Purgatorio: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Folio 113v - Purgatory.jpg|right|thumb|300 px|Purgatorio. Miniatura dal [[Très riches heures du Duc de Berry]]]]
Nella dottrina della [[Chiesa Cattolica]], il '''Purgatorio''' è una necessaria ma dolorosa condizione di [[purificazione]] attraverso la quale passano quelle anime dei defunti che,
pur essendo nella [[Grazia]] di [[Dio]] in punto di [[morte]], non sono pienamente purificate.
Esse soffrono per ripagare la Giustizia Divina infranta e, quindi, per ascendere al [[Paradiso]].
 
Il '''Purgatorio''' è una necessaria ma dolorosa condizione di [[purificazione]] attraverso la quale passano le [[anima|anime]] di quei [[defunto|defunti]] che, pur essendo [[morte|morti]] in [[Grazia di Dio]], non sono pienamente purificate. È un processo di trasformazione [[spirito|spirituale]] dell'[[uomo]] che lo pone in grado di essere vicino al [[Cristo]] e a [[Dio]], e di unirsi alla [[Comunione dei Santi]]<ref>[[Joseph Ratzinger]] ([[1979]]), p. 239.</ref>.
Il Purgatorio non è una crudele punizione divina: al contrario, esso è frutto dell'infinito amore di Dio. Infatti, un'[[anima]] imperfetta non potrebbe stare al cospetto di Dio senza [[dolore|soffrire]] immensamente per la propria miseria, perciò il Purgatorio è una sfera necessaria alla beatitudine delle anime peccatrici, seppur presenti nella Grazia.
 
== I riscontri nellNell'Antico Testamento ==
 
La dottrina della Chiesa si basa anzitutto sulla dottrina dell'immortalità dell'[[anima]] e della [[risurrezione]] dei corpi, entrambe attestate da molti passi biblici, e dunque materia di [[fede]].
 
In maniera più diretta, l'unica attestazione biblica assolutamente incontrovertibile si trova nel [[Secondo libro dei Maccabei]]. Questo testo rientra tra i [[libri deuterocanonici]] dell'[[Antico Testamento]] e, per questo motivo, i [[Protestanti]] e gli [[Ebrei]] lo considerano [[apocrifo]], quindi non ispirato da Dio. In tale libro appare, oltre alla fede nella risurrezione, la certezza che l'offerta di un [[sacrificio]] possa servire davanti a Dio per l'espiazione di un peccato. La morte di alcuni soldati è posta in relazione con il fatto che essi si erano impossessati di statuette di [[idolatria|idoli]] appartenenti ai Greci. Per questo tutti {{quote biblico2|ricorsero alla preghiera, supplicando che il peccato commesso fosse pienamente perdonato.|2Mac|12,42}} E poi continua: {{quote biblico2|Perché se non avesse avuto ferma fiducia che i caduti sarebbero risuscitati, sarebbe stato superfluo e vano pregare per i morti. Ma se egli considerava la magnifica ricompensa riservata a coloro che si addormentano nella morte con sentimenti di pietà, la sua considerazione era santa e devota. Perciò egli fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato.|2Mac|12,44-45}}
 
{{quote biblico con libro|ricorsero alla preghiera, supplicando che il peccato commesso fosse pienamente perdonato.|2Mac|12,42}}
== I riscontri nel [[Nuovo Testamento]] ==
 
E poi continua:
Spesso la dottrina del Purgatorio viene giustificata anche con queste parole dell'[[apostolo]] [[San Paolo|Paolo]]: {{quote biblico2|Nessuno infatti, può porre altro fondamento che quello che è stato posto, cioè Gesù Cristo. Ora, se uno costruisce sopra questo fondamento con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, paglia, l'opera di ciascuno si renderà manifesta; infatti, il giorno la renderà manifesta, perché si rivelerà nel fuoco e il fuoco proverà quel che vale l'opera di ciascuno. Se l'opera di qualcuno che ha costruito sopra rimarrà, egli ne riceverà ricompensa; se l'opera di qualcuno invece sarà consumata dal fuoco, ne avrà danno, però si salverà, ma come attraverso il fuoco|1Cor|3,11-15}}
 
