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[[Immagine:Giotto - Scrovegni - -18- - Adoration of the Magi.jpg|right|350px|thumb|right|[[Giotto]], ''Adorazione dei Magi'', [[Cappella degli Scrovegni]] a Padova, 1303-1305. L'artista italiano fu il primo a raffigurare l' "astro" come una cometa.]]
La '''stella di Betlemme''', popolarmente detta '''stella cometa''', è quel fenomeno [[astronomia|astronomico]] che, secondo il racconto del ''[[Vangelo secondo Matteo]]'' ({{Passo biblico|Mt|2,1-12.16}}), guidò i [[Magi]] a fare visita a [[Gesù]] appena nato. Il termine [[lingua greca|greco]] usato nel vangelo è
Mentre la nostra sensibilità moderna tende a sportarsi sull'aspetto astronimico del fenomeno, da parte dell'[[evangelista]] l'intenzione è [[cristologia|cristologica]]: il sorgere della stella è il sorgere del [[Messia]] d'[[Israele]], adempimento dell'oracolo di [[Balaam]] ({{Passo biblico con sigla libro|Nm|24,17}}), riconosciuto dai misteriosi personaggi venuti da oriente.
La storicità del racconto è controversa. Storici non-cristiani e alcuni biblisti cristiani lo vedono come un dettaglio di un racconto di carattere
Il particolare ha comunque avuto una straordinaria fortuna artistica, in particolare nelle rappresentazioni della [[natività]] e del [[presepe]].
== Nel Vangelo ==
L'''astro'' viene citato solo da [[Vangelo secondo Matteo|Matteo]] ({{passo biblico|Mt|2,1-12.16}})
Il testo afferma che la stella non condusse gli astrologi direttamente da Gesù, ma da Erode. E proprio grazie a tale circostanza Erode fu informato della nascita di Gesù.
Le parole ''en têi anatolêi'' sono state spesso tradotte "in Oriente", quasi come un rafforzamento della provenienza dei Magi (a Oriente di Gerusalemme c'era Babilonia e più in là la Persia).
▲== "Stella cometa" ==
La dicitura comunemente più diffusa per indicare l' "astro" è il contraddittorio "stella cometa", che accorpa due corpi celesti completamente dissimili tra loro: la [[stella]] è di grandi dimensioni, si trova a enormi distanze dal sistema solare e nel firmamento appare fissa e puntuale; la [[cometa]] è di piccole dimensioni, si trova all'interno del sistema solare e nel firmamento appare mobile e con una forma e dimensione non puntuale.
Nell'iconografia antica della nascita di [[Gesù]] la stella non è rappresentata con la coda. Fu [[Giotto]], che
Dal [[XIV secolo]] in poi si moltiplicano i quadri ispirati a questo affresco. La coda risponde al desiderio di avere un oggetto celeste che indichi una direzione.
== Tentativi di identificazione astronomica ==
[[Immagine:Sky Jerusalem South-7BC-11-12.gif|thumb|280px|right|Il cielo di Gerusalemme il 12 novembre del 7 a.C.]]▼
Alcuni studi hanno trovato traccia di esplosione di [[Supernova|supernove]]. Nel 1977 un gruppo di ricercatori inglesi (Clark, Parkinson and Stephenson) hanno rilevato che gli annali astronomici [[Cina|cinesi]] registrano nel febbraio/marzo del [[5 a.C.]] l'apparizione di un oggetto brillante, probabilmente una [[nova]], che rimase visibile per circa 70 giorni tra le costellazioni dell'Aquila e del Capricorno, nei pressi della stella di magnitudo 3 Theta Aquilae. Si tratta quasi certamente di un oggetto rilevato anche dagli astronomi coreani, anche se le loro registrazioni contengono imprecisioni, dovute verosimilmente ad errori di trascrizione<ref>Colin Humphreys, [http://www.asa3.org/ASA/topics/Astronomy-Cosmology/S&CB%2010-93Humphreys.html 'The Star of Bethlehem'], in ''Science and Christian Belief'' 5 (1995), 83-101.</ref><ref name="MarkKidger">{{cite web▼
Gli indizi astronomici utilizzati per spiegare la narrazione del vangelo di Matteo sono di due tipi: eventi astronomici eccezionali di grande effetto visibile come supernove o passaggio di comete oppure congiunzioni planetarie di speciale significato astrologico. Queste ultime spiegherebbero meglio come i Magi hanno potuto capire di doversi recare proprio a Gerusalemme, dato che l'orientamento di ogni stella o evento astronomico rispetto ai punti cardinali cambia continuamente per effetto della rotazione terrestre; solo la stella polare resta fissa.
