Antipapa Giovanni XXIII: differenze tra le versioni

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|Didascalia = Antipapa Giovanni XXIII
|stemma=C o a Giovanni XXIII (Pisa).svg
|gmO= 24 maggio
|aO=1410
|nominato = [[23 giugno]] [[1418]] da [[Martino V]]
|gmC= 25 maggio
|aC=1410
|vCtit=
|vC=
|gmP= 27 febbraio
|aP=1402
|pP=Bonifacio IX
Si impegnò per ricomporre lo [[scisma d'occidente]], cercando di fare da intermediario tra il nuovo papa romano [[Gregorio XII]] e l'[[avignone]]se [[Antipapa Benedetto XIII|Benedetto XIII]], ma le sue trattative fallirono, quindi su sua iniziativa fu organizzato un concilio nel [[1408]] a Pisa.
 
Fu nel [[maggio del]] [[1408]] quindi che uno dei sette [[Cardinale|cardinali]] che abbandonarono [[papa Gregorio XII]], insieme a quelli che erano obbedienti all'[[antipapa Benedetto XIII]], indissero il [[Concilio di Pisa]], di cui Cossa divenne il capo.
 
Il finanziamento del [[concilio di Pisa]] avvenne tramite i beni dello stesso Cossa e con un aiuto da parte del Comune di Firenze e di [[Luigi II d'Angiò]], che aveva nel Cossa un importante alleato contro il suo rivale [[Ladislao d'Angiò Durazzo]]. Il concilio, che si tenne da [[marzo]] a [[giugno]] [[1409]], depose i due pontefici e nominò [[Alessandro V]] e l'anno dopo, dopo la sua [[morte]] il [[10 maggio]] [[1410]], lo stesso Baldassarre Cossa.
 
Amico di [[Giovanni di Bicci de' Medici]], fece accedere i [[Medici]] all'attività della Camera Apostolica, permettendo al loro Banco di riscuotere le decime e ricavarne una percentuale, un'opportunità che accrebbe notevolmente le fortune finanziarie della famiglia.
Nel [[1411]], il [[29 aprile]], Giovanni XXIII convocò un nuovo concilio a [[Roma]] per la primavera successiva, già previsto dal Concilio di Pisa. Riuscì a trovare un'intesa con Ladislao di Napoli nel [[1412]], ma la pace ebbe breve durata e dopo l'apertura del concilio ([[10 febbraio]] [[1413]]) dovette chiuderlo solo un mese dopo e riparare a [[Bologna]] per l'avvicinarsi delle truppe di Ladislao. Fu scelta allora una nuova sede, [[Costanza]], in territorio imperiale, quindi sotto al giurisdizione di [[Sigismondo del Sacro Romano Impero]].
[[Immagine:TombaGiovanni.jpg|thumb|200px|[[Monumento funebre all'Antipapa Giovanni XXIII]], Donatello e Michelozzo, Battistero di Firenze]]
Il [[concilio di Costanza]], indetto nella città di [[Lodi]] in [[Italia]], si aprì il [[1º novembre]] [[1414]]. In quell'anno Giovanni XXIII e l'[[imperatore Sigismondo]], dopo essersi accordati a [[Lodi]], si diressero verso [[Cremona]] passando, il primo, da [[Castelnuovo Bocca d'Adda]] e il secondo da [[Pizzighettone]]. L'[[agosto]] successivo moriva Ladislao, quindi nel Cossa si riaccese la speranza di rivedere Roma. Nel frattempo il concilio stava prendendo una piega a lui sfavorevole: spinto all'abdicazione, abbandonò Costanza e con la protezione del Duca d'Austria [[Federico IV d'Asburgo]], si rifugiò nel castello di [[Sciaffusa]], poi a [[Laufenburg]] e infine a [[Friburgo]].
 
Questa fuga contrariò l'imperatore, che si fece consegnare Giovanni XXIII da Federico d'Austria e lo fece imprigionare a [[Radolfzell]] vicino a Costanza. Fu quindi processato davanti al concilio e deposto il [[29 maggio]] [[1415]]. Passato nelle mani del [[Elettorato Palatino|conte palatino del Reno]] [[Ludovico III del Palatinato|Ludovico di Wittelsbach]], venne rinchiuso nel castello di [[Hausen]] presso [[Mannheim]] e poi, dopo una tentata evasione, a [[Heidelberg]].
 
