Sansone: differenze tra le versioni

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Mentre i capelli cominciano a ricrescergli, i Filistei celebrano un grande sacrificio in onore del loro dio Dagon per ringraziarlo di aver permesso la cattura del loro nemico. I Filistei quindi chiamano Sansone che li intrattiene con dei giochi. Al fanciullo che lo tiene per mano chiede di lasciarlo e di fargli toccare le colonne portanti della casa per appoggiarsi. Nella casa vi sono tutti i capi dei Filistei e sulla terrazza assistono allo spettacolo tremila persone. Allora Sansone invoca il Signore per vendicarsi dei suoi occhi, si mette tra le due colonne portanti e gridando «Che io muoia insieme con i Filistei!» con tutta la forza fa crollare la casa. Con lui muoiono più persone di quante ne ha uccise in tutta la sua vita. Poi i suoi fratelli e familiari prendono il suo corpo e lo seppelliscono nel sepolcro di Menoach suo padre tra Zorea ed Estaol.
 
[[ImageFile:Capitel de Sta María la Real (Aguilar de Campoo) M.A.N. 01.jpg.jpg|thumb|250px|leftright|[[Capitello romanico]] raffigurante Sansone e il leone ([[XIII secolo]])]]
== Sansone e il Leone: il [[Nazireato]] [[Rastafari]] ==
[[ImageFile:PikiWiki Israel 6588 Ashdod.jpg|thumb|250px|leftright|Statua di Sansone In [[Ashdod]]]]
 
[[Image:Capitel de Sta María la Real (Aguilar de Campoo) M.A.N. 01.jpg.jpg|thumb|250px|left|[[Capitello romanico]] raffigurante Sansone e il leone ([[XIII secolo]])]]
[[Image:PikiWiki Israel 6588 Ashdod.jpg|thumb|250px|left|Statua di Sansone In [[Ashdod]]]]
 
 
Nel ''[[Kebra Nagast]]'' (''"La Gloria dei Re"''), antico testo etiope del [[IV secolo]] d.C., vi è un’ampia sezione particolarmente significativa per i fedeli [[Rastafari]],
nella quale è raccontato di come un angelo annunci alla madre del neonato Sansone, che il figlio avrebbe un giorno liberato [[Israele]] dai Filistei, e la inviti a farlo crescere illibato, ovvero il più possibile vicino a Dio (il concetto della purezza è estremamente importante nella cultura olistica [[Rastafari]]).
 
Il Creatore è dunque generoso con Sansone per la sua integrità, e gli dona assieme alla limpidezza d’animo, anche una forza spropositata, ma solo fino al momento in cui egli disobbedisce al Suo comando sposando Dàlila, figlia di un avversario Filisteo. Dio, per punirlo, lo fa allora catturare proprio dai suoi stessi nemici, che lo accecano e gli tagliano i lunghi capelli intrecciati, rendendolo buffone di corte. Sansone, con le sue ultime forze fa crollare tutto il palazzo dove era prigioniero, uccidendo i suoi nemici e sé stesso.
 
I credenti [[Rastafari]] sono comunemente conosciuti per i cosiddetti ''dreadlocks'', delle lunghe e dure trecce che caratterizzano la chioma di alcuni fedeli (si tratta
di una pratica facoltativa). I ''dreadlocks'' costituiscono la realizzazione materiale di un voto biblico, il [[Nazireato]], descritto nella Legge Mosaica (Numeri 6) e custodito nella Cristianità dalla sola tradizione [[etiope]]. Questa pratica ascetica comporta la consacrazione del proprio capo e dunque l'astensione dalla tonsura e dalla pettinatura, generando naturalmente le celebri trecce {{passo biblico con libro|Giudici|16,13-19}} (Giudici 16:13-19); implica inoltre una [[dieta vegetariana]] e l'astensione da tutto ciò che sia impuro (ad esempio alcolici e tabacco).
 
Il [[libro sacro etiope]] intitolato [[Kebra Nagast]], ovvero la 'Bibbia segreta del Rastafari', racconta dettagliatamente di come l'angelo apparve alla madre di Sansone, ammonendola di non tagliargli i capelli e farlo crescere puro, illibato e [[nazireo]].
 
La figura finale di Sansone pelato, cieco, incatenato, è dunque un esempio di ciò che può accadere a chi usa il metallo di Babilonia e disubbidisce i comandi divini.
 
Bisogna quindi conservare la propria integrità fisica e morale, e i ''dreadlocks'' sono un simbolo da custodire gelosamente.
 
== Persistenza dell'immagine di Sansone ==

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