{{quote biblico con libro|Perché se non avesse avuto ferma fiducia che i caduti sarebbero risuscitati, sarebbe stato superfluo e vano pregare per i morti. Ma se egli considerava la magnifica ricompensa riservata a coloro che si addormentano nella morte con sentimenti di pietà, la sua considerazione era santa e devota. Perciò egli fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato.|2Mac|12,44-45}}
==Cristianesimo==
 
===Nella teologia cristiana===
== I riscontri nelNel [[Nuovo Testamento]] ==
 
Spesso la dottrina del Purgatorio viene giustificata anche con queste parole dell'[[apostolo]] [[San Paolo|Paolo]]:
 
Spesso{{quote la dottrina del Purgatorio viene giustificata anchebiblico con queste parole dell'[[apostolo]] [[San Paolo|Paolo]]: {{quote biblico2libro|Nessuno infatti, può porre altro fondamento che quello che è stato posto, cioè Gesù Cristo. Ora, se uno costruisce sopra questo fondamento con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, paglia, l'opera di ciascuno si renderà manifesta; infatti, il giorno la renderà manifesta, perché si rivelerà nel fuoco e il fuoco proverà quel che vale l'opera di ciascuno. Se l'opera di qualcuno che ha costruito sopra rimarrà, egli ne riceverà ricompensa; se l'opera di qualcuno invece sarà consumata dal fuoco, ne avrà danno, però si salverà, ma come attraverso il fuoco|1Cor|3,11-15}}
 
=== Nella storia della teologia cristiana===
La Chiesa Cattolica, attraverso la sua [[intercessione]] per i defunti, manifesta sin dalle origini la sua fede nel Purgatorio, come riscontrabile da vari testi [[padre della Chiesa|patristici]]. Ad esempio, nel [[Pastore di Erma]], un testo del II secolo, vi sono chiari ed espliciti riferimenti ad uno stato, successivo alla morte terrena, in cui è necessario purificarsi prima dell'ingresso in Paradiso.
 
In [[suffragio]] dei defunti la Chiesa raccomanda ai viventi la [[preghiera]], la [[celebrazione]] di [[messa|Sante Messe]] per loro e la pratica delle [[indulgenza|indulgenze]]. Infatti, tali preghiere dei vivi in favore dei morti muovono la [[misericordia]] di Dio, ripagando dunque la Giustizia e diminuendo cosi il tempo di permanenza delle anime nel Purgatorio.
 
== Nel [[''Catechismo della Chiesa Cattolica]]'' ==
 
I. Il giudizio particolare
Rechiamo loro soccorso e commemoriamoli. Se i figli di Giobbe sono stati purificati dal sacrificio del loro padre, [Cf Gb 1,5 ] perché dovremmo dubitare che le nostre offerte per i morti portino loro qualche consolazione? Non esitiamo a soccorrere coloro che sono morti e ad offrire per loro le nostre preghiere [San Giovanni Crisostomo, Homiliae in primam ad Corinthios].
 
