Gesù Cristo crocifisso (Cimabue): differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
* a destra: ''[[San Giovanni evangelista]]''
 
NellaNel '''cimasaclipeo''' sopra la cimasa è raffigurato:
* ''[[Gesù Cristo]] redentore benedicente'': questa raffigurazione è attribuibile ad un collaboratore di Cimabue.
 
=== Note stilistiche, iconografiche ed iconologiche ===
 
* L'impostazione compositiva dell'opera deriva sicuramente dalle croci dipinte di [[Giunta Pisano]] e Coppo di Marcovaldo, che ha già definito lo schema del ''Christus pathiens'', ossia una visione drammatica del [[Cristo]] agonizzante e dolorante nel fisico e nell'animo, che sostituisce l'iconografia precedente del ''Christus triumphans'', adottata fino agli anni [[1220|Venti]] del [[XIII secolo]]. Questo tipo di iconografia si diffonde parallelamente all'espandersi del [[francescanesimo]], soprattutto nell'Italia centrale. [[Cimabue]], partendo dall'esempio di [[Giunta Pisano]] e Coppo di Marcovaldo, imposta un'immagine analoga, ma ne accresce l'espressione drammatica, servendosi di alcuni elementi:
** le linee di contorno che sottolineano la tensione muscolare e le linee del viso che sono esasperate nella smorfia di dolore;
** la rinuncia all'apparato narrativo che, in genere, veniva collocato negli scomparti laterali, nel piede, nei bracci e nella cimasa. Utilizza solo la traversa della croce per inserire le due figure della [[Madonna]] e di [[san Giovanni evangelista]]. La sua attenzione si concentra solo sulla figura del [[Cristo]], al quale cerca di dare un risalto plastico notevole;
** l'introduzione di un accenno di volume con un chiaroscuro più deciso, cercando di dare l'illusione che il corpo del [[Cristo]] non fosse un'immagine piatta dipinta, ma quasi una scultura lignea;
** le linee dei panneggi del perizoma che accompagnano le forme del corpo.
** il volto di Cristo appare più dolce, ottenuto con pennellate più sciolte e morbide, ma con uno stile ancora asciutto, quasi "calligrafico";
** il colore è steso in un tratteggio sottile che imprime al corpo uno stacco dalla tavola;
** la smorfia di dolore è più realistica, in ossequio alle richieste degli ordini mendicanti;
** il torace è segnato da una muscolatura tripartita,
** le mani appiattite sulla croce e i colori sontuosamente preziosi, sia per l'uso dell'oro che dello squillante rosso;
** le striature d'oro nel panneggio che copre il corpo di Cristo o nelle vesti dei due dolenti.
 
== Iscrizione ==
L'opera è una delle prime attribuite, con una certa sicurezza, a [[Cenni di Pepo]] detto [[Cimabue]].
 
La notevole somiglianza di questo ''[[Crocifisso]]'' con quello bolognese di [[Giunta Pisano]] si comprende con una probabile esplicita richiesta dei monaci domenicani aretini, essendo la [[croce]] di [[Giunta Pisano]] collocata nella chiesa principale dell'[[Ordine domenicano|Ordine]], la [[Basilica di San Domenico (Bologna)|Basilica di San Domenico]] a [[Bologna]].
 
Gesù Cristo crocifisso (Giunta Pisano)
 
{{Sezione accessoria|Bibliografia}}
140 116

contributi

Menu di navigazione