Basilica dei Santi Dodici Apostoli (Roma): differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
|ProfonditàMassima =
|AltezzaNavata =
|LarghezzaNavata = 18 m. (navata centrale)
|Iscrizioni = ''IOANNES DUX TORLONIA FRONTEM PERFECIT A.D. MDCCCXXVII''
|Marcatura =
Nel [[1348]] un grave terremoto distrusse la [[chiesa (edificio)|chiesa]] che venne riedificata nella prima metà del [[XV secolo]] da [[papa Martino V]] ([[1417]] - [[1431]]), in concomitanza della costruzione dell'adiacente palazzo di [[famiglia]]: fu in questa occasione che venne dedicata ai [[Dodici apostoli]].
 
[[Sisto IV]] ([[1471]] - [[1484]]), con la ''Ex debito pastorali'', del [[20 dicembre]] [[1474]], concesse la [[basilica]] ai [[Frati Minori Conventuali]], che tuttora la officiano.
 
La chiesa fu restaurata intorno al [[1475]], per volontà del [[cardinal nipote]] [[Giuliano della Rovere]] (il futuro [[Giulio II]]), che commissionò all'architetto [[Baccio Pontelli]] il portico a [[nove]] arcate su due ordini, antistante la facciata, e al pittore [[Melozzo da Forlì]] il grandioso dipinto murale, ad affresco, con ''[[Ascensione di Gesù Cristo]] risorto fra [[angeli]] ed [[apostoli]]'' ([[1480]] ca.): l'opera rimase nella sua ubicazione originaria fino al [[1711]], quando l'abside venne distrutto per rimodernare l'edificio, ed allora fu staccato e diviso in sedici parti, delle quali quattordici sono oggi conservate ai [[Musei Vaticani]], uno al [[Palazzo del Quirinale]] ed un altro al [[Museo del Prado]] di [[Madrid]].
** in basso, ''[[Leone]]'' ([[XIII secolo]]), in pietra, realizzato da un membro della celebre [[famiglia]] romana di marmorari, i Vassalletto.
** in alto, rilievo romano con ''[[Aquila]] imperiale incorniciata da una corona di foglie di [[quercia]]'' ([[II secolo]]), in marmo proveniente dal Foro di Traiano. L'opera venne donata alla chiesa dal [[cardinale]] [[Giuliano della Rovere]], come ricorda un'iscrizione posta accanto: {{quote100|Il [[cardinale]] [[Giuliano della Rovere|Giuliano]], nipote del [[pontefice]] [[Sisto IV]] pose [questo] quassù, ritrovato nelle rovine||TOT RUINIS SERVATAM IUL[ianus] CAR[dinalis] SIXTI IIII PONT[ificis] NEPOS HIC STATUIT''|lingua=la}}
* ai lati del portale d'ingresso, ''Coppia di leoni stilofori'' ([[XII secolo]]), in marmo rosso.
* parete di fondo, a destra, in basso, ''[[Leone]]'' ([[XIII secolo]]), realizzato un membro della nota famiglia romana di marmorari, i Vassalletto.
* ''Pietra tombale con ritratto del [[cardinale]] [[Giovanni Colonna (cardinale XV secolo)|Giovanni Colonna]]'' ([[1508]]), attribuita a [[Luigi Capponi]].
* alla parete sinistra, ''Stele funeraria di [[Giovanni Volpato]]'' ([[1804]] - [[1807]]), in marmo di [[Antonio Canova]].<ref>{{Cita web|url= http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda/opera/84348/Canova%20Antonio%2C%20Busto%20di%20Giovanni%20Volpato%2C%20Allegoria%20dell%27Amicizia%20piangente%2C%20Motivi%20decorativi%2C%20Iscrizione |titolo=Scheda dell'opera nel Catalogo della Fondazione "Federico Zeri" |sito=no |accesso=07.05.2019}}</ref>
* ''Trionfo dell'[[Ordine francescano]]'' ([[1707]]), affresco di [[Giovan Battista Gaulli]] detto il [[Baciccia]].
 
Inoltre, lungo la navata sul secondo pilastro, a destra, è collocato:
* ''[[Monumento funebre]] di [[Maria Clementina Sobieski]]'' ([[1735]] - [[1737]]), in marmo di [[Filippo Della Valle]].<ref>{{Cita web|url= http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda/opera/82419/Della%20Valle%20Filippo%2C%20Angeli%20e%20serafini%20con%20il%20cuore%20di%20Maria%20Clementina%20Sobieski%2C%20Iscrizione |titolo=Ibidem |sito=no |accesso=07.05.2019}}</ref>
 
140 116

contributi

Menu di navigazione