Maria Vergine: differenze tra le versioni

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Dopo l'[[Ascensione di Gesù|ascensione al cielo]] di Gesù non si hanno più notizie di lei dai vangeli.
 
Una tradizione accreditata la vede ada Efeso con [[San Giovanni]] dove [[Morte|morì]] e venne [[Assunzione di Maria|assunta in cielo]] in anima e corpo.
 
== Nel Nuovo Testamento ==
{{quote con citazione in linea|Ecco la [[servo|serva]] del [[Signore]]: avvenga per me secondo la tua [[parola di Dio|parola]].|{{pb|Lc|1,38}}}}
 
Lo stesso Vangelo racconta la sua pronta partenza per [[Ayn Karin]], per aiutare la cugina [[Santa Elisabetta|Elisabetta]], più anziana di lei ede incinta di [[sei]] [[mese|mesi]]. Da Elisabetta Maria è chiamata "la [[madre]] del mio [[Signore]]". Maria risponde proclamando il ''[[Magnificat]]'' ({{pb|Lc|1,46-55}}).
 
Trovandosi a [[Betlemme]], in [[Giudea]], con suo marito Giuseppe per il [[censimento]] di [[Augusto (imperatore romano)|Augusto]], partorì in un luogo disagiato suo figlio, al quale Giuseppe, seguendo le indicazioni dell'arcangelo Gabriele, impose il nome Gesù. Il vangelo racconta il canto degli [[angelo|angeli]] e la visita dei pastori ({{pb|Lc|2,1-20}}).
== Ricerche archeologiche ==
 
Le ricerche archeologiche condotte alla fine del secolo scorso, sulla base delle visioni della stigmatizzata monaca agostiniana [[Anna Caterina Emmerich]] ([[1774]] - [[1824]]), hanno ritrovato a circa 9 Km a sud di [[Efeso]] la casa dove la tradizione dice che Maria di [[Nazaret]] abitò e fu [[Assunta]] alla gloria del cielo.
 
== Nella storia della Chiesa ==
 
{{quote biblico con libro|E Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l'angelo del Signore gli aveva comandato e prese con sé sua moglie; ma egli non la conobbe, finché ella ebbe partorito il suo figlio primogenito, al quale pose nome Gesú.|Mt|1,24-25}}
*''[[Theotokos]]'' ("Madre di Dio"): titolo ribadito nel [[431]] dal [[concilio di Efeso]]: è un'affermazione che volta a sottolineare l'unicità della persona di Cristo nelle due nature, umana e divina.
*''[[Verginità di Maria|Verginità perpetua]]'': dopo la nascita di Gesù, Maria non ha avuto altri figli, rimanendo sempre vergine prima, dopo e durante il parto (ribadito nel [[concilio di Costantinopoli II|II concilio di Costantinopoli]], anno [[553]]).
 
Nel corso dei secoli, la [[teologia]] cattolica ha sviluppato le definizioni, le concezioni, i dogmi e dunque le corrette forme di venerazione della Vergine, basandosi però non su speculazioni astratte (cioè [[gnosticismo|gnostico]]-intellettuali), bensì sulla [[Bibbia]], sulla Tradizione, sulle parole illuminanti di molti santi, sulle numerose [[Apparizione mariana|apparizioni di Maria]] nel corso della storia e sulle sue rivelazioni portate in ogni apparizione (si pensi a [[Lourdes]] o [[Nostra Signora di Fatima|Fatima]], ad esempio). Tutto ciò è oggetto di studio e di riflessione della [[mariologia]].
 
In particolare, vi sono stati alcuni santi che hanno scritto opere chiarificatrici riguardo laalla Vergine: il [[Duns Scoto|beato Duns Scoto]], [[San Bernardo di Chiaravalle]], [[San Bonaventura da Bagnoregio]], [[San Luigi Maria Grignion de Montfort]], [[Sant'Alfonso Maria de' Liguori]] e molti altri. Essa è presentata -all'unanimità - come la «Madre della misericordia», la «Speranza dei disperati», la «Regina dei miseri», la «Mediatrice di tutte le grazie», il «''Refugium peccatorum''» vivente. San Bernardo afferma:
 
