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(julicher da Ratzinger) |
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La storia dell'interpretazione delle parabole di [[Gesù]] è assai lunga.<ref>{{autore|Franz Mussner}} ([[1986]]) 11-12.</ref>
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Subito dopo la Pasqua, quando si iniziarono a raccogliere le parabole del [[Signore]] e ad applicarle alle concrete necessità della Chiesa, avvenne il primo lavoro interpretativo delle parabole di Gesù.
L'esegesi moderna si sforza di cercare il senso proprio e originario di una parabola, al fine di cogliere con la massima chiarezza possibile l'insegnamento inteso da [[Gesù].
Ciò iniziò con l'opera classica di {{autore|Adolf Jülicher}} sulle parabole di Gesù<ref>''Le parabole di Gesù'' [[1888]]-[[1889|89]]; titolo originale: ''Die Geichnisreden Jesu'', 2 volumi, II edizione, [[Tubinga]] [[1899]]-[[1910]].</ref>. Fu per merito suo che si poté andare definitivamente oltre l'interpretazione allegorica che era stata generale fino al suo tempo<ref>Cfr. {{Autore|[[Joachim Jeremias]]}} ([[1973]]) 18. Jeremias sostiene subito dopo che Jülicher "ebbe a dimostrare inconfutabilmente in mille e mille casi che l'allegorizzazione non solo induceva in errore, ma riusciva pure a travisare totalmente le parabole di [[Gesù]]".</ref>. Il merito maggiore di Jülicher fu quello di porre in risalto con fermezza la differenza radicale tra allegoria e parabola: le parabole di Gesù non sarebbero affatto allegorie, ma brani di vita reale nei quali sarebbe da cogliere solo ''una'' idea; Jülicher considera quindi le spiegazioni allegoriche messe in bocca a Gesù come aggiunte successive già segnate dal fraintendimento. Il limite dell'opera di Jülicher sta nel sostenere che le parabole di Gesù
In tempi più recenti l'interpretazione delle parabole ha ricevuto un particolare impulso ad opera dell'inglese {{autore|Charlse Harold Dodd}}<ref>''Le parabole del Regno'', [[Paideia]], [[Brescia]] [[1970]].</ref>. Dodd riesce a collocare le parabole nella situazione della vita di [[Gesù]]: ognuna di esse è stata pronunciata in una concreta situazione della vita del Maestro, in una circostanza irripetibile e spesso imprevedibile<ref>{{Autore|[[Joachim Jeremias]]}} ([[1973]]) 22.</ref>.
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