Sagra di San Giovanni Battista (Ossuccio)

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Sagra di San Giovanni Battista (Ossuccio)
Ossuccio SagraS.Gio.Battista IsolaComacina bis.jpg

Lago di Como, Isola Comacina di fronte ad Ossuccio
Festa patronale
Festa locale
Commemorazione celebrata San Giovanni Battista, patrono della città
Chiamata anche Festa di San Giovanni Battista
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Lombardia
Provincia Como
Comune Ossuccio
Località Isola Comacina
Luogo specifico lago di fronte all'isola, ruderi della Basilica di Sant'Eufemia
Diocesi Como
Periodo Estate
Data mobile giugno, ultimo sabato e domenica
Data d'istituzione XVI secolo
Organizzata da Comune di Ossuccio
Tradizioni religiose messa solenne, processione sul lago
Tradizioni folcloristiche spettacolo pirotecnico-musicale, luminaria, corteo storico, regata delle barche
Tradizioni culinarie lumache in umido con polenta
Collegamenti esterni

La Sagra di San Giovanni Battista si tiene, ogni anno, ad Isola Comacina, frazione di Ossuccio (Como), l'ultimo sabato e domenica di giugno in onore del Santo patrono della città.

Storia

La festa si svolge dal XVI secolo per commemorare il saccheggio dell'isola, il 24 giugno 1169, da parte dei comaschi, per punire gli isolani schierati, contro l'imperatore Federico I Barbarossa (1122 - 1190) e con Milano nella guerra contro Como (1118 - 1127). Alla rappresaglia dei comaschi ghibellini seguì la distruzione di fortificazioni, delle abitazioni e della Basilica di Sant'Eufemia che custodiva le reliquie dei martiri, donate nel V secolo da sant'Abbondio; i sopravvissuti si salvarono fuggendo sull'altra sponda del lago, a Varenna, ribattezzata Insula Nova e portando con sé le preziose reliquie. In seguito, tre secoli dopo la terribile strage ed esattamente nel 1435, la tradizione racconta che san Giovanni Battista in veste di pellegrino si presentò ad un isolano, invitandolo a scavare sotto un noce; e così che i ruderi dell'antica basilica sono riemersi, insieme alla memoria storica degli isolani che gioiosamente hanno ricostruito la loro chiesa. Da allora, ogni anno, per san Giovanni Battista, si fa festa in memoria di questi eventi.

Descrizione

La Festa di San Giovanni Battista si articola in tempi e modalità distinti, scanditi dalla tradizione:

Sabato

  • ore 22.30, spettacolo pirotecnico-musicale con simbolico incendio dell'Isola Comacina e illuminazione della Zoca de l'oli. La sera il lago è sfarzosamente illuminato un tempo con lumini ad olio posti nei gusci delle lumache lacustri, denominati lümaghitt; oggi anche con ceri collocati nelle barche, sui balconi delle case e nelle contrade. L'idea dei lümaghitt deriva dalla consuetudine di cucinare lumache in umido per la festa di san Giovanni Battista. L'esplosione pirotecnica, che "incendia" l'isola e la notte, è resa possibile grazie a 1.200 postazioni per sparare, oltre 10 quintali di fuochi d'artificio, poste a 400 metri d'altezza, sopra il bacino del lago, illuminato a giorno anche da migliaia di lümaghitt, lumini galleggianti abbandonati sulle acque. Lo spettacolo ricorda così l'incendio e distruzione dell'isola, illuminando a giorno lo specchio verso la terraferma, chiamato Zoca de l'oli (conca dell'olio), per la presenza su questa sponda d'estesi e rigogliosi oliveti.

Domenica

  • ore 09.30: Corteo storico e processione di barche, dette lucie, addobbate a festa e condotte da barcaioli in abiti tradizionali, che accompagnano i residenti ossuccesi che riportano per un giorno sull'isola le reliquie dei martiri, messe in salvo sulla terraferma nel 1169 al momento della distruzione.
  • ore 11.00: celebrazione della Santa Messa tra le suggestive rovine romaniche della Basilica di Sant'Eufemia.
  • ore 16.00: Regata di San Giovanni Battista riservata alle barche (lucie) da competizione dei comuni rivieraschi con partenza da Ossuccio e arrivo a Sala Comacina.

Sapori di festa

La festa, come vuole la tradizione, vive anche a tavola con i piatti della tradizione:

  • lumache in umido con polenta.

Galleria fotografica

Voci correlate
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 18 agosto 2013 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.