{{Quote|[...] ella apre l'abisso della misericordia di Dio a chi vuole, quando vuole e come vuole; così che non vi è peccatore, per quanto iniquo sia, il quale si perda, se Maria lo protegge.|San Bernardo di Chiaravalle, ''De laudibus Virginis Matris''}}
{{quote|[...] Ma come potresti tu, Maria, ricusare di soccorrere i miseri, poiché sei la regina della misericordia? E chi mai sono i sudditi della misericordia, se non i miseri? Tu sei la regina della misericordia e io, essendo il peccatore più misero di tutti, sono il più grande dei tuoi sudditi.|San Bernardo di Chiaravalle, ''De laudibus Virginis Matris''}}
 
Ella, siccome fu eletta ''ab aeterno'' da Dio per portare il Redentore agli uomini e dal momento in cui accettò là il concepimento di Gesù nel suo ventre, ada opera dello Spirito Santo, è divenuta anche Madre di tutti gli uomini, dei giusti e dei peccatori che si rivolgono a Lei e l'amore di Dio per Maria è tanto immenso, infinito ede illimitato che Sant'Alfonso Maria de' Liguori le se rivolge in tal modo:
 
{{Quote|[...] Saresti in grado di ottenere la grazia anche per [[Diavolo|Lucifero]] in persona, se quello spirito superbo si umiliasse di fronte a Te!|Sant'Alfonso Maria de' Liguori, ''Le glorie di Maria'', cap. II}}
 
Secondo l'esorcista [[Gabriele Amorth]], l'importanza di Maria nel quadro del progetto divino parrebbe trovare un'insospettata conferma dallo stesso [[Satana]], intimato a rispondere sotto esorcismo.<ref>{{Autore| Gabriele Amorth}}, "Il Drago apologeta della Donna dell'Apocalisse", in ''Madre di Dio'', [[3 marzo]] [[2004]], [http://www.stpauls.it/madre06/0403md/0403md03.htm online].</ref> Nel [[1823]] ad Ariano Irpino (Avellino), i predicatori domenicani p. Cassiti e p. Pignataro, nel corso di un esorcismo a un ragazzo di 12 anni semi-analfabeta, intimarono al Demonio di dimostrare che Maria era Immacolata tramite un sonetto a rima obbligata. Sorprendentemente e con commosso stupore di Papa [[Pio IX]], Satana fornì la seguente risposta, coerente con il dogma dell'[[Immacolata Concezione]]:
 
{{quote|Vera Madre son io di un Dio che è Figlio<br />e son figlia di Lui benché sua Madre.<br />Ab aeterno nacque Egli ed è mio Figlio,<br />nel tempo io nacqui eppur gli sono Madre.<br /><br />Egli è il mio Creator ed è mio Figlio,<br />son io sua creatura e gli son Madre.<br />Fu prodigio divin l'esser mio Figlio<br />un Dio eterno e me aver per Madre.<br /><br />L'esser quasi è comun, tra Madre e Figlio,<br />perché l'esser dal Figlio ebbe la Madre<br />e l'esser dalla Madre ebbe anche il Figlio.<br /><br />Or se l'esser dal Figlio ebbe la Madre,<br />o s'ha da dir che fu macchiato il Figlio<br />o senza macchia s'ha da dir la Madre".}}
Per completezza, si ricordi anche la famosa visione di Maria contenuta nella ''[[Divina Commedia]]'', dove [[Dante Alighieri|Dante]] riporta la straordinaria preghiera del ''doctor marianus'' Bernardo di Chiaravalle affinché Dante stesso possa ottenere -per grazia- la visione della [[Trinità|Trinità divina]]:
 
[[Immagine:Rossetti Annunciation.jpg|250px|thumb|{{Autore|[[Dante Gabriel Rossetti]]}}, ''[[Ecce ancilla Domini (Dante Gabriel Rossetti)|Ecce ancilla Domini]]'' ([[1849]] - [[1850]]), olio su tela; Londra, Tate Gallery]]
 
{{quote|Vergine Madre, figlia del tuo figlio,<br />umile e alta più che creatura,<br />termine fisso d'etterno consiglio,<br /><br />tu se' colei che l'umana natura<br />nobilitasti sì, che 'l suo fattore<br />non disdegnò di farsi sua fattura.<br /><br />Nel ventre tuo si raccese l'amore,<br />per lo cui caldo ne l'etterna pace<br />così è germinato questo fiore.<br /><br />Qui se' a noi meridiana face<br />di caritate e giuso, intra ' mortali,<br />se' di speranza fontana vivace.<br /><br />Donna, se' tanto grande e tanto vali,<br />che qual vuol grazia e a te non ricorre<br />sua disianza vuol volar sanz'ali.<br /><br />La tua benignità non pur soccorre<br />a chi domanda, ma molte fiate<br />liberamente al dimandar precorre.<br /><br />In te misericordia, in te pietate,<br />in te magnificenza, in te s'aduna<br />quantunque in creatura è di bontate.|Dante Alighieri, ''Divina Commedia'' - ''Paradiso'', canto XXXIII, vv.1-21}}
 
Il [[Magistero]] cattolico ha definito vari dogmi che la riguardano:
* L'[[Immacolata Concezione]] (nel [[1854]]). (Maria è considerata priva del [[peccato originale]] fin dal [[concepimento]]). La definizione dogmatica pose fine ada una controversia che si era sviluppata a partire dal medioevo nella Chiesa latina, ripresa più tardi dal Protestantesimo.
* L'[[Assunzione di Maria|Assunzione]] (nel [[1950]]). Maria è considerata aver partecipato anticipatamente della [[resurrezionerisurrezione]] che sarà di tutti i cristiani alla fine dei tempi.
 
== Nella liturgia ==
In seguito, con l'[[Illuminismo]] e la [[teologia liberale]], sono stati fatti oggetto di critica diverse formulazioni tradizionali, come la verginità perpetua, sostenendo che Maria ebbe anche altri figli dopo Gesù, basandosi su un'interpretazione errata dell'espressione "[[fratelli di Gesù]]" che si trova nei Vangeli. Molti teologi protestanti di indirizzo liberale ritengono che l'intera parte iniziale del vangelo di Luca, in cui si parla in termini miracolosi della nascita verginale del Cristo, sia in realtà scritta in un linguaggio mitologico e di conseguenza la figura di Maria sia stata rielaborata nel corso dei secoli secondo questo genere letterario.
 
Le definizioni di alcuni teologi protestanti arrivano ada espressioni particolarmente forti:
{{Quote|La mariologia è il tumore del cattolicesimo|[[Karl Barth]]}}
 
L'Islam, preoccupato di associare ad [[Allah]] alcuna altra figura, non prevede gesti devozionali o attribuzioni di ruoli di intercessioni o simili ad altri che non sia Dio, dunque neppure a Maria. Tali atteggiamenti sono riscontrabili solo in alcuni gruppi marginali facenti capo all'Islam [[Sciiti|sciita]].
 
La devozione popolare, specialmente legata alla maternità di Maria, va oltre il dettato coranico e spesso uomini e soprattutto donne musulmane si recano a venerare la Vergine nei santuari a lei dedicati. Tra essi emblematico è la chiesa dalla [[Madonna del latte]] a [[Betlemme]] dove le donne musulmane si recano per chiedere la grazia di un figlio, o al santuario nazionale di [[Maryamabad]] in Pakistan dove si recano molti fedeli, anche musulmani, dai loro villaggi a piedi e in bicicletta in pellegrinaggio nel mese di [[settembre]].
 
Dopo Gerusalemme il santuario più frequentato in Oriente è quello di Sednaya, vicino a Damasco: vi si venera un'immagine di Maria che si dice sia dipinta dall'evangelista Luca. In Egitto a Samallut vi è un [[santuario]] mariano sul monte Al-Tir. In questo luogo avrebbe soggiornato- si dice per 12 anni- la Sacra Famiglia: la ricorrenza di fede molto sentita viene ricordata in [[maggio]]. La geografia dei luoghi mariani si chiude in Turchia, dove molti musulmani si recano a pregare in un luogo in montagna sopra Efeso chiamato Meryem Ana.
 
Da più parti si insiste sul fatto che il dialogo cristiano islamico possa essere intensificato proprio a partire dalla presenza di Maria nella fede e nella devozione di entrambe le religioni.

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