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== Notizie storico-critiche ==
Il dipinto, del quale non si conosce l'ubicazione originaria, è inventariato per la prima volta nella Galleria dell'Accademia di Firenze, come opera di [[Andrea del Castagno]], come riportato dal Cavalcaselle
Nel [[1889]] fu assegnato dalla Cruttwell ad un allievo di Signorelli ed anche Venturi l'attribuì alla sua bottega. Infine nel [[1879]] Vischer, Berenson, Salmi e la Moriondo lo ritennero opera autografa di [[Luca Signorelli]]: attribuzione generalmente accettata dalla critica moderna. Il dipinto viene riferito alla fase tarda del pittore, in cui si nota un certo impoverimento dei valori stilistici ed iconografici, ma con ancora un alto tenore creativo.
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