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Durante il [[concilio di Firenze]], in risposta al passo biblico {{pb|1Cor|3,11-15}}, che i [[vescovo|vescovi]] delle chiese occidentali adducevano a sostegno della esistenza del Purgatorio, gli ortodossi obiettarono:
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Nella concezione ortodossa del purgatorio i [[santo|Santi]] intervengono in favore dei loro fratelli viventi tuttora in terra, e vengono da questi invocati affinché [[intercessione|intercedano]]; mentre a loro volta i vivi possono ottenere "[[riposo]] e [[refrigerio]]" alle [[anima|anime]] che sostano nell'Ade, mediante l'[[Eucaristia]], le [[preghiera|preghiere]] e le [[elemosina|elemosine]]. Tuttavia la "tribolazione", che con un simile operare dovrebbe essere rimossa, non è interpretata come una sofferenza al fine di una purificazione o [[espiazione]]<ref>[[Johannes Karmiris]], ''Abriss der dogmatischen Lehre der Orthodoxen Katholischen Kirche'', in Panagiotis Bratsiotis, ''Die orthodoxe Kirche in griechischer Sicht'', [[Stuttgard]] [[1970]], p. 113-117.</ref>.
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