Anno Giubilare: differenze tra le versioni

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Le condizioni per lucrare l'indulgenza sono variate nel tempo. Ad esempio, per il Grande Giubileo del 2000 era possibile lucrarla anche con il pellegrinaggio in un [[santuario]] della propria [[Diocesi]] (indicato dal [[Vescovo]]), oppure offrendo assistenza ad ammalati o carcerati.
 
== Porta santa ==
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3. Il Giubileo nell’epoca della Rivoluzione
 
I giubilei del secolo XVI possono essere ricordati il primo, quello del 1525, sotto Papa Clemente VII (1523-1534), come quello della Chiesa di nuovo divisa, e questa volta per gravissime ragioni dottrinali, cioè per il dilagare, in gran parte della Cristianità, della Riforma protestante, di cui è iniziatore Martin Lutero (1483-1546), i successivi come quelli della Riforma cattolica, del Concilio di Trento (1542-1564) e della sua applicazione. Le cronache e le testimonianze dell’epoca sottolineano lo straordinario successo del giubileo del 1575 —indetto da Papa Gregorio XIII (1572-1585) —, animato in modo continuo da predicatori, da processioni e da confraternite diversificate per il ruolo devozionale e liturgico, mentre Roma dimostrava di essere perfettamente organizzata dal punto di vista dell’ospitalità ai numerosissimi pellegrini. Molto curati sono allora, e ancor più in quello del 1600, gli aspetti coreografici e spettacolari, i quali, oltre a venir incontro alle nuove forme della pietà popolare, manifestano chiaramente l’incipiente età barocca.
 
Fra i giubilei successivi è bene ricordare quello del 1775, celebrato da Papa Pio VI (1775-1799), che, nonostante il clima culturale europeo dominato dall’illuminismo — razionalistico, anticlericale e, in alcune sue punte, materialista ed ateo —, dimostra quanto, a livello di costume, fosse ancora profondamente radicata, nel suo legame con Roma, la pietà popolare cattolica. Peraltro, l’esplosione della Rivoluzione francese, nel 1789, e la connessa politica di persecuzione della Chiesa da parte della Francia repubblicana e poi napoleonica, rendono impossibile l’indizione e lo svolgimento del giubileo del 1800: Papa Pio VII (1800-1823) viene eletto, a Venezia, alcuni mesi dopo la morte in esilio del suo predecessore e può rientrare a Roma soltanto per la consacrazione, inizio di un pontificato pure fortemente marcato dalla persecuzione e dalle sofferenze della Chiesa e del Pontefice. Lo stesso Papa ha comunque la possibilità di celebrare il giubileo del 1825, da lui fortemente voluto — e a ragione, anche a giudicare dal notevole concorso di pellegrini — nonostante il timore nutrito da non pochi esponenti della curia circa possibili macchinazioni delle sette rivoluzionarie.
 
Di nuovo, le vicende rivoluzionarie del 1848-1849, con l’esilio di Papa Pio IX (1846-1878) e la Repubblica Romana, del 1849, impediscono, nel 1850, l’indizione e la celebrazione dell’anno santo. Ed è in una Roma conquistata cinque anni prima dai bersaglieri e divenuta capitale del Regno d’Italia, che lo stesso Papa, il 24 dicembre 1874, indice l’anno santo, con una bolla dall’inizio indicativo del giudizio pontificio sugli avvenimenti, non solo italiani, del suo tempo: Gravibus ecclesiae et huius saeculi calamitatibus. Fra i pellegrini, notevole è soprattutto l’affluenza dei francesi; poiché il Papa non esce dal Vaticano, non vi è, ovviamente, nessuna cerimonia di apertura della Porta Santa.
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== Riti dell'Anno Giubilare ==
{{Vedi anche|Porta Santa}}
[[Immagine:Porta_Santa.jpg|thumb|250px|La ''Porta Santa'' della [[basilica di San Pietro]].]]
 
Solitamente il periodo giubilare va dal Natale (cioè dalla sera del 24 dicembre) all'Epifania (6 gennaio) dell'anno liturgico seguente, durando dunque poco più di un anno solare.
Il Giubileo dura più di un anno solare: infatti, ha inizio con il [[Natale]] dell'anno solare precedente ([[25 dicembre]]) e termina con l'[[Epifania]] dell'anno solare successivo ([[6 gennaio]]).
 
Il rito più conosciuto del Giubileo è l'apertura della ''[[Porta Santa]]'': si tratta di una porta che viene aperta solo durante l'Anno santo, mentre negli altri anni rimane murata. Hanno una porta santa le quattro basiliche maggiori di Roma: [[Basilica di San Pietro in Vaticano|San Pietro]], [[San Giovanni in Laterano]], [[San Paolo fuori le mura]] e [[Santa Maria Maggiore]]. Il rito della porta santa esprime simbolicamente il concetto che, durante il Giubileo, è offerto ai fedeli un "percorso straordinario" verso la salvezza.
 
Per secoli e per la maggior parte dei giubilei, il momento iniziale del giubileo è stata l'apertura della [[porta santa]] della [[Basilica di San Pietro]], il passaggio attraverso la quale è condizione necessaria per l'ottenimento dell'indulgenza.
L'inizio ufficiale del Giubileo avviene con l'apertura della porta santa della basilica di San Pietro. Le porte sante delle altre basiliche vengono aperte nei giorni successivi. In passato la porta veniva smurata parzialmente prima della celebrazione, lasciando un diaframma che il [[Papa]] rompeva con un martelletto; quindi gli operai completavano la demolizione. In occasione del Giubileo del 2000, invece, il [[papa Giovanni Paolo II]] ha introdotto un rito più semplice e immediato: il muro è stato rimosso in anticipo lasciando solo la porta chiusa, che il papa ha aperto spingendo i battenti.
 
Il [[Giubileo della Misericordia]] ha previsto la possibilità per ogni diocesi di aprire la propria porta santa, oltre alle quattro tradizionali delle basiliche romane.
Le porte sante rimangono aperte (a parte la normale chiusura notturna) fino al termine dell'Anno santo, quindi vengono murate di nuovo.
 
==Elenco dei giubilei==
23 670

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