Utente:Quarantena/Matrimonio mistico

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Matrimonio Mistico di Santa Caterina d'Alessandria - Parmigianino XVII secolo National Gallery Londra

Il Matrimonio mistico o unione trasformante è la totale trasformazione dell'anima nell'amato, ultimo grado di preghiera, è il più alto grado di perfezione che si possa raggiungere in questa vita, essendo un preludio della vita beata nella gloria. L'anima è entrata nel suo vero centro, per così dire, che è la stanza regale del castello interiore dove abita la Trinità per mezzo della grazia, qui Dio e l'anima si donano l'uno all'altra nella consumazione dell'amore divino per quanto è possibile in questa vita.

Elementi del matrimonio mistico

  • trasformazioni in Dio
  • mutua donazione
  • unione permanente d'amore

Tra Dio e l'anima c'è una perfetta comunicazione e il mutuo dono di sé, per questo la preghiera trasformante è chiamata matrimonio spirituale.

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Effetti del matrimonio mistico

Nessuno più di Santa Teresa d'Avila ha descritto gli effetti prodotti nell'anima dal matrimonio mistico.

  • Oblio di sé, come se l'anima non esistesse più, tanto essa è assorbita nella ricerca dell'onore di Dio. L'anima non desidera più nulla per sé, ma solo promuovere la gloria di Dio, e per questo motivo volentieri sacrificherebbe la propria vita.
  • Un grande desiderio di sofferenza: l'anima vuole che la volontà di Dio sia fatta in lei, da accettare qualsiasi cosa voglia Dio come migliore per lei.
  • Gioia nella persecuzione: l'anima sperimenta grande gioia interiore e molta più pace di prima. Non ha nessuna avversione contro coloro che la trattano male o desiderano fare così, ma essa concepisce un amore speciale per tali persone, e se la vedesse in qualche afflizione sarebbe profondamente addolorata e farebbe di tutto per aiutarle. Essa ama pregare per loro e gioirebbe nel rinunciare ad alcuni favori concessi da Dio, se potesse accordarli ai suoi nemici, e così forse prevenirli dall'offendere Dio.
  • Desiderio di servire Dio: al contrario di quando l'anima soffre per il desiderio forte di morire per stare con Dio, ora sperimenta un grande desiderio di servire Dio e aiutare qualsiasi anima, per quanto può. L'anima desidera vivere per molti anni e soffrire prove più dure, se, in questa vita, possono essere un mezzo perché Dio sia glorificato. La sua concezione della gloria è in relazione con l'aiutare Cristo.
  • Distacco da ogni cosa creata: l'anima non desidera più le consolazioni, perché si accorre che il Signore abiti in lei, quindi sperimenta un marcato distacco da ogni cosa e un desiderio di essere sola o occupata in qualcosa di utile, un costante raccoglimento in Dio e un tenero amore per Lui. Il diavolo in questo stadio non può entrare.
  • Assenza di estasi: in questo stato l'anima non ha più rapimenti o molto raramente, più è favorita da Dio più diviene cauta e cosciente della sua debolezza e umiltà.
Voci correlate
Bibliografia
  • Jordan Aumman, Teologia Spirituale, Edizione Dehoniane Roma 1980 pp.416-421 ISBN 88-396-0358-1