Papa Alessandro VII: differenze tra le versioni

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Alessandro non apprezzava gli affari di stato, preferendo la letteratura e la filosofia; una raccolta dei suoi poemi in [[lingua latina|latino]] apparve a Parigi nel [[1656]] con il titolo di ''Philomathi Labores Juveniles.'' Egli incoraggiò inoltre l'architettura, e il miglioramento generale di Roma, dove fece abbattere abitazioni per raddrizzare ed allargare le strade ed ebbe l'opportunità di essere un grande patrono di Gian Lorenzo Bernini. Ordinò le decorazioni della chiesa di [[Santa Maria del Popolo]], delle chiese titolari di diversi dei Cardinali Chigi, la Scala Regia, l'altare della Cattedra nella [[Basilica di San Pietro]], ed in particolare patrocinò la costruzione del magnifico colonnato del Bernini nella piazza della [[Basilica di San Pietro in Vaticano|basilica vaticana]]. Nel [[1661]], quando Ariccia passò dal dominio dei Savelli a quello dei Chigi, Alessandro si impegnò in un importante intervento di restauro del borgo avvalendosi del prezioso operato dello stesso Bernini e del suo giovane assistente Carlo Fontana. Di particolare interesse sono il progetto di restauro del palazzo e la creazione della Collegiata di Santa Maria dell'Assunta.
 
Durante il regno di Alessandro VII avvenne la conversione della Regina Cristina di Svezia, che, dopo la sua abdicazione, venne a vivere a Roma,. Fu lo dovestesso papa a conferirle il battesimo, nel giorno di Natale del [[1655]], il suo [[battesimo]] venne confermato dal Papa.
 
Nella politica estera idovette suoidestreggiarsi istintinelle nonlotte furonodi autonomia cosìdegli umanistici,stati nazionali. così di successo. Il pontificato di Alessandro venne offuscato dai continui attriti con il [[Cardinale MazarinoMazzarino]], consigliere di Luigi XIV di Francia, che gli si era opposto durante i negoziati che portarono alla Pace di Westfalia, e che difese le prerogative della [[Chiesa gallicana]]. Durante il conclave MazarinoMazzarino si era dimostrato ostile all'elezione di Chigi, ma fu alla fine costretto ad accettarlo come compromesso. Comunque, egli impedì a Luigi XIV di Francia di inviare l'usuale ambasciata di obbedienza ad Alessandro VII, e, finché fu in vita, impedì la nomina di un ambasciatore francese a Roma, facendo gestire gli affari diplomatici dai cardinali protettori, in genere nemici personali del Papa. Nel [[1662]] venne nominato ambasciatore l'altrettanto ostileil Duca di Crequi. A causa dell'abuso dei diritti di asilo, tradizionalmente concessi ai distretti ambasciatoriali di Roma, egli fece precipitare una discussione tra la Francia e il Papato, che risultò nella perdita temporanea di Avignone e nell'accettazione forzata dell'umiliante Trattato di Pisa, nel [[1664]].
 
Alessandro favorì le pretese degli spagnoli nei confronti dei portoghesi, che avevano ristabilito la loro tradizionale indipendenza del [[1640]].
 
Favorì inoltre i [[Gesuiti]] in tutte le loro imprese. Quando i veneziani chiesero aiuto a Creta contro gli Ottomani, Alessandro glisi strappòfece promettere in cambio la promessa che i [[Gesuiti]] avrebbero potuto fare ritorno nel territorio veneziano, dal quale erano stati espulsi nel [[1606]]. Continuò inoltre a prenderesostenere le parti deii [[Gesuiti]] nel loro conflitto con i [[Giansenismo|giansenisti]], la cui condanna aveva vigorosamente appoggiato come consigliere di Innocenzo X.
 
[[File:Alessandro VII_Corpus_Domini.jpg|thumb|right|300px|<center>Alessandro VII alla processione del Corpus Domini</center>]]
 
I giansenisti francesi professavano che le proposizioni condannate nel [[1653]] non si trovavano in realtà nell<nowiki>'</nowiki>''Augustinus'' scritto da [[Cornelius Jansen]] (Giansenio). Alessandro VII confermò che invece erano presenti, con la bolla ''Ad Sanctam Beati Petri Sedem'' ([[16 ottobre]] [[1656]]), dichiarando che le cinque proposizioni di Giansenio, concernenti principalmente la grazia e la natura dell'uomo, erano [[eresia|eretiche]], compresa la posizione "che Cristo morì, o versò il suo sangue per tutti gli uomini". Egli inoltre inviò in Francia ilun suo famoso formulario, che doveva essere firmato da tutto il clero, come mezzo per individuare ed estirpare il giansenismo, e che infiammòtrovò largo consenso anche presso l'opinione pubblica.
 
ConPer altreimpedire decisionila circolazione di contenuti non canonici, proibì nel [[1661]] la traduzione del [[messale romano]] in lingua francese,; e nel [[1665]] [[canonizzazione|canonizzò]] [[Francesco di Sales]], la cui figura di fedele servitore del Vangelo e dei poveri aveva larga fama tra i contemporanei.
 
Alessandro morì nel [[1667]],; venneil commemoratosuo damonumento unafunebre spettacolarefu tombacommissionato a di Gian Lorenzo Bernini e ancora oggi si può ammirare nella[[ Basilica di San Pietro]]; gli successe [[Papa Clemente IX]].
 
== Bibliografia ==
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