Nel [[novembre]] [[1417]] venne eletto [[papa Martino V]], il quale iniziò le trattative per la sua liberazione. Venne infine consegnato ai commissari pontifici nell'[[aprile del]] [[1419]], grazie all'intervento di [[Giovanni di Bicci de' Medici]], che pagò per la sua liberazione, attraverso un suo agente, la notevole somma di 30.000 fiorini.
 
Fu così che il Cossa poté recarsi a Firenze, dove arrivò il [[23 giugno]] [[1419]] e, vestito come un dottore di legge, si presentò davanti a Martino V riconoscendolo legittimo pontefice.
 
Per i suoi meriti, il papa concesse al Cossa di rientrare nel [[Sacro Collegio]] come vescovo di [[Tuscolo]]. Bisogna dire che per quanto il Concilio lo abbia deposto ufficialmente come Antipapa, in realtà molti contemporanei, tra cui lo stesso Martino V che era stato un suo sostenitore contro Gregorio XII, lo vedevano come un Papa legittimo che doveva essere deposto per il bene della Chiesa e non come un usurpatore da rimettere al suo posto. Per costoro, Gregorio XII aveva smesso di essere Papa già nel [[1409]], nonostante il Concilio considerasse (così come fa la Chiesa oggi) quest'ultimo ancora Pontefice valido e lo abbia convinto a dimettersi anziché deporlo con la forza. La legittimità di Giovanni XXIII, se fu messa in discussione, non fu mai veramente negata sino al [[1947]], quando fu tolto dall'Annuario Pontificio.
 
[[Morte|Morì]] a [[Firenze]] il [[27 dicembre]] [[1419]] e fu sepolto, come da lui richiesto, nel [[Battistero di Firenze]], al quale aveva donato la preziosa reliquia di un dito di [[San Giovanni Battista]] (oggi al [[Museo dell'Opera del Duomo (Firenze)|Museo dell'Opera del Duomo]]). Per lui fu costruita tra il [[1425]] e il [[1430]] la bellissima sepoltura opera di [[Donatello]] e [[Michelozzo]].
 
[[Edward Gibbon]] afferma in ''La Storia del declino e la caduta dell'impero romano'' che Giovanni XXIII fu accusato di pirateria, omicidio, stupro, sodomia e incesto, con le accuse più gravi che erano soppresse.
Certamente, bisogna guardare queste accuse alla luce della situazione politica del tempo, perché le accuse potevano essere gonfiate; si noti la somiglianza delle accuse contro i cavalieri templari.
 
Nel [[1907]] Robert Hugh Benson scrisse un romanzo apocalittico e apologetico di grande successo, "Lord of the World" (Signore del Mondo). Immaginava come ultimi due Papi della Chiesa Giovanni XXIV e Silvestro III in quanto, all'epoca in cui scriveva, Baldassarre Cossa era considerato Pontefice legittimo e [[Papa Silvestro III|Silvestro III]] (1045) era ritenuto Antipapa, esattamente il contrario di oggi.
 
== Il nome di Giovanni XXIII tra i papi e papa Roncalli ==
Quando il cardinale Angelo Roncalli fu eletto e divenne Papa Giovanni, ci fu una piccola controversia per decidere se lui doveva essere Giovanni XXIII oppure Giovanni XXIV; lui stesso dichiarò che era Giovanni XXIII mettendo a tacere la questione.
 
La decisione di Giovanni XXIII di non essere chiamato Giovanni XXIV come ci si poteva aspettare valeva come una conferma dello stato di antipapa di questo primo Giovanni XXIII. La scelta di chiamarsi Giovanni XXIII da parte di Roncalli venne presa nell'estate del [[1958]] a [[Lodi]] dove il porporato, in visita al vescovo [[Tarcisio Vincenzo Benedetti]], visitò la quadreria della Sala Gialla del palazzo vescovile di Lodi, dove sono presenti le effigi dell'antipapa Giovanni XXIII e dell'imperatore Sigismondo che si incontrarono a Lodi nel [[1414]]. Roncalli fece notare bonariamente all'amico Benedetti che non era conveniente tenere in un palazzo vescovile il quadro di un antipapa. Sorta la discussione circa il nome Giovanni XXIII o XXIV in una eventuale scelta di questo nome da parte di un nuovo pontefice, Roncalli espresse l'opinione che fosse giusto Giovanni XXIII perché il Cossa era stato un antipapa. Non sapeva che da lì a pochi mesi sarebbe stato lui, come successore di [[Pio XII]], a compiere quella scelta.
 
