Altare della reposizione: differenze tra le versioni

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È tra il [[XIII secolo|XIII]] e il [[XV secolo]] che, in relazione con lo sviluppo della devozione al Santissimo Sacramento, la ''Santa Riserva'' riceve onori particolari, e prende piede la traslazione solenne di ciò che resta delle Sacre Specie e la sua riposizione in un [[tabernacolo]] provvisorio, dove esse vengono adorate prima di essere prelevate per la Comunione del giorno seguente. Tale sviluppo si ebbe soprattutto a partire dalla seconda metà del XIII secolo, quando [[Papa Urbano IV]] estese a tutta la [[Chiesa]] la celebrazione della festa del ''[[Corpus Domini]]'' ([[11 agosto]] [[1264]]). Il "tabernacolo provvisorio" del Giovedì Santo divenne allora l'occasione per manifestare la devozione all'[[Eucaristia]].
 
Ma quando la celebrazione del Giovedì Santo adottò nella sua liturgia taluni segni di tristezza, quali l'abolizione del suono dell'[[organo]] e delle [[campana|campane]], il "tabernacolo provvisorio" fu stranamente considerato da parecchi [[fedele|fedeli]] - e ciò con insistenza - il [[sepolcro]] di [[Cristo]], sebbene la [[Chiesa]] non ne avesse ancora celebrato la [[morte di Gesù|morte]]. In certe Chiese, ad esempio in [[Gallia]], fecero la loro comparsa delle celebrazioni della [[sepoltura di Cristo]], imitando in tal modo la liturgia della [[Chiesa Bizantina]].
 
In tale situazione, la spogliazione dell'[[altare]] (era uso corrente togliere la [[tovaglia]] dall'[[altare]]) divenne un [[simbolo]] dello spogliamento di Cristo sulla [[croce]]; secondo certe consuetudini, [[due]] [[accolito|accoliti]] posti ciascuno ai lati dell'altare tiravano la tovaglia ''ad modum furentis'' ("in maniera furiosa") per simulare la spartizione della [[tunica inconsutile|tunica]] di Cristo.
 
== Nella liturgia attuale ==
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