Ubertino da Casale: differenze tra le versioni

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Nominato [[Cappellano|cappellano]] del cardinale [[Napoleone Orsini]], nel 1307 fu alla corte pontificia di [[Avignone]] per difendere gli Spirituali (1310-12). Divenne così il rappresentante più qualificato degli ''Spirituales'' in contrapposizione ai cosiddetti frati minori della ''Communitas'' (''Conventuali''), considerati rilassati. Difese con abilità e competenza il suo maestro Pietro di Giovanni Olivi.
[[File:Arbor vitae Valencia.jpg|300px|thumb|left|Incipit dell'''Arbor vitae'' dei re aragonesi di Napoli, Biblioteca dell'Università di Valencia]]
[[Clemente V]] nella bolla ''[[Exivi de paradiso]]'' del [[6 maggio]] del [[1312]], pubblicata durante il concilio ecumenico di [[Concilio ecumenico di Vienne|Vienne]], fece proprie varie istanze degli Spirituali, soprattutto per restituire la pace all'ordineOrdine.
 
Fu fatto passare nell'ordine [[Benedettini|benedettino]] dal papa [[Giovanni XXII]] (1317) per l'ostilità di molti del suo Ordine, e per l'impossibilità di una sua permanenza, senza suscitare altre tensioni, nello stesso; egli, comunque continuò nella difesa degli Spirituali: nel 1321 ad Avignone diede il suo parere sulla questione della [[Povertà|povertà]] di [[Cristo]] e degli [[Apostoli|apostoli]] : la celebre ''Magna disceptatio de paupertate'' (la grande discussione sulla povertà).
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