Basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini (Roma): differenze tra le versioni

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=== Dal Seicento al Settecento: completamento dei lavori ===
 
La costruzione dell'edificio nuovamente interrotta nel [[1592]], venne ripresariavviata nel [[1602]], durante il [[pontificato]] di [[Clemente VIII]] ([[1592]]-[[1605]]). Il completamento avverrà solo nel [[1620]] con l'intervento di [[Carlo Maderno]] ([[1556]]-[[1629]]), il quale ridurrà il progetto del suo predecessore, concludendo abside e transetti con tre pareti piane con finestroni e innalzando la slanciata cupola in laterizi e stucco.
 
Nel corso del [[XVII secolo|Seicento]] le più importanti famiglie fiorentine di [[Roma]] si occuparono della decorazione e arredo delladell'aula [[chiesa (edificio)|chiesa]]liturgica. All'inizio del [[XVII secolo]], infatti, venne commissionato a [[Pietro da Cortona]] ([[1596]]-[[1669]]) per l'[[altare]] maggiore un allestimento provvisorio di legno e stucco con imponenti dipinti presi a prestito dalla [[Chiesa di Santa Maria in Vallicella (Roma)|Chiesa Nuova]], successivamente con il patronato della [[famiglia]] Falconieri fu richiesto allo stesso architetto un progetto definitivo che vedeva la messa in opera di un gruppo scultoreo eseguito, tra il [[1634]] e il [[1644]], da [[Francesco Mochi]]. L'attuale apparato decorativo dell'[[altare]] verrà poi realizzato sulcon il medesimo tema, ma in maniera formalmente diversa, alla metà del [[XVII secolo]], da [[Francesco Borromini]] ([[1599]]-[[1667]]) con al centro il gruppo scultoreo di [[Ercole Antonio Raggi]] ([[1624]]–[[1686]]).
 
Tra il [[1734]] e il [[1738]], durante il [[pontificato]] di [[Clemente XII]] ([[1730]]-[[1740]]), la chiesa fu finalmente ultimata, con l'esecuzione della facciata in splendide forme tardo-barocche, secondo un progetto di [[Alessandro Galilei]] ([[1691]]-[[1736]]), che [[Morte|morì]] due anni prima del completamento.
 
=== Dall'Ottocento a oggi ===
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