Anno Giubilare: differenze tra le versioni

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== Evoluzione==
[[Papa Clemente VI]], sia per permettere più frequenti benefici spirituali, sia per uniformare il giubileo"centenario" cristiano alla cinquantennale prassi ebraica, decise di indirenon attendere il nuovo secolo e indisse il [[Giubileo del 1350]]. Per il conseguimento delle indulgenze, alle basiliche di san Pietro e san Paolo affiancò quella di [[san Giovanni in Laterano]].
 
Anche [[Urbano VI ]] decise di non aspettare il nuovo secolo e indisse il [[Giubileo del 1390]], celebrato sotto [[Bonifacio IX]], il quale affiancò alle precedenti alle basiliche di san Pietro, san Paolo e san Giovanni anche quella di [[santa Maria Maggiore]]. L'antipapa avignonese [[Clemente VII]] proibì ai propri fedeli (soprattutto francesi e spagnoli) di parteciparvi.
In seguito l'intervallo fu abbassato a 33 anni da [[Urbano VI]], periodo inteso come durata della vita terrena di Gesù. Finito lo [[scisma d'Occidente]], [[Martino V]] indisse l'Anno Santo per il [[1425]], introducendo due novità: la coniazione di una speciale medaglia commemorativa e l'[[apertura della Porta Santa]] a [[Basilica di San Giovanni in Laterano (Roma)|San Giovanni in Laterano]]. Secondo quanto stabilito da Urbano VI, il nuovo Giubileo si sarebbe dovuto celebrare nel 1433, ma non fu così. Solo sotto il pontificato di [[Nicolò V]] venne indetto un Giubileo per il [[1450]]. [[Paolo II]], con una [[bolla]] del [[1470]], stabilì che in futuro il Giubileo si svolgesse ogni 25 anni. Ad indire il successivo, nel [[1475]], fu [[Sisto IV]]: per questa occasione il pontefice volle che Roma fosse abbellita con nuove importanti opere, tra cui la [[Cappella Sistina]] e il ponte Sisto sul Tevere<ref>''Che cos'è il giubileo'' [[Santa Sede]] [http://www.vatican.va/jubilee_2000/docs/documents/ju_documents_17-feb-1997_history_it.html. online]</ref>.
 
Lo stesso [[Bonifacio IX]] indisse il [[Giubileo del 1400]], e circa questa celebrazione, da una lettera coeva, viene citata per la prima volta la [[porta santa]], nello specifico quella di [[san Giovanni in Laterano]].
Alcuni Pontefici hanno anche proclamato degli Anni Santi straordinari, al di fuori di questa scadenza. Ad esempio, [[Pio XI]] l'[[8 aprile]] del [[1933]] concesse il 24° Giubileo in occasione della ricorrenza centenaria della Redenzione. Nella sua bolla ''Quod nuper'' si bandisce l'anno santo, esaltando la pace. [[Papa Giovanni Paolo II|Giovanni Paolo II]] indisse un Anno Santo straordinario nel [[1983]] in occasione del 1950<sup>o</sup> anniversario della Morte e Risurrezione di Cristo.
 
Il successivo fu il [[Giubileo del 1423]], indetto da [[Martino V]] 33 anni (la tradizionale età di Cristo) dopo il giubileo del 1390. L'intervallo di 33 anni tra i giubilei non venne poi ripreso, e [[Nicolò V]] indisse il [[Giubileo del 1450]]. La scelta della scadenza ogni 25 anni venne sancita da [[Paolo II]] con una bolla del 1470.
L'ultimo Anno Santo celebrato è stato il Grande [[Giubileo del 2000]], mentre il prossimo ordinario sarà nel [[2025]].
 
Ad indire il successivo, nel [[1475]], fu [[Sisto IV]]: per questa occasione il pontefice volle che Roma fosse abbellita con nuove importanti opere, tra cui la [[Cappella Sistina]] e il ponte Sisto sul Tevere<ref>''Che cos'è il giubileo'' [[Santa Sede]] [http://www.vatican.va/jubilee_2000/docs/documents/ju_documents_17-feb-1997_history_it.html. online]</ref>.
 
Alcuni Pontefici hanno anche proclamato degli Anni Santi straordinari, al di fuori di questa scadenza. Ad esempio, [[Pio XI]] l'[[8 aprile]] del [[1933]] concesse il 24° Giubileo in occasione della ricorrenza centenaria della Redenzione. Nella sua bolla ''Quod nuper'' si bandisce l'anno santo, esaltando la pace. [[Papa Giovanni Paolo II|Giovanni Paolo II]] indisse un Anno Santo straordinario nel [[1983]] in occasione del 1950<sup>o</sup> anniversario della Morte e Risurrezione di Cristo.
 