I due tipi di evento possono essere anche combinati fra loro, assegnando a una congiunzione planetaria il ruolo "informativo" e a una supernova il ruolo "direzionale". Solo per il brevissimo tratto fra Gerusalemme e Betlemme Matteo dice che la stella "precedeva" i Magi, indicando che essa si trovava in direzione sud nell'ora di approssimata durata dell'ultimo tratto di viaggio.
La maggior parte degli studiosi ha esaminato il periodo 8-4 a.C., ma alcuni lavori hanno trovato interessanti eventi anche nel successivo periodo 3-1 a. C.
=== Eventi astronomici spettacolari ===
È stato proposto che la Stella fosse la [[cometa di Halley]], che fu visibile nel [[12 a.C.]], ma questa data non è compatibile con l'opinione corrente della maggior parte degli storici che datano la nascita di Gesù tra il [[7 a.C.|7]] e il [[4 a.C.]] Non esiste peraltro alcuna tradizione che identifichi la "stella" con una cometa prima di [[Giotto]], né si conosce il passaggio di altre comete nel periodo d'interesse.
Alcuni studi, invece, hanno trovato traccia di esplosione di [[Supernova|supernove]]:
▲
| last = Mark
| first = Kidger
| url=http://www.astrosurf.com/comets/Star_of_Bethlehem/English/Chinese.htm
| accessdate = 2008-06-05 }}</ref>. Se i Magi si misero in viaggio dalla [[Mesopotamia]] al suo apparire, poterono raggiungere la Giudea in aprile/maggio: in quel periodo, all'alba era visibile da Gerusalemme in direzione sud, cioè verso Betlemme, in perfetta corrispondenza con il racconto evangelico.
* Una recente ipotesi suggerisce che la stella di Betlemme fosse una supernova o una [[ipernova]], le cui tracce sono state scoperte nei pressi della [[galassia di Andromeda]]. La datazione di questo evento non è attualmente possibile, ma potrebbe diventarlo col progresso della tecnologia. [[Frank Tipler]], però, osserva che una supernova in Andromeda spiegherebbe in modo letterale un aspetto misterioso del vangelo di Matteo: il fermarsi della stella proprio sopra Betlemme
=== Congiunzioni planetarie ===
▲Una recente ipotesi suggerisce che la stella di Betlemme fosse una supernova le cui tracce sono state scoperte nei pressi della [[galassia di Andromeda]]. La datazione di questo evento non è attualmente possibile, ma potrebbe diventarlo col progresso della tecnologia. [[Frank Tipler]], però, osserva che una supernova in Andromeda spiegherebbe in modo letterale un aspetto misterioso del vangelo di Matteo: il fermarsi della stella proprio sopra Betlemme.<ref>Tipler, F.J.,[http://www.math.tulane.edu/~tipler/starofbethlehem.pdf The Star of Bethlehem: a Type Ia/Ic Supernova in the Andromeda Galaxy]. Dept. of Mathematics and Dept. of Physics, Tulane University; New Orleans, LA 70118. 20 March 2005.</ref> Il "fermarsi" indicherebbe il raggiungimento dello zenit, istante in cui la stella cessa di fornire una indicazione direzionale.
▲[[Immagine:Sky Jerusalem South-7BC-11-12.gif|thumb|280px|right|Il cielo di Gerusalemme il 12 novembre del 7 a.C.]]
Molti studiosi hanno suggerito che la stella di Betlemme non fosse un singolo oggetto celeste, ma di una congiunzione di [[pianeta|pianeti]]: [[Johannes Kepler|Keplero]] (''De anno natali Christi'', 1614) per primo segnalò che nel 7 a.C. vi fu una tripla [[Congiunzione astronomica|congiunzione]] di [[Giove (astronomia)|Giove]] con [[Saturno (astronomia)|Saturno]] nella [[costellazione dei Pesci]]; le tre congiunzioni ebbero luogo il 29 maggio, il 29 settembre e il 5 dicembre<ref>{{cite web
| last = Ashgrove
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