Dal punto di vista storico il problema rimane. I due papi dell'[[Concilio di Pisa|obbedienza pisana]] per cinque secoli furono riconosciuti come legittimi successori di Gregorio XII, infatti il nome di [[Papa Alessandro V|Alessandro V]] ne è la prova: il successivo papa che prese il nome di Alessandro assunse la numerazione VI ([[Papa Alessandro VI|Alessandro VI]]), essendo che allora Alessandro V e Cossa erano annoverati tra i pontefici; mentre il nome dell'altro papa pisano, il nostro Giovanni XXIII, fu ripreso da Roncalli, essendo mutata l'opinione della storiografia.
Così, il nome "Alessandro" fu preso prima che Filargo e Cossa non fossero più considerati veri Papi, mentre il nome "Giovanni" fu preso dopo che i due non furono più considerati Papi, con gli esiti che abbiamo visto.
 
Resta il fatto che nella Basilica di [[San Paolo fuori le Mura]] i mosaici dei due papi pisani si trovano entrambi esposti, prova che la tradizione successiva li aveva riconosciuti entrambi: Martino V si considerava successore di Giovanni XXIII (del quale era stato un sostenitore) e non di Gregorio XII, infatti quest'ultimo fu da lui nominato Pontefice Emerito di Roma, in quanto pensava che avesse smesso di essere Papa con la deposizione del [[1409]] e l'elezione di Alessandro V. Regnava l'incertezza e molti, come Martino V e Alessandro VI, propendevano a considerarli veri Papi. Dunque [[Angelo Roncalli]] scelse di chiamarsi con il nome di un papa che era stato presente nelle liste ufficiali (e anche nell'[[Annuario Pontificio]]) fino al [[1947]] perché condivideva la tesi degli storici, adottata da pochi anni anche nella Chiesa, secondo cui Alessandro V e Giovanni XXIII non furono veri Papi ma Antipapi.
 
Nel [[1907]], nel romanzo "Il Padrone del Mondo", [[Robert Hugh Benson]] chiama gli ultimi due Papi della storia "Giovanni XXIV" e "Silvestro III" perché, allora e fino al '47, Filargo e Cossa erano considerati veri Papi, mentre [[Papa Silvestro III]] era considerato un Antipapa (infatti il suo ritratto a San Paolo fuori le Mura non c'è).
 
Però se un giorno [[Papa Alessandro V|Alessandro V]] e Giovanni XXIII venissero riconosciuti come veri Papi, non sarebbe un problema mettere il Cossa tra i Pontefici di nome Giovanni poiché, mancando un Papa di nome Giovanni XX, basterebbe rinumerare i nomi dei Papi [[Papa Giovanni XXI|Giovanni XXI]] (Pedro Iuliani) e [[Papa Giovanni XXII|XXII]] (Jacques Duése) come Giovanni XX e XXI ede inserire Baldassare Cossa come Giovanni XXII. Pur tenendo presente che [[Antipapa Giovanni XVI|Giovanni XVI]] fu in realtà un Antipapa, questa numerazione sarebbe ancora più vicina dell'attuale al vero numero dei Papae Ioannes. Lo storico Gibbon, infatti, si riferisce all'Antipapa Cossa chiamandolo "Giovanni XXII".
 
== Successione degli incarichi ==
|successivo=''vacante''<br />fino al [[1408]]
|carica= [[Sant'Eustachio (diaconia)|Cardinale diacono di Sant'Eustachio]]
|periodo = [[1402]] - [[1410]]
|immagine=CardinalCoA PioM.svg
}}
|tipologia = cardinale
|precedente=[[Papa Gregorio XII|Angelo Correr]]<br />[[1415]] - [[1417]]
|successivo= [[Antonio Panciera]]<br />[[1420]] - [[13 marzo]] [[1431]] ([[amministratore apostolico]])<br />[[14 marzo]] - [[3 luglio]] [[1431]] (vescovo effettivo)
|carica=[[Sede suburbicaria di Frascati|Cardinale vescovo di Frascati]]
|periodo = [[23 giugno]] - [[22 dicembre]] [[1419]]
|immagine=CardinalCoA PioM.svg
}}
|successivo2 = [[Anton Galeazzo Bentivoglio|Antongaleazzo Bentivoglio]]
}}
 
{{Antipapi}}
 
{{Sezione accessoria|Voci correlate}}
*[[Monumento funebre dell'antipapa Giovanni XXIII]]
 
{{Sezione accessoria|Bibliografia}}
* {{autore|François-Charles Uginet}}, ''Enciclopedia dei Papi'', II, [[Roma]], [[2000]], pp. 614-619.
 
{{Sezione accessoria|Collegamenti esterni}}

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