Papa [[Benedetto XVI]] ha anche proclamato l'[[Anno Paolino]], uno speciale anno giubilare dal [[28 giugno]] [[2008]] al [[29 giugno]] [[2009]], dedicato all'[[apostolo]] [[Paolo di Tarso]], in occasione del bimillenario della nascita del santo (collocata dagli storici tra il 7 e il 10 d.C.), e, subito dopo di questo, l'[[Anno Sacerdotale]], in occasione dei 150 anni della [[morte]] di [[San Giovanni Maria Vianney]] (il Curato d'Ars), [[patrono]] dei [[parroci|parroco]] del mondo intero.
STORIA DEI GIUBILEI
 
Finito lo scisma d'Occidente, Martino V indisse l'Anno Santo per il 1425, introducendo due novità: la coniazione di una speciale medaglia commemorativa e l'apertura della Porta Santa a San Giovanni in Laterano. Secondo quanto stabilito da Urbano VI, il nuovo Giubileo si sarebbe dovuto celebrare nel 1433, ma non fu così. Solo sotto il pontificato di Nicolò V venne indetto un Giubileo per il 1450. Paolo II, con una Bolla del 1470, stabilì che in futuro il Giubileo si svolgesse ogni 25 anni. Ad indire il successivo, nel 1475, fu Sisto IV: per questa occasione il Papa volle che Roma fosse abbellita con nuove importanti opere, tra cui la Cappella Sistina e il ponte Sisto sul Tevere. In quel tempo, a Roma, lavorarono i più grandi artisti dell'epoca: Verrocchio, Signorelli, Ghirlandaio, Botticelli, Perugino, Pinturicchio, Melozzo da Forlì.
Successivamente, Urbano VI decise di spostare la cadenza a 33 anni, in riferimento al periodo della vita terrena di Gesù. Alla sua morte, il nuovo pontefice, Bonifacio IX, diede inizio all'Anno Santo del 1390. L'avvicinarsi della fine del secolo e l'afflusso consistente di pellegrini lo indussero ad indire un nuovo Giubileo nel 1400.
 
Finito lo scisma d'Occidente, Martino V indisse l'Anno Santo per il 1425, introducendo due novità: la coniazione di una speciale medaglia commemorativa e l'apertura della Porta Santa a San Giovanni in Laterano. Secondo quanto stabilito da Urbano VI, il nuovo Giubileo si sarebbe dovuto celebrare nel 1433, ma non fu così. Solo sotto il pontificato di Nicolò V venne indetto un Giubileo per il 1450. Paolo II, con una Bolla del 1470, stabilì che in futuro il Giubileo si svolgesse ogni 25 anni. Ad indire il successivo, nel 1475, fu Sisto IV: per questa occasione il Papa volle che Roma fosse abbellita con nuove importanti opere, tra cui la Cappella Sistina e il ponte Sisto sul Tevere. In quel tempo, a Roma, lavorarono i più grandi artisti dell'epoca: Verrocchio, Signorelli, Ghirlandaio, Botticelli, Perugino, Pinturicchio, Melozzo da Forlì.
 
Nel 1500 Alessandro VI volle che le porte Sante delle quattro basiliche venissero aperte contemporaneamente, riservando a sé l'apertura della Porta Santa di San Pietro. Clemente VII aprì solennemente, il 24 dicembre 1524, il nono Giubileo, nel quale si cominciava ad avvertire la grande crisi che di lì a poco avrebbe investito l'Europa con la riforma protestante. Ad indire il Giubileo per il 1550 fu Paolo III ma ad aprirlo fu Giulio III. Il notevole afflusso di pellegrini provocò non pochi problemi di assistenza, cui provvide in modo particolare San Filippo Neri con la "Confraternita della Santa Trinità". Nel 1575, sotto il pontificato di Gregorio XIII, confluirono a Roma oltre 300.000 persone da tutta l'Europa. I successivi Anni Santi del XVII secolo furono indetti da Clemente VIII (1600), Urbano VIII (1625), Innocenzo X (1650), Clemente X (1675).
 
In entrambi i numeri, il Bollettino-rivista è stato caratterizzato da una versione multimediale, che lo accompagnerà fino al Duemila: nel primo i lettori hanno trovato allegato un Cd Rom con un discorso del Papa, brani della Lettera Tertio Millennio adveniente e brani di musica sacra, e un video realizzato dal Centro Televisivo Vaticano; il Cd Rom del secondo numero comprendeva invece la Lettera Apostolica in tre lingue, la versione audio-video della storia dei Giubilei e incisioni inedite di musica sacra. In luglio Tertium Milllennium è uscita in tre edizioni: italiano, inglese e francese. Il numero in uscita a Natale è imperniato sulla celebrazione di apertura della fase preparatoria e sulla presentazione del "logo" per il Giubileo. Per il 1997 è prevista una cadenza bimestrale.
 
 
 
1. Il primo anno santo
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