elettorale del conte palatino del Reno passò al duca di Baviera. Con la pace di Vestfalia nel 1648 la ottennero entrambi. Nel 1692 si aggiunse il duca di Brunswick-Lüneburg. Ritornarono 8 nel 1777 con la creazione dello Stato del Palatinato-Baviera.
Con Napoleone, nel 1803 si stipulò il Reichsdeputationshauptschluss, ovvero Relazione conclusiva (Hauptschluss) della Deputazione imperiale (Reichsdeputation), ultima legge di rilievo del Sacro Romano Impero, promulgata nell'ultima seduta della Dieta perpetua il 25 febbraio a Ratisbona. Gli arcivescovi elettori di Treviri e Cologna persero il diritto all'elezione che fu attribuita da Napoleone a 4 principi laici ritenuti più favorevoli alla politica francese, che erano:
- il duca di Wurtemberg Federico I del Württemberg;
- il margravio di Bade Carlo Federico;
- il langravio d'Assia-Kassel Guglielmo I;
- il duca di Salisburgo Ferdinando III di Toscana.
Il collegio elettorale si sciolse con la fine del Sacro Romano Impero e la costituzione della Confederazione del Reno. Il langravio di Assia-Kassel continuò a detenere il titolo fino al 1866.
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