Ubertino da Casale: differenze tra le versioni

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Nel 1303 predica con foga a Perugia contro la rilassatezza dei costumi nella Chiesa. Incontrò la disapprovazione di papa [[Benedetto XI]] e del suo superiore generale, per questo gli venne proibita ogni predicazione e venne spedito alla [[La Verna|Verna]] per fare penitenza verso la fine del 1304.
 
Qui vi terminò, in appena tre mesi, la sua opera più importante e fortunata, l'''Arbor vitae crucifixae Jesu'' ([[1305]]), nella quale presentò una lettura [[Apocalisse|apocalittica]] della [[Storia della Chiesa|storia della Chiesa]] con un linguaggio alquanto aspro e partigiano. In questa opera si riscontrano echi abbastanza trasparenti dell'insegnamento ricevuto dalla beata Angela da Foligno. Tante cose apparentano la mistica folignate a Ubertino, ma la prima entra nel mistero divino mentre Ubertino resta sulla soglia.
 
Nominato [[Cappellano|cappellano]] del cardinale [[Napoleone Orsini]], nel 1307 fu alla corte pontificia di [[Avignone]] per difendere gli Spirituali (1310-12). Divenne così il rappresentante più qualificato degli ''Spirituales'' in contrapposizione ai cosiddetti frati minori della ''Communitas'', considerati rilassati. Difese con abilità e competenza il suo maestro Pietro di Giovanni Olivi.
 
Accusato di [[Eresia|eresia]], fuggì da Avignone nel 1325. Da questa data, attestata da un atto di papa [[Giovanni XXII]] si perdono le sue tracce<ref>Non è sicura la sua permanenza nella corte di Ludovico il Bavaro, asserita da Albertino Mussato ma negata da {{autore|Marino Damiata}}, op. cit.</ref>
 
== L'''Arbor vitae crucifixae Jesu''==
 
L'''Arbor vitae crucifixae Jesu'', è una delle opere maggiori dell'[[Escatologia|escatologismo]] medievale.
 
Qui viEgli terminò, in appena tre mesi, la sua l'opera più importante e fortunata, l'''Arborin vitaeappena crucifixaenove Jesu''mesi,e forse meno nel ([[1305]]),. nellaIn qualeessa presentò una lettura [[Apocalisse|apocalittica]] della [[Storia della Chiesa|storia della Chiesa]] con un linguaggio alquanto aspro e partigiano. In questa opera si riscontrano echi abbastanza trasparenti dell'insegnamento ricevutodi dallavarie mistiche del Centro italia da lui conosciute e frequentate, soprattutto la [[Beata Angela da Foligno|beata Angela da Foligno]]. Tante cose apparentano la mistica folignate a Ubertino, ma se la prima entra nel mistero divino mentrea vele spiegate Ubertino restasembra restare sulla soglia.
I primi libri, sui quali tornerà poi san [[Bernardino da Siena]], sono di particolare importanza per la [[Cristologia|cristologia]] e la [[Mariologia|mariologia]] di stampo francescano.
 
I primi libri, sui quali tornerà poi san [[Bernardino da Siena]], sono di particolare importanza per la [[Cristologia|cristologia]] e la [[Mariologia|mariologia]] di stampo francescano.
 
Sono ricchi di insegnamenti per la [[Storia della spiritualità|storia della spiritualità]]. Ubertino vi dispiega tutta la sua affettuosa meditazione assidua sui misteri della vita di Cristo, della Vergine Maria e sulla vita di san Francesco, sulla linea di altri Spirituali, come Pietro di Giovanni Olivi, suo maestro e Angelo Clareno.
 
SoprattuttoIl èlibro famosoV ilè librocelebre V,perché teso a propugnare la [[riforma]] della [[Chiesa]] ''in capite et in membris'' (nelnella capogerarchia e nei fedeli), nellosecondo spirito delil più intransigente spiritualismo francescano e delil [[Gioacchino da Fiore|gioachimismo]]. L'operapiù ebberigoroso largaed influenza negli scrittori successiviacceso. Per la storia della spiritualità sono soprattutto importanti e ricchi di insegnamenti i primi quattro capitoli dell'''Arbor vitae''.
 
L'opera ebbe larga influenza negli scrittori successivi. Il suo è uno stile personalissimo, rude ed affinato insieme, per una inventiva che foggia termini e immagini in continuazione quanto mai suggestive, e soprattutto in grazia del ''pathos'' - ebbrezza e sdegno ad un tempo spinti al massimo grado - che la pervade da cima a fondo.
Soprattutto è famoso il libro V, teso a propugnare la [[riforma]] della [[Chiesa]] ''in capite et in membris'' (nel capo e nei fedeli) nello spirito del più intransigente spiritualismo francescano e del [[Gioacchino da Fiore|gioachimismo]]. L'opera ebbe larga influenza negli scrittori successivi. Per la storia della spiritualità sono soprattutto importanti e ricchi di insegnamenti i primi quattro capitoli dell'''Arbor vitae''.
 
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