178 031
contributi
(→Storia) |
m (→Storia: +formattazione) |
||
== Storia ==
L'alleluia si riscontra come forma [[Dossologia|dossologica]] in numerosi [[Salmo|salmi]] ({{passo biblico|Sal|106;113;135}}; ecc.), normalmente all'inizio e raramente al loro termine.
Nella liturgia l'uso dell'alleluia è stato graduale e progressivo. Infatti le testimonianze dell'alleluia nella liturgia dei primi secoli sono rarissime: la più antica dovrebbe essere quella di [[Tertulliano]] nel ''De oratione'', 27. Occorre aggiungere un'altra interessante citazione dell'alleluia (fine [[III secolo]] o, al massimo, inizi del [[IV secolo|IV]]) documentata in un papiro del ''Fayum'' nella collezione dell'arciduca Ranieri<ref><[[Cita libro|autore=Bickell|titolo=Sammlung der Papyrus Erzerzhog Ranier|città=Vienna|anno=[[1887]]|capitolo=I e III|p=17}}). In tale testimonianza l'alleluia è ripetuto dopo i nomi delle tre Persone Divine:
{{Quote|Gloria al [[Padre]], alleluia; gloria al [[Figlio di Dio|Figlio]] e al [[Santo Spirito]], alleluia, alleluia, alleluia.}}
Purtroppo non fa menzione dell'alleluia Egeria<ref>Scrittrice romana del [[IV secolo|IV]]-[[V secolo]], autrice della ''Peregrinatio'' in cui racconta il suo viaggio nei luoghi santi della cristianità.</ref> nella sua ''Peregrinatio ad loca sancta o ltinerarium'' (fine IV secolo).
Per un uso più frequente dell'alleluia (sia liturgico, sia come privata esclamazione di gioia) occorre giungere ai V-[[VI secolo}}. Si ricordanoo le testimonianze maggiormente significative: [[Sant'Agostino d'Ippona|Sant'Agostino]] in numerosi passi dei sermoni, delle lettere e, soprattutto, nelle ''Enarrationes in psalmos''; [[San Girolamo]] in più lettere, ed anche lo pseudo-Dionigi Areopagita.
A partire da [[San Gregorio Magno]], l'alleluia prima riservato alla solennità della [[Pasqua]], venne introdotto in tutte le [[Messa|messe]] dell'[[anno liturgico]], ad eccezione del tempo di [[Quaresima]].
|