Northumbria

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Antico regno d'Inghilterra
Northumbria
Kingdom of Northumbria.png
Localizzazione Inghilterra settentrionale
Stato esistito: VII - IX secolo
654-954
Northumbria inglese
Capitali storiche
Regnanti famosi
Regni anglosannoni East Anglia
Regni in Gran Bretagna nel IX secolo

La Northumbria, regione dell'Inghilterra settentrionale, fu uno dei sette regni anglosassoni, la cosiddetta Eptarchia, regni che nacquero agli inizi del VII secolo e che crollarono sotto i colpi della conquista normanna (1066). Fu poi anche un piccolo earldom che nacque quando parte della Northumbria entrò a far parte del Danelaw. Il resto della Northumbria riprese il suo nome prima dell'invasione vichinga e all'inizio fu un regno indipendente, ma poi divenne subordinato a quello vichingo e il suo potere fu limitato a quello di un earldom. Nel momento di massima estensione il regno andava dal fiume Humber al Forth. Il successivo earldom era invece circondato dal fiume Tees a sud e dal Tweed a nord e fu riconosciuto come parte dell'Inghilterra dal Trattato di York del 1237.

Le origini

La Northumbria fu in origine composta dai regni indipendenti della Bernicia e della Deira, unificati da Aethelfrith, un sovrano della Bernicia, che conquistò la Deira intorno al 604. Fu sconfitto e ucciso intorno al 616 in una battaglia presso il fiume Idle da re Raedwald dell'Anglia orientale, che mise sul trono Edwin, figlio del precedente re della Deira, Aella.

Edwin, che si convertì al Cristianesimo nel 627, divenne presto il più potente re d'Inghilterra: venne riconosciuto come bretwalda (supremo capo dei regni inglesi) e conquistò il Rheged, l'Isola di Man e il regno di Gwynedd, nel Galles settentrionale. Sotto Edwin il regno raggiunse la sua massima potenza ed estensione (dall’Humber al Firth of Forth, includendo anche Edimburgo). Edwin fu sconfitto da un'alleanza tra il re in esilio di Gwynedd, Cadwallon ap Cadfan, e Penda, re della Mercia, nella battaglia di Hatfield Chase del 633, dove Edwin perse la vita.

Dopo la morte di Edwin, il regno di Northumbria si divise nella Bernicia, dove prese il potere Eanfrith, uno dei figli di Aethelfrith, e nella Deira, dove divenne re un cugino di Edwin, Osric. Entrambi furono uccisi l'anno seguente, nel corso della devastante invasione della Northumbria, condotta da Cadwallon, re di Gwynedd. Dopo l'assassinio di Eanfrith, suo fratello Oswald, sostenuto da un contingente di scozzesi inviato da re Domnal di Dalriada, sconfisse e uccise Cadwallon nella battaglia di Heavenfield del 634.

Re Oswald

Re Oswald reintrodusse il Cristianesimo nel regno, affidando l'incarico di convertire il suo popolo a sant'Aidan, un monaco irlandese originario dell'isola scozzese di Iona. Ciò portò all'introduzione del Cristianesimo di tradizione celtica, in contrapposizione a quello di tradizione romana. A Lindisfarne fu fondato un monastero, probabilmente sul modello di quello dell'isola di Iona.

La guerra contro la Mercia continuò. Nel 642, Oswald fu ucciso dai merciani guidati da Penda nella battaglia di Maserfield. Nel 655 Penda lanciò una massiccia invasione della Northumbria, aiutato dal sovrano vassallo della Deira, Aethelwald, ma subì una pesante sconfitta per mano di un esercito meno numeroso, guidato dal successore di Oswald, Oswiu, nella battaglia di Winwaed. Questa battaglia segnò una svolta nelle sorti della Northumbria: Penda morì in battaglia e Oswiu ottenne il controllo della Mercia, divenendo così il re più potente d'Inghilterra.

Unità religiosa e perdita della Mercia

Nell'anno 664 si tenne un grande sinodo a Whitby per discutere il calendario delle celebrazioni pasquali. Erano infatti sorte parecchie divergenze tra le pratiche della Chiesa celtica di Northumbria e quelli della Chiesa di Roma. Alla fine, la Northumbria fu persuasa a passare al calendario romano, e il vescovo San Colman di Lindisfarne fece ritorno a Iona.

La Northumbria perse il controllo della Mercia verso la fine degli anni '50 del VII secolo, a seguito di una rivolta guidata dal figlio di Penda, Wulfhere re di Mercia. Ciononostante, la Northumbria riuscì a mantenere la sua posizione di dominio fino quando non subì una disastrosa sconfitta per mano dei pitti nella Battaglia di Nechtansmere del 685; il re di Northumbria, Ecgfrith (figlio di Oswiu), fu ucciso, e il potere che il regno esercitava a nord fu gravemente indebolito. Durante il periodo di pace che caratterizzò il suo regno, Aldfrith, fratellastro e successore di Ecgfrith, riuscì a limitare i danni subiti, ma è da questo momento in poi che il potere della Northumbria cominciò a declinare, e un periodo di cronica instabilità seguì la morte di Aldfrith, avvenuta nel 704.

Ascesa e caduta del regno

Il regno di Northumbria era famoso per essere un centro d'arte e di studi religiosi (qui si formò ad esempio nell'VIII secolo Sant'Alcuino). Inizialmente fu evangelizzato da monaci della Chiesa celtica, e ciò portò alla fioritura del monachesimo, e di uno stile di arte religiosa unico nel suo genere, che mescolava elementi anglosassoni e celtici. Dopo il sinodo di Whitby del 664, la Chiesa celtica e quella cattolica si unirono. Tuttavia questo peculiare stile si mantenne: il suo esempio più famoso sono i Vangeli di Lindisfarne (Lindisfarne Gospels).

Le invasioni vichinghe e scozzesi ridussero ulteriormente la Northumbria a una contea stretta tra i fiumi Tees e Tweed, ed essa rimase per lungo tempo in una zona contesa tra i nascenti stati nazionali di Inghilterra e Scozia. I conti di Northumbria mantennero un certo grado di indipendenza, ma ci furono lunghi periodi di lotta per il controllo della contea.

Bibliografia
  • Beda il Venerabile, Historia ecclesiastica gentis Anglorum. Ne esistono varie edizioni italiane.
  • Richard Fletcher, La conversione dell’Europa. Dal paganesimo al cristianesimo 371-1386 d.C., TEA, Milano 2003.
Collegamenti esterni