San Carlo Borromeo: differenze tra le versioni

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Per la sua opera riformatrice si servì anche dell'opera dei recenti [[ordine religioso|ordini religiosi]] ([[Compagnia di Gesù|Gesuiti]], [[Chierici Regolari Teatini|Teatini]], [[Chierici Regolari di San Paolo|Barnabiti]]), e fondò la congregazione degli [[Oblati dei Santi Ambrogio e Carlo|Oblati di Sant'Ambrogio]] nel ([[1578]]).
 
Negli anni del suo episcopato, dal [[1565]] al [[1584]], si dedicò alla diocesi milanese costruendo e rinnovando [[Chiesa (edificio)|chiese]] (i santuari di [[Santuario dell'Addolorata di Rho|Rho]] e del [[Sacro Monte di Varese]], [[Chiesa di San Fedele (Milano)|San Fedele]] a Milano e la [[chiesa della Purificazione di Maria Vergine in Traffiume]], si impegnò nelle visite pastorali, curò la stesura di norme importanti per il rinnovamento dei costumi ecclesiastici. Fu nominato legato della [[Legazione di Romagna|Provincia di Romagna]] e [[visitatore apostolico]] di alcune diocesi suffraganee di Milano, in particolare [[Bergamo]] e [[Brescia]], dove compì minuziose visite a tutte le [[Parrocchia|parrocchie]] del territorio.
 
La sua azione pastorale si allargò anche all'istruzione del [[Laico|laicato]] con la fondazione di scuole e collegi (quello di Brera, affidato ai gesuiti, o il Borromeo di Pavia).
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