=== Nella letteratura cristiana= ==
 
==== Dante Alighieri= ===
 
Nella letteratura cristiana fu certo [[Dante Alighieri]] a dare la visione più completa ed esauriente, in campo [[filosofia|filosofico]] e [[poesia|poetico]], del Purgatorio, che è appunto lo sfondo della seconda cantica della sua ''[[Divina Commedia]]''. Dante descrive così la struttura del Purgatorio: esso è un monte, costituito della materia che [[Diavolo|Lucifero]] ha innalzato nella sua caduta, scavando l'abisso dell'Inferno; inoltre, è circondato dal mare, e si troverebbe nell'emisfero antartico del mondo. Sulla cima del Monte Sacro si trova l'[[Eden]], cioè il [[Paradiso Terrestre]], dove vivono nella piena Grazia di Dio gli spiriti dei Santi e dei Beati. Il monte è formato da sette "gironi", ovvero sette sfere metafisiche ove vengono divise le anime secondo i loro peccati, e queste "cornici" sono precedute dall'Antipurgatorio, dove si trovano le anime di coloro che si pentirono solo in fin di vita, le anime dei negligenti e degli [[scomunica|scomunicati]], che devono scontare un determinato periodo prima di poter entrare nel Purgatorio vero e proprio. Dopo un rito di purificazione, alla fine del quale i peccati vengono perdonati, un [[angelo]] "portiere" apre, con le chiavi di [[San Pietro]], la porta del Purgatorio, e allora le anime si accingono a ripagare l'ingiustizia dei loro peccati; infatti, il [[perdono]] non esclude la riparazione al peccato, ma la precede solamente. I sette gironi rappresentano i sette peccati mortali, cioè, in ordine di gravità: [[superbia]], [[invidia]], [[ira]], [[accidia]], [[avarizia]] (e, insieme, [[prodigalità]]), [[gola (peccato)|gola]] e infine [[lussuria]]. Inoltre, ogni girone è custodito da un angelo che rappresenta la [[virtù]] opposta a ciascun peccato, che l'anima deve raggiungere se vuole ascendere ad un altro girone; vi sono dunque (in ordine) l'angelo dell'[[umiltà]], della [[carità]], della [[mansuetudine]], della [[sollecitudine]], della [[povertà]], della [[temperanza]] e della [[castità]], che sono infatti le sette virtù divine. Inoltre, in ciascun girone vi è una pena diversa per le anime, regolata (come anche nell'Inferno) dalla cosiddetta "legge del contrappasso", che impone una pena simmetrica od opposta al peccato commesso. Per questo, i superbi sono condannati a camminare reggendo sulle spalle degli enormi e pesantissimi massi, che li costringono a camminare col volto basso (mentre in vita si ergevano altezzosi), gli invidiosi hanno le palpebre cucite col fil di ferro (mentre in vita guardavano con malignità i beni altrui), gli iracondi sono immersi in un fumo nerissimo che li acceca (come in vita erano accecati dal "fumo" della propria rabbia), gli accidiosi sono costretti a correre perennemente, senza mai fermarsi (mentre in vita si rilassavano nell'ozio), gli avari hanno il volto costantemente e totalmente immerso nella terra (come in vita erano immersi nel denaro, che è un bene di terra), i golosi sono costretti a sopportare impietosamente la fame e la sete (mentre in vita abbondavano nel banchettare) e i lussuriosi sono sempre immersi in fiamme ardenti (come in vita erano immersi nelle "fiamme" della passione sessuale). Del meccanismo di purificazione fanno parte anche i numerosi ''exempla'', sia del vizio punito sia della virtù corrispondente, che sono presentati agli espianti, e che Dante descrive con grande perizia tecnica sulla scorta delle maggiori opere teologiche del suo tempo. Quando un'anima ha scontato tutti i peccati di cui era schiava, nel Purgatorio si verifica un terremoto, che è il segnale che tale anima può finalmente elevarsi a Dio, ed entrare in Paradiso purificata. Tuttavia, un'anima, per entrare nell'Eden, deve prima immergersi in due fiumi sacri: il primo è il Lete, le cui acque (già secondo la [[mitologia]] greco-romana) lavano il peccatore dalle memorie di tutti i peccati commessi, mentre il secondo è l'Eunoè (di invenzione dantesca), le cui acque invece fanno tornare alla memoria dell'anima tutto il bene compiuto in vita. Dopodiché, l'anima accede davvero al Paradiso, cioè alla beatitudine eterna.
 
