Gesù Cristo crocifisso con santa Maria Maddalena (Luca Signorelli): differenze tra le versioni

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Il dipinto, del quale non si conosce l'ubicazione originaria, è inventariato per la prima volta nella Galleria dell'Accademia a Firenze, dove si andavano raccogliendo, tra le fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo, tutte le opere, provenienti dalle soppressione di monasteri e conventi fiorentini.
 
Il dipinto venne riferito inizialmente da Giovanni Battistadal Cavalcaselle ad [[Andrea del Castagno]], successivamente nel [[1889]] fu assegnato dalla Cruttwell ad un allievo di Signorelli ed infine nel [[1879]] Vischer, Berenson, Salmi e la Moriondo lo ritennero opera autografa di [[Luca Signorelli]]: attribuzione in genere accettata dalla critica moderna. Il dipinto viene riferito alla fase tarda del pittore, in cui si nota un certo impoverimento dei valori stilistici ed iconografici, ma con ancora un alto tenore creativo.
 
Nel [[1953]], durante il restauro è stato rinvenuto sul retro della tela un disegno raffigurante ''[[San Girolamo]]'', protetto da una secondo strato di tela che sostiene il dipinto ed, all'occorrenza, può essere rimosso per poterlo visionare con estrema facilità.
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