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{{Persona
|appellativo =
|alsecolo= Jozef Kowalski
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|ForzaOrdinamento = Giuseppe Kowalski
|Sesso = M
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|Epoca = 1900
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|Attività = presbitero
|Attività2 = martire
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|immagine = Giuseppe Kowalski.jpg
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|sigla = S.D.B.
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|fase canonizz =
|venerato da = [[Chiesa cattolica]]
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|gmB = 13 giugno
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|martirologio = Nel campo di sterminio di Auschwitz vicino a [[Cracovia]] in [[Polonia]], beato Giuseppe Kowalski, [[martire]], che, in tempo di [[guerra]], fu messo per [[Cristo]] in carcere, dove sotto tortura consumò il suo martirio.
|martirologionumero = 17
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}}
Dopo la scuola primaria, fu iscritto al collegio [[salesiano]] di Oswiecim (meglio conosciuta come Auschwitz). Qui si iscrisse alla [[Compagnia dell'Immacolata]] e all'Associazione Missionaria, di cui in seguito fu il presidente.
Si innamorò profondamente del [[carisma]] salesiano e di [[san Giovanni Bosco]] suo [[fondatore]], che cercò di imitare in tutto: dall'impegno nell'animazione gioiosa delle feste religiose e civili alla presenza apostolica in mezzo ai compagni.
Da giovane studente iniziò a stendere il suo diario, in cui testimonia la propria [[devozione]] a [[Maria Ausiliatrice]] e all'[[Eucaristia]]:
{{quote|O Madre mia, io devo essere [[santo]] perché questo è il mio [[destino]]. O [[Gesù]], a te offro il mio povero cuore [...].
=== Sacerdote salesiano ===
Nel [[1928]] emise la professione temporanea a Czerwinsk e ricevette l'[[Ordinato|ordinazione]] [[Presbitero|sacerdotale]] il [[29 maggio]] [[1938]] a Cracovia. Gli fu affidato l'incarico di segretario ispettoriale e la cura dei giovani più difficili.
L'anno successivo la Polonia fu occupata dalle armate di [[Adolf Hitler]]. Il [[23 maggio]] [[1941]] la Gestapo catturò don Kowalski insieme ad altri undici salesiani, operanti a Cracovia. Dapprima fu internato nella prigione delle medesima città; di là il [[26 giugno]] fu trasferito nel campo di concentramento di Auschwitz, dove ricevette il numero 17350. Nel lager continuò a dedicarsi - seppur segretamente - all'[[apostolato]]: [[Confessione|confessava]], celebrava [[Messa|Messe]], recitava il [[rosario]], rincuorando i compagni di prigionia.
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