Annum Sacrum
Annum Sacrum Lettera enciclica di Leone XIII LXXII di LXXXVI di questo papa | |
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Data | 25 maggio 1899 (XXII di pontificato) |
Traduzione del titolo | Anno Santo |
Argomenti trattati | Consacrazione al Sacro Cuore |
Enciclica precedente | Quum Diuturnum |
Enciclica successiva | Depuis le Jour |
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Annum Sacrum è un'enciclica di Papa Leone XIII, datata 25 maggio 1899.
Con essa, il Pontefice consacra l'umanità al Sacro Cuore.
Contenuti
Con questa enciclica, alla vigilia dell'Anno Santo del 1900, il Papa chiede a tutti i vescovi della Chiesa cattolica di consacrare il genere umano al Santissimo Cuore di Gesù. L'enciclica, piuttosto breve, termina con una formula di consacrazione, che inizia con le parole "O Gesù dolcissimo, o Redentore del genere umano".
In un contesto strettamente religioso, l'enciclica appare estremamente sobria. Diversamente da come ci si aspetterebbe, il tema dominante è quello della "Signoria" di Cristo, della sua "Regalità". Si tratta di una Signoria universale, su tutto il genere umano e sul cosmo, che Cristo ha, sia in forza del suo essere Figlio di Dio, sia perché morendo in croce ha salvato l'intera umanità. Queste sue prerogative lo rendono Re e Signore non solo dei cattolici o dei battezzati in genere, ma di tutti gli uomini, anche se non conoscono o non riconoscono la Signoria di Cristo. Da qui l'invito del Papa a tutti i credenti a sottomettersi volontariamente e con amore, a nome di tutti gli uomini, a questo Signore che regna "per mezzo della verità, della giustizia e soprattutto della carità".
L'enciclica di Leone XIII va letta anche nel suo contesto politico. Alla fine dell'Ottocento l'opposizione tra Stato e Chiesa cattolica era fortissima. Il Papa si dispiace del "muro di divisione" che è stato innalzato tra la Chiesa e la società civile, come se il fatto di aver estromesso la Chiesa avesse reso migliore la società. In realtà, "col disprezzo della religione", prosegue Leone XIII, "si scalzano di necessità le basi più salde della prosperità pubblica". Il Papa cioè non accetta l'idea che l'azione religiosa non debba avere nessun influsso sulla convivenza civile.
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