Cioè, si sta già purgando poiché s'è pentito prima di morire, mentre era ancora in vita. Il Purgatorio, quindi, è dimensione invisibile nell'uomo, oltre che luogo metafisico delle anime dei defunti, ed è sempre accessibile ai penitenti. Da notare, infine, che nel Purgatorio Dante descrive la successione del giorno e della notte, al contrario dell'Inferno e del Paradiso, dove vi è, rispettivamente, eterna tenebra ed eterna luce; infatti, il Purgatorio è l'unico regno metafisico temporale, in quanto sparirà quando l'ultimo uomo ne sarà uscito (dopo il [[Giudizio Universale]]); per questo, è il regno più simile al mondo fisico (cioè la Terra).
 
====[[ Santa Caterina Fieschi Adorno da Genova]]====
 
La santa e mistica genovese scrisse il ''Trattato del Purgatorio'', dove con parole semplici cercò di spiegare in ventiquattro capitoli questa complessa verità di fede. Alcuni Titoli:
* Capitolo II - Gioia delle Anime del Purgatorio e loro crescente visione di Dio. L'esempio della ruggine. purganti al volere di Dio;
 
 
==Le La dottrina delle altre Chiese ==
 
===[[ Chiesa Ortodossa]] ===
Durante il concilio di Firenze, in risposta al passo biblico 1Cor {{passo biblico|1Cor|3,11-15}} succitato che i vescovi delle chiese occidentali adducevano a sostegno della esistenza del Purgatorio, gli esponenti ortodossi obiettarono:
 
{{quote|"L'Apostolo divide tutto ciò che è costruito sul fondamento proposto (Gesù Cristo) in due parti, ma non suggerisce mai una terza parte come fosse una fase intermedia. [..] La vostra dottrina avrebbe forse qualche fondamento se (l'Apostolo) dividesse le azioni cattive in due generi: un genere purificabile da Dio e l'altro degno della punizione eterna. Ma egli non ha fatto tale divisione. [..] Attribuendo al fuoco il potere di distruggere tutte le azioni cattive, ma non chi le fa è evidente che san Paolo non parla del fuoco del purgatorio, che, come pare dalla vostra opinione, non concerne tutte le azioni cattive, ma solo i piccoli peccati. |''Peri tou katharteriou pyros hihlion hen'', in NILI ARCHIEP. THESSALON. ''De primatu Papae'', edit. Salmasii, Hanov. 1603}}
 
La Chiesa Ortodossa ignora però il ben più esplicito richiamo del libro dei Maccabei e dei Padri della Chiesa (all'epoca non era ancora avvenuto lo [[scisma]]); inoltre, tradizionalmente prega per i morti, chiedendo a Dio che mostri loro la sua misericordia ed il suo [[amore]]. Da questo si può supporre che la negazione del Purgatorio sia soprattutto volontà di affermare una diversità dalla dottrina cattolica: una ragione più di "politica religiosa" che teologica, quindi.
 
=== Protestantesimo ===
 
Le Chiese [[Protestantesimo|protestanti]] generalmente rifiutano del tutto la dottrina del Purgatorio basandosi sulle posizioni del loro fondatore. [[Martin Lutero]], infatti, aveva considerato "apocrifi" tutti quei testi sacri che andavano contro le sue [[95 tesi]]: fra di essi, per la loro importanza riguardo alla dottrina delle indulgenza, c'era proprio il Secondo libro dei Maccabei. Rifiutando in blocco la [[Tradizione]] della Chiesa, inoltre, non considerano le affermazioni dei Padri della Chiesa a supporto dell'esistenza del Purgatorio.
 
==Il mondo pagano==
La ragionevolezza dell'esistenza del Purgatorio era già stata compresa anche da [[Platone]]<ref> Articolo su ''[[Il Timone]]'' di [[Giacomo Samek Lodovici]], consultato [http://www.iltimone.org/index.php/component/content/article/1-ultime/2877-il-purgatorio-ne-parla-anche-platone on-line] </ref> ([[427 a.C.]] - [[347 a.C.]]), che aveva percepito la necessità di distinguere tre esiti dopo la morte: quello delle anime dei malvagi, quello delle anime degli morti perfettamente giusti e quello delle anime degli uomini che invece hanno bisogno di purificarsi per un certo periodo.
 
