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Mentre la nostra sensibilità moderna si concentra sull'aspetto astronomico del fenomeno, da parte dell'[[evangelista]] l'intenzione è prevalentemente [[cristologia|cristologica]]: il sorgere della stella è il sorgere del [[Messia]] d'[[Israele]], adempimento dell'[[oracolo]] di [[Balaam]] ({{pb|Nm|24,17}}).
La comune rappresentazione a forma di cometa e la dicitura "stella cometa" risalgono al fatto che [[Giotto]], a inizio [[XIV secolo]], impressionato dal recente passaggio della [[Cometa di Halley]], la disegnò appunto come una [[cometa]].▼
== I dati evangelici ==
In ogni caso il particolare ha avuto una straordinaria fortuna artistica, in particolare nelle rappresentazioni della [[natività]] e del [[presepe]].
▲La comune rappresentazione a forma di cometa e la dicitura "stella cometa" risalgono al fatto che [[Giotto]], a inizio [[XIV secolo]], impressionato dal recente passaggio della [[Cometa di Halley]], la disegnò appunto come una [[cometa]].
== Il significato in riferimento alle profezie ==
È parere unanime degli esegeti che l'evangelista Matteo, con l'indicazione dell'astro, abbia implicitamente voluto indicare l'adempimento
* {{pb|Mt|1,22-23}} = {{pb|Is|7,14}};
* {{pb|Mt|2,5-6}} = {{pb|Mic|5,1}};
L'oracolo adempiutosi nell'astro di Betlemme è quello pronunciato da [[Balaam]], un profeta [[moabita]] che, invitato più volte dal suo re a maledire il popolo d'Israele al momento dell'ingresso nella terra promessa, per più volte lo benedisse, sospinto dallo spirito divino. Il contesto storico narrato sarebbe attorno al 1200 a.C., al termine della peregrinazione nel deserto del popolo ebraico. Questo il testo dell'intero oracolo nel quale è inclusa la profezia della stella:▼
* {{pb|Mt|2,14}} = {{pb|Os|11,1}};
▲* {{pb|Mt|2,17-18}} = {{pb|Ger|31,15}}</ref> L'oracolo
{{quote|<sup>15</sup>Egli pronunciò il suo poema e disse:
"[[Oracolo]] di [[Balaam]], figlio di [[Beor]],<br>oracolo dell'[[uomo]] dall'[[occhio]] penetrante,<br><sup>16</sup>oracolo di chi [[udito|ode]] le parole di [[Dio]]<br>e conosce la scienza dell'[[Altissimo]],<br>di chi vede la [[visione]] dell'[[Onnipotente]],<br>cade e gli è tolto il [[velo]] dagli [[occhi]].<br><sup>17</sup>Io lo vedo, ma non ora,<br>io lo contemplo, ma non da vicino:<br>una [[stella]] spunta [ἀνατελεῖ ἄστρον] da [[Giacobbe]]<br>e uno [[scettro]] sorge da [[Israele]],<br>spacca le tempie di [[Moab]]<br>e il [[cranio]] di tutti i [[figlio|figli]] di [[Set]];<br><sup>18</sup>Edom diverrà sua conquista<br>e diverrà sua conquista [[Seir]], suo nemico,<br>mentre [[Israele]] compirà prodezze.<br><sup>19</sup>Uno di [[Giacobbe]] dominerà<br>e farà [[morte|perire]] gli scampati dalla [[città]]".|{{pb|Nm|24,15-19}}}}
Il senso immediato della profezia va verosimilmente visto nella vittoria ottenuta dal re [[Davide]] contro i moabiti e gli [[Edom|edomiti]],
Il senso pieno, identificato dalla successiva [[tradizione]] ebraica è però attinente alla figura del [[messia]], che
* [[Simone Bar Kokhba]] ("[[figlio]] della stella"), leader della fallimentare rivolta giudaica del [[132]]-[[135]], ad opera di [[rabbi Akiva]]; cfr. ''[[Midrash Rabbah Lamentazioni]]'' 2.2.</ref>
== Le ipotesi di spiegazione fisica ==
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