Nunziatura Apostolica: differenze tra le versioni

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==Altri titoli==
Per le nazioni con le quali la Santa Sede non ha rapporti diplomatici, un "delegato apostolico" viene mandato per fungere da collegamento con la Chiesa locale, e non è accreditato presso il governo di quello stato: i delegati apostolici, pur avendo lo stesso rango ecclesiastico dei nunzi, non hanno quindi uno status diplomatico riconosciuto; in alcuni paesi gli vengono però concessi dei privilegi diplomatici.<ref>Ad esempio, un delegato apostolico ha funto da rappresentante diplomatico ''de facto'' negli [[Stati Uniti]] e nel [[Regno Unito]] fino alla fine del [[XX secolo]], quando tra questi Stati e la Santa Sede furono stabilite delle relazioni diplomatiche ufficiali e si procedette alla nomina dei nunzi apostolici.</ref>
 
Un ''legato a latere'' è un rappresentante papale provvisorio o un rappresentante per uno scopo speciale.
 
Dal [[1965]] al [[1991]] il termine ''pro-nunzio'' indicava il rappresentante diplomatico della Santa Sede che svolgeva le piene funzioni di ambasciatore presso uno stato che non gli riconosceva il diritto di decanato, in accordo con la convenzione di Vienna.
 
In passato, l'''internunzio'' era un rappresentante diplomatico papale di seconda classe, corrispondente nella scala gerarchica diplomatica al rango di inviato straordinario e ministro plenipotenziario<ref>Convenzione di Vienna, articolo 14, par. 2.</ref>. Prima del [[1829]], l'internunzio era il titolo portato di solito al capo ''ad interim'' di una missione quando il nunzio aveva lasciato l'ufficio e non era stato ancora designato un sostituto.
 
== Bibliografia ==
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