{{quote|Dunque, una volta [che gli uomini, dopo la morte sono] giunti al cospetto del giudice […], Radamente [uno dei giudici supremi in questo grandioso mito platonico], dopo avere fermata l’anima di ognuno, la osserva, senza sapere a chi appartenga; e, spesso, incontrata l’anima del Gran Re, o l’anima di un qualsiasi altro re o signore, non scorge nulla di sano in quell’anima, ma la vede frustata e piena delle cicatrici lasciate dagli spergiuri e dalle ingiustizie, segni che ogni sua azione impresse sull’anima, e vede tutte le storture lasciate dalla menzogna e dalla vanità, e non vede nulla di dritto, perché essa è cresciuta senza verità. E vede l’anima piena di sproporzione e bruttezza per colpa della licenza, della lussuria, della tracotanza e dell’intemperanza delle sue azioni. Ebbene, dopo averla vista, la spedisce con disonore dritta al carcere, dove, una volta giunta, deve subire le pene che le spettano.
 
Ebbene, a ogni uomo che sconti una pena, se questa gli sia stata giustamente inflitta, accade o di diventare migliore e di riceverne giovamento, o di diventare un esempio per gli altri, affinché gli altri, vedendolo patire le pene che gli tocca patire, per paura diventino migliori.
 
Coloro che traggono giovamento e che scontano la pena inflitta loro dagli dèi e dagli uomini, sono coloro che hanno commesso delle colpe sanabili. E il giovamento viene loro a prezzo di dolori e sofferenze, sia qui [nel mondo degli uomini], sia nell’Ade, perché non è possibile liberarsi dell’ingiustizia in altro modo|Platone,''Gorgia''}}
Questa opera è stata scritta intorno al [[524 a.C.|524]]-[[525 a.C.]].
 
== Note ==
 
<references/>
 
== Bibliografia ==
 
* ''"Secondo libro dei Maccabei"'', ''"[[Sacra Bibbia]]"''
* [[Joseph Ratzinger], ''[[Escatologia]]. [[Morte]] e [[vita eterna]]'', [[Cittadella]], [[Assisi]], [[1979]], ISBN 9788830809437
* Dante Alighieri, ''"Divina Commedia" - [[Purgatorio (Divina Commedia)|Purgatorio]]''
* [[Dolindo Ruotolo|Padre Dolindo Ruotolo]], ''"Chi morrà vedrà"'' (sul Purgatorio e sul Paradiso)
* Padre Dolindo Ruotolo, ''"La dottrina cattolica"'' (catechismo)
 
== Voci correlate ==
 
* [[Dante Alighieri]]
* [[Divina Commedia]]
* [[Inferno]]
* [[Martin Lutero]]
* [[Paradiso]]
* [[Santa Caterina da Genova]]
* [[Fuoco]]
* [[Purificazione]]
 
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p123a12_it.htm#III.%20La%20purificazione%20finale%20o%20purgatorio Insegnamento del Catechismo della Chiesa Cattolica sul Purgatorio]
*[http://www.paginecattoliche.it/modules.php?name=News&file=print&sid=225 ''Trattato del Purgatorio''] di [[Santa Caterina da Genova]] (da PagineCattoliche.it)
*{{da it.wiki|Purgatorio|10176966}}
 
* [http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p123a12_it.htm#III.%20La%20purificazione%20finale%20o%20purgatorio Insegnamento] del ''[[Catechismo della Chiesa Cattolica]]'' sul Purgatorio]
[[Categoria:Bibbia]]
* ''[http://www.paginecattoliche.it/modules.php?name=News&file=print&sid=225 ''Trattato del Purgatorio]''] di [[Santa Caterina da Genova]], (da [http://www.paginecattoliche.it PagineCattoliche.it)]
[[Categoria:Teologia]]
* {{da it.wiki|Purgatorio|10176966}}
 
[[Categoria:TeologiaEscatologia]]
[[Categoria:BibbiaNovissimi]]

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