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== Storia ==
In considerazione che nella celebrazione del [[Venerdì Santo]] non si consacrava, era necessario conservare l'[[Eucaristia]] il [[Giovedì Santo]] per la [[Comunione eucaristica|Comunione]] del giorno seguente. Nell'antica [[liturgia]] [[Chiesa di Roma|romana]] le [[Eucaristia|Sacre Specie]] rimaste al termine della [[Messa]] del [[Giovedì]] venivano conservate in un cofanetto e depositate in sacrestia, senza particolari segni di [[onore]]. Il giorno seguente, all'inizio della celebrazione, il cofanetto veniva presentato al [[papa|pontefice]], dopo il suo ingresso, e questi [[venerazione|venerava]] per qualche istante le [[Sacro|Sacre]] [[Specie]], che erano poi portate in [[presbiterio]] per essere deposte nel [[calice]] del vino consacrato al momento della
È tra il [[XIII secolo|XIII]] e il [[XV secolo]] che, in relazione con lo sviluppo della
Ma quando la celebrazione del Giovedì Santo adottò nella sua liturgia taluni segni di tristezza, quali l'abolizione del suono dell'[[organo]] e delle [[campana|campane]], il "tabernacolo provvisorio" fu stranamente considerato da parecchi [[fedele|fedeli]] - e ciò con insistenza - il [[sepolcro]] di [[Cristo]], sebbene la [[Chiesa]] non ne avesse ancora celebrato la [[morte di Gesù|morte]]. In certe Chiese, ad esempio in [[Gallia]], fecero la loro comparsa delle celebrazioni della [[sepoltura di Cristo]], imitando in tal modo la liturgia della [[Chiesa Bizantina]].
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