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Sul giansenismo italiano, l'opera fondamentale è quella di Pietro Stella <ref> Pietro Stella, ''Il giansenismo in Italia'' Edizioni di Storia e Letteratura, Roma [[2007]],pp. 1.300</ref>.
Il movimento in varie forme e con varie coloriture, con accentuazioni
Nel primo e nel secondo tomo
===L'ambiente giansenista e Manzoni===
Luigi Tosi, allievo dello spiccato giansenista [[Pietro Tamburini]], professore nell' Università pavese, fu un «giansenista temperato» e sarà il «catechista di casa Manzoni»; mentre l' abate genovese Eustachio Degola, che ebbe molti rapporti con la Francia, fu
Il Degola preparò per i due coniugi una lista di letture devote, in cui la rappresentanza degli scrittori giansenisti francesi era molto elevata.
Casa Manzoni fu anche frequentata da un altro allievo di Tamburini, l'abate [[Gaetano Giudici]], che nei decenni agitati tra fine Settecento e inizio Ottocento prese parte attiva alla vita anche politica della Lombardia; a lui Manzoni diede da leggere varie bozze degli ''[[Inni sacri]]'' e delle ''[[Osservazioni sulla morale cattolica]]''. Stella, che pur non approfondisce molto i tratti giansenistici nella [[spiritualità]] manzoniana, ha un’osservazione felice là dove sottolinea la tenacia con cui i giansenisti affermarono sempre la loro comunione con Roma e ripeterono un insegnamento del loro maestro sant’Agostino, secondo cui «talora anche i santi possono essere considerati come perversi»: dovevano essere due punti fermi anche per Manzoni.
Si può aggiungere, in campo letterario, che l'inno manzoniano ''Il nome di Maria'' fu composto dal poeta su sollecitazione dello stesso Tosi, nel [[1813]]. Ed è interessante percorrere con lo Stella la vicenda della celebre traduzione italiana della Bibbia di monsignor [[Antonio Martini]], una traduzione che ha segnato
Eseguita sulla Vulgata latina, la Bibbia martiniana (di cui si servì Manzoni stesso sia nelle Osservazioni sulla morale cattolica sia nei ''Promessi sposi'' e sia in componimenti poetici) presenta, pur nella più rigida ortodossia e totale estraneità a quel mondo, legami con la celebre versione francese, anch’essa dal latino di san Gerolamo, detta "Bibbia di Port-Royal" e prodotta da uno dei grandi solitari di
===Persistenze gianseniste nel clero dell' 800===
Fra il clero, anche fra il basso clero, non mancarono pii e pensosi preti e parroci soprattutto piemontesi o lombardi, zelanti e ferventi, desiderosi di riforme e in rapporto fra loro, che vissero intensamente la vita religiosa e attinsero stimoli dagli opuscoli morali dei grandi scrittori di Port-Royal.
Ancora nella seconda metà
== Giansenismo in